Abbiamo visitato la mostra alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma dedicata a John Ronald Reuel Tolkien, Filologo, Professore e Autore de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli. Realizzata in occasione dei 50 anni dalla morte dello Scrittore, questo spazio espositivo vuole celebrare la vita di Tolkien e il suo percorso letterario (e non) che lo ha portato nel pantheon degli scrittori contemporanei e che ha dato origine a un vero e proprio fenomeno internazionale.
Fare una lunga introduzione su ciò che ancora oggi significano opere come Il Signore degli Anelli è pressocché superfluo e sicuramente, se siete su queste pagine, lo sapete meglio di noi. In questo articolo, ci limiteremo dunque a parlare della mostra dedicata a Tolkien, di cosa ci offre e del suo valore, il tutto ovviamente senza togliervi il piacere di visitarla personalmente.
TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore
Questo è il titolo della mostra dedicata a Tolkien e al suo percorso umano, accademico e di scrittore che lo hanno portato a diventare uno degli autori più apprezzati nonché padre del Fantasy contemporaneo. Si tratta di una mostra senza precedenti, la più grande mai dedicata in Italia allo scrittore e che vuole ripercorre la storia della vita di Tolkien, dalla nascita, al complesso periodo della Guerra e fino alla stesura delle sue Opere più importanti.
L’ingresso nel mondo della Terra di mezzo, viene anticipato da uno scorrevole percorso espositivo composto da manoscritti autografi, lettere, memorabilia, fotografie e opere d’arte ispirate alle visioni letterarie di Tolkien.
A questi si aggiunge una sezione dedicata al suo rapporto con l’Italia, visitata nel 1955 insieme alla moglie Edith e da entrambi molto apprezzata. Nella mostra sono esposte numerose testimonianze del viaggio e della visita alle città di Venezia e Assisi oltre che dai numerosi contatti, diretti e indiretti, con studiosi e intellettuali Italiani.
Una vita straordinaria
L’intera mostra è un vero e proprio tributo a Tolkien e al suo percorso di vita che lo ha portato ad essere l’Autore che oggi amiamo. Il percorso espositivo è ospitato nell’ala Ovest della Galleria Nazionale di Roma e percorre in ordine cronologico i punti più importanti della vita di Tolkien. Lo fa con uno sguardo concentrato prevalentemente su Tolkien in quanto persona, distaccandosi, almeno inizialmente, dalle sue Opere.
In questa prima fase possiamo scoprire il Tolkien Uomo sotto le sue mille e più sfaccettature: l’infanzia travagliata, l’incontro con la moglie Edith, il difficile periodo della Guerra, la sua passione per le lingue e la carriera da professore universitario. Un corposo mix di esperienze vissute e riflesse poi, nei modi più disparati, nelle sue Opere.
Qui si apre la seconda fase dedicata al mondo di Arda, alle sue storie e personaggi con una grande sala centrale in cui capeggia una lunghissima parete piena delle diverse versioni de Il Signore degli Anelli, de Lo Hobbit e degli altri scritti di Tolkien che sono state pubblicate nel corso degli anni in tutto il mondo. Decine e decine di traduzioni, copertine e volumi che ci ricordano che Il Signore degli Anelli, tradotto in ben 36 lingue, è il terzo libro più letto al mondo, dopo la Bibbia e il Corano.
Da qui si spazia per disegni e opere di altri artisti che si sono ispirato al mondo del Signore degli Anelli e delle sue ambientazioni, abiti di scena delle pellicole cinematografiche di Peter Jackson, giochi da tavolo e videogiochi ispirati alla Terra di Mezzo e così via. Particolarmente emozionante, troviamo anche una parete con scritte alcune frasi e citazioni di celebrità che raccontano del loro rapporto con Tolkien e le sue opere; da Paul McCartney a Stephen King, da Isaac Asimov a Christopher Lee.
Il tutto si muove in grande sintonia, senza inciampare in macchinazioni politiche o eccessivamente votive. Siamo di fronte a una mostra-tributo realizzata con rispetto e grande attenzione.
Vale la pena guardare la mostra di Tolkien?
Nonostante il nostro sconfinato amore per questo Autore e le sue Opere, ci siamo chiesti se valesse la pena visitare una mostra di questo tipo dedicata a Tolkien e la risposta è: dipende.
La prima cosa da tenere in considerazione è che si tratta di una mostra dedicata a un autore letterario e, come tale, la didattica la fa da padrona. Le pareti scritte, ricche di informazioni sono molte e sparse per tutta la mostra e superano di gran lunga gli oggetti e i documenti in mostra. Se vi aspettate dunque delle gloriose statue che raffigurano i vostri personaggi preferiti del Signore degli Anelli, sappiate che non li troverete qui. A tal proposito, se siete vi siete avvicinati alla Terra di Mezzo attraverso i film o gli altri media, potreste rimanere piuttosto delusi.
Se invece, oltre alle fonti sopra citate, avete avuto modo di leggere e apprezzare le opere letterarie di Tolkien e vi siete avvicinati alla sua figura di Autore, sappiate che questa mostra sarà la vostra Valinor. Girare per le sale “toccando” lettere, volumi autografati e oggetti personali di Tolkien vi farà brillare gli occhi e rende l’Autore più vivo e presente che mai.
Ed è proprio questo che questa mostra vuole e riesce a fare, onorare la vita di un grande Uomo e un grande Scrittore con un tributo di tutto rispetto. Con la volontà di rendere più viva che mai la fiamma della passione per una Storia che, siamo certi, sopravviverà ancora per molti, moltissimi anni, sia che si parli del Signore degli Anelli, o della vita di un curioso Scrittore inglese.
Quando e dove vedere la mostra di Tolkien?
La mostra TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore è ora visitabile a Roma presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e fino all’11 febbraio 2024. A partire dal 15 marzo 2024, la mostra si sposterà a Napoli al Palazzo Reale e sarà visitabile fino al 30 giugno.