La terra non è piatta, basta guardare l’orizzonte, le fasi della luna, un’immagine satellitare. Il 5G non provoca pandemie, i vaccini le prevengono: abbiamo i dati medici a dimostrarlo. Ma se ci raccontate di una setta che venera le cozze, animali capaci di modificare l’intero ecosistema e le abitudini sociali della città di Trieste – ora sì che stiamo parlando di un complotto interessante. Ed è quello al centro di Mytilus Dei – La Congiura delle Cozze, il romanzo di Stefano Franzini che vi raccontiamo in questa recensione.
Una storia che mischia generi diversi, condendoli con gustose citazioni Nerd. E che non ha paura di proporre idee titanicamente assurde – e di renderle terrificanti e divertenti al tempo stesso. Tenendoci incollati al libro come… Un mollusco bivalve.
La nostra recensione di Mytilus Dei – La Congiura delle Cozze
Nadia è una scienzata, dottoranda di fisica all’Università di Trieste. Sta conducendo uno studio sull’acustica marina, ma scopre qualcosa che la sconcerta. Anzi: due cose. Da un lato, centinaia di fonti sonore diverse emergono dall’acqua del golfo, sincronizzate alla perfezione. A ognuno di questi eventi sonori si associano fenomeni sconvolgenti: meduse che coprono le acque, lumache che risalgono gli scarichi e persino una balenottera spiaggiata in piazza dell’Unità.
L’altra cosa sconcertante sono i triestini, che con i loro modi dire strani (“volentieri” per dire di no) e le usanze particolari rendono la ricerca della dottoranda ancora più complicata – e divertente per chi legge. Ma una ricercatrice come Nadia non può fermarsi davanti a un “volentieri”: continuerà a rintracciare la verità, anche quando la porterà davanti all’inverosimile. Con sette segrete e baroni universitari che provano a fermarla, Nadia scoprirà il primo complotto basato sui fatti: la Congiura delle Cozze.
Fra scienza e complottismo
Nella breve nota biografica sull’autore in fondo a questo romanzo, scopriamo che Stefano Franzini ha fatto un dottorato in fisica proprio all’Università di Trieste. Ma se anche questo appunto fosse mancato nel libro, lo avremmo potuto indovinare facilmente. Le vicende di Nadia nel mondo accademico italiano suscitano più terrore dei quanto i Grandi Antichi di Lovecraft e Franzini li descrive come chi quei drammi li ha vissuti.
La sua esperienza scientifica non serve solo per narrare la frustrazione dei dottorandi, ma anche per affrontare un tema brillantemente assurdo in maniera rigorosa e concreta. L’autore prende fatti storici e realtà fisiche reali per condire questo horror fantascientifico, ma se non fosse per l’atteggiamento scettico di Nadia non riuscirebbe a convincerci. Ogni livello della Congiura delle Cozze richiede di sospendere la nostra incredulità un po’ di più, con informazioni via via sempre più incredibili: ma Nadia prova tutto empiricamente, ragiona e studia fino a trovare un senso anche nella più enorme delle finzioni letterarie.
Per questo abbiamo trovato splendido che Franzini abbia inserito nella trama un gruppo di complottisti, gli unici che hanno la sensibilità per capire che stia succedendo qualcosa di strano – seppure arrivano a conclusioni basandosi su preconcetti invece che sulle prove. Nadia (e il suo autore) continuerà a prenderli in giro fino alla fine del romanzo. Ma anche grazie a loro si ricorderà che la sua passione per la fisica nasce da una profonda curiosità scientifica: troppo impegnata nella politica del dottorato, rischiava di dimenticarsi di quanto adori scoprire la verità. Anche quando è assurda come quella della Congiura delle Cozze.
Diversi generi, in un romanzo per veri Nerd
Una delle caratteristiche che abbiamo adorato nel leggere Mytilus Dei – La Congiura delle Cozze per questa recensione, sta nel fatto che Franzini scelga di continuare a sfidare il nostro scetticismo con il progredire della storia. La prima parte del libro sembra una cronoca di vita universitaria, con Nadia che incontra a poco a poco tutti i personaggi che avranno un ruolo importante nella storia.
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Da bravo narratore però, fa in modo di sfruttare questa introduzione non solo per presentarci questo mondo assurdo partendo dalla razionalità accademica per presentare elementi via via più incredibili, ma anche per stabilire aspettative da ribaltare proseguendo la storia. I ricercatori Giona e Sanat, i professori Kandler e de Finetti, la coinquilina Alessandra: tutti hanno più da raccontare di quello che sembra.
Una volta ambientati a Trieste, nel suo mare e nella sua Università, Nadia ci porta a scoprire dapprima un complotto che sa di thriller spionistico, per poi sfociare in un vero e proprio horror lovecraftiano. Ma senza dimenticare di riempirci di battute e citazioni Nerd. Non ricordiamo di aver letto un capitolo senza trovare una citazione del Signore degli Anelli, opera preferita di Nadia e sospettiamo anche del suo autore. Ma c’è più di una pagina dove abbiamo trovato richiami Nerd uno dopo l’altro, con persino qualche parafrasi di Kent Brockman dei Simpson per non farci mancare nulla.
Questa commistione di generi, i richiami scientifici e il citazionismo sfrenato ci fanno sentire che questo libro è scritto da un Nerd per altri Nerd. Cosa che non rende meno seguibile la storia anche da chi non coglie le citazioni, che servono soprattutto a raccontare il carattere di Nadia. Ma che rende ancora più soddisfacente la lettura per chi ha gli stessi riferimenti culturali di Franzini.
Recensione di Mytilus Dei – La Congiura delle Cozze, una lettura deliziosa
Questo assurdo romanzo horror fantascientico, che crea complotti ma non rinuncia alla scienza e cita la cultura Nerd in continuazione pur riuscendo a essere diverso da tutti gli altri, è una delizia da leggere. Franzini ha abbastanza ironia da rendere anche le introduzioni interessanti. E quando la trama inizia a correre, non si ferma per sfruttare troppo a lungo il momento.
Il risultato è un romanzo che vi ancora alle sue pagine, da leggere trattenendo il fiato. Divertente e disgustoso quanto basta, lo consigliamo a tutti. Anche se dobbiamo avvertivi: potreste non riuscire più a mangiare un’impepata di cozze. O parlare a un triestino senza chiedervi se parte di una certa setta.