All’età di 67 anni è morto Richard Benson, il musicista di origine britannica naturalizzato italiano, che ha segnato in modo indelebile la musica underground romana degli Anni 70. La triste notizia è giunta attraverso i social ufficiali del musicista dove si legge: “Carissimi amici ed amiche, dobbiamo purtroppo darvi la notizia più brutta possibile. Richard ha lottato come un leone anche questa volta contro la morte e purtroppo non ce l’ha fatta. Ci ha lasciato. L’ultima volta però ci ha detto: “Se muoio, muoio felice”.
La carriera di Richard Benson
Richard Philip Henry John Benson è stato un chitarrista, cantante e personaggio televisivo italiano di origine britannica. Musicista attivo nell’underground romano dei primi anni settanta, nella sua carriera ha anche condotto diverse trasmissioni televisive e radiofoniche a sfondo musicale. Figura storica delle emittenti private romane, ha costruito la sua fama (dapprima limitata al solo ambiente popolare romano e poi allargatasi al web e alla televisione) soprattutto grazie ai suoi spettacoli, nei quali è vittima di insulti e lanci di oggetti sul palco.
Richard Benson, in un’intervista di due anni fa al portale lanternaweb.it, ha raccontato alcuni aneddoti della sua carriera. La prima sulle sue origini: “La mia famiglia era benestante, mio padre aveva fatto lo sbarco in Normandia insieme al padre di Mick Jagger. Poi è diventato direttore della Gillette a Milano mentre io ho iniziato a suonare con diversi gruppi, anche famosi. I più importanti sicuramente “Il Rovescio Della Medaglia” e “Le Orme” oltreché i periodo insieme a “I Camaleonti” e con la “PFM”. Insomma, ho lavorato tanto facendo circa cinquemila serate”.
Riguardo invece la sua passione per la musica Richard Benson spiega: “Nasce da quando ho scoperto i Beatles! Proprio da bambino, avevo otto anni e ho incominciato a suonare la chitarra. Ho creato il mio primo gruppo da giovanissimo e poi sono passato a gruppi più famosi. Piano piano abbiamo vinto il Festival di Primavera, riservato ai gruppi, poi ho partecipato a vari e numerosi altri festival, in particolare due volte al Festival Pop di Villa Pamphili, il Festival Pop di Caracalla, il Festival di Palermo, il Festival del Proletariato Giovanile di Parco Lambro. Eventi con grandi gruppi come i New Trolls o il Banco del Mutuo Soccorso. Erano grandi concerti a cui prendevano parte anche centomila persone, perché si entrava gratis. Era molto bello vedere quella grande folla”.
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- 06/15/2015 (Publication Date) - Editore: Metatron