Che sia una mostra d'arte moderna, un castello o un museo archeologico, l'arte e la cultura sono diventati gratuiti anche in Italia ma solo una volta al mese.
Dall'estate 2014 il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha lanciato un nuovo progetto per avvicinare i cittadini (italiani e non) alla cultura. L'iniziativa #DomenicalMuseo prevede l'ingresso gratuito di tutti i musei e le aree archeologiche nella prima domenica del mese. L'obiettivo è quello aiutare i cittadini a conoscere meglio il patrimonio culturale del loro paese e creare un'occasione per i bambini e i ragazzi di avvicinarsi all'arte e alla scienza.
In questo unico giorno del mese le persone che hanno meno possibilità economiche possono passare una giornata all'insegna del sapere gratuitamente.
È giusto però che i beni culturali siano ancora a pagamento? Sono pochissimi i siti archeologici gratuiti e pochi i musei che richiedono una cifra irrisoria per l'ingresso; per poter visitare la maggior parte dei monumenti principali italiani bisogna sborsare dai dieci ai quindici euro soltanto per il biglietto d'ingresso, senza auricolare o visita guidata. In alcuni musei privati si deve addirittura pagare un piccolo extra per le fotografie. Per una famiglia la cifra finale diventa un salasso e il costo del biglietto può diventare una barriera fra la cultura e la comunità.
Gli ingressi gratuiti estesi a tutto l'anno porterebbero vantaggi di vario genere, come l'incremento del turismo e l'aumento del bagaglio culturale dei cittadini per una migliore società civile. Gli svantaggi della gratuità sarebbero i costi fissi e variabili che comporta la tutela e la manutenzione del sito, costi che potrebbero diventare ingestibili in un paese poco organizzato, sebbene in molti propongono alternative di guadagno come bar e negozi di souvenir per incrementare le entrate.
In Francia si stanno facendo esperimenti culturali proponendo i musei gratuiti per un mese all'anno e si sta riflettendo se estendere l'iniziativa per tutto l'anno. In Inghilterra, invece, alcuni luoghi culturali come il British Museum, il Science Museum e il Museum of London, sono gratuiti da molti anni e riscuotono successo dai turisti proprio per questo motivo.
La #DomenicalMuseo è dunque un esperimento culturale italiano per avvicinarci allo standard europeo o è soltanto una trovata pubblicitaria per aumentare gli incassi?
Analizziamo la situazione: dopo i primi due mesi che l'iniziativa arrancava perché ancora poco familiare, in seguito la prima domenica del mese ha sempre visto i luoghi di cultura pieni di persone, che sia per vedere un unico capolavoro del museo o per visitare ogni angolo della mostra fino a sera tarda. Dopo vari esperimenti dal Ministero per avvicinare i cittadini italiani ai luoghi culturali, di certo questo è uno dei più efficienti. Nell'ultimo anno la prima domenica del mese è sempre stato un giorno festoso dedicato alla conoscenza, in tantissimi hanno accolto l'iniziativa con gioia e i musei sono sempre pieni.
Il progetto ha permesso agli italiani di conoscere dapprima i musei sotto casa gratuitamente; in seguito molti visitatori sono tornati anche al di fuori della #DomenicalMuseo e li ha avvicinati all'arte.
L'Italia rimane un paese dove la cultura si fa pagare cara. Nel 2015 sono stati registrati incassi di oltre 150milioni di euro nei musei italiani, cifre maggiori rispetto agli altri anni, dovuto evidentemente proprio al progetto #DomenicalMuseo. Dario Franceschini, il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, è raggiante per i risultati raggiunti da questa iniziativa.
"Gli italiani stanno tornando a frequentare con abitudine i musei. Ora il nostro dovere e' non disperdere questo risultato e continuare a lavorare per tutelare e valorizzare al meglio i beni storici, artistici, monumentali e archeologici nazionali. Dopo la straordinaria crescita di visitatori dell'anno scorso, si consolida l'incoraggiante tendenza positiva che avvalora le scelte compiute con la riforma e l'aumento delle risorse pubbliche per la cultura. Per la riforma dei musei, che proprio in queste settimane sta entrando nel vivo con l'insediamento dei nuovi direttori, è una buona partenza. La sfida ora e' estendere la crescita a tutto il sud, coinvolgendo anche i centri e i musei piu' piccoli e meno conosciuti". (Ansa)
Addirittura il 2016 si apre con un boom di visitatori nelle aree archeologiche più importanti d'Italia. La #DomenicalMuseo porta i suoi frutti economici, eppure il maggior numero di entrate della maggior parte dei musei si registra proprio la prima domenica del mese.
"Il nuovo anno si apre con un grande successo per i musei italiani." esclama Dario Franceschini " Sono moltissimi gli italiani e i turisti che stanno visitando proprio in queste ore i capolavori del nostro patrimonio Le domeniche gratuite proseguono anche nel 2016 e sono tanti i comuni che hanno confermato l'adesione dei propri musei civici. Un segnale importante per una iniziativa che riscontra grande apprezzamento".
La #DomenicalMuseo risulta essere una buona iniziativa che ha aiutato le persone ad avvicinarsi ai siti culturali, eppure non si parla ancora di prolungare l'iniziativa, ad esempio tutti i weekend, o di rendere i siti culturali più affluenti gratuiti al pubblico.
Scegliere alcune località culturali più grosse e rendere gratuite potrebbe essere un buon primo passo, voi cosa ne dite?