Che la mitologia sia ricca di racconti affascinanti non lo scopriamo certo noi. Dopotutto per lungo tempo miti e leggende sono stati proprio la quintessenza della narrazione più popolare e ancora oggi ne sentiamo l’influenza. Fra tutte le grandi epopee però quella di Asgard ha indubbiamente guadagnato un posto nel cuore di tantissimi appassionati moderni. E così abbiamo colto l’occasione dell’uscita di Miti del Nord per Tunué per lanciarci in una chiacchierata con David Rubin, uno degli artisti che ha lavorato al volume, proprio sul potere di queste storie.
Miti del Nord, Tunué ci porta Neil Gaiman in una forma nuova
Come detto, la mitologia norrena è una delle più affascinanti tra le principali che conosciamo. Le storie delle battaglie tra Thor e i giganti del ghiaccio, i continui trucchetti lanciati da Loki, il concetto stesso di Ragnarok… Ci sono tutti gli ingredienti per conquistare un grande pubblico e in effetti qualcuno nel mondo del fumetto prima e del cinema poi ha colto subito l’occasione.
Così gli Asgardiani si sono conquistati rapidamente un posto nella cultura popolare. Tuttavia in molti casi sono arrivati al grande pubblico dopo tante trasformazioni (non solo nel caso di Loki). Per questo qualche tempo fa Neil Gaiman ha deciso di mettere la sua straordinaria penna al servizio dell’Allfather, pubblicando Miti del Nord, una ricostruzione fedele dei principali racconti di questo mondo.
Il grande successo ha dato il via a una nuova catena di trasformazioni, che ha portato ora al lancio di questo (primo) volume a fumetti in italiano, intitolato sempre Miti del Nord ed edito da Tunué. Un compendio piacevolissimo che ci guida in alcune delle storie più indimenticabili tra quelle raccontate da Gaiman, portate in vita con una potenza eccezionale grazie ai tanti disegnatori coinvolti.
Dalla creazione del mondo alla tragica storia di Týr, passando per la rocambolesca nascita di Mjöllnir fino a quella volta in cui Thor si è camuffato da dea per recuperare il suo amato Martello. Se siete curiosi di scoprire di più sulla mitologia norrena e volete farlo in un modo appassionante e arricchito da disegni incredibili, questa è l’occasione perfetta.
E noi ne abbiamo parlato con David Rubin
Il parterre di matite che si sono avvicendate in questa versione di Miti del Nord, edita da Dark Horse oltreoceano e da Tunuè da noi, è gigantesco e ricchissimo. Fra i nomi possiamo trovare Jill Thompson, Piotr Kowalski, Jerry Ordway, Dave Stewart, Lovern Kindzierski, Galen Showman, il leggendario Mike Mignola e naturalmente David Rubin.
Quest’ultimo è un artista spagnolo che nel corso della sua carriera ha già avuto occasione di mettersi alla prova con la mitologia. Tra le sue opere infatti si può trovare un adattamento di Beowulf, una delle più amate e antiche leggende sassoni. Il passo (anche geograficamente) era breve e così lo ritroviamo oggi in questo Miti del Nord di Tunuè. E proprio al loro stand a Lucca Comics & Games 2023 abbiamo avuto la possibilità di chiacchierare con Rubin, spaziando su diversi argomenti a partire dal fascino stesso della mitologia…
Conoscevi già Neil Gaiman prima di occuparti di questo progetto?
Conoscevo già Neil Gaiman come autore. Da adolescente ho letto Sandman e altre sue opere, mi piaceva molto, ma quando sono entrato nel progetto non lo conoscevo di persona. La mia collaborazione è nata grazie alla proposta del suo e dal mio editore Dark Horse, che mi ha proposto di partecipare a questo progetto.
Come ti sei approcciato a questo lavoro? C’è stato uno studio di preparazione dell’iconografia norrena?
Avendo già lavorato a Beowulf, avevo già un po’ di conoscenze sul tema della mitologia norrena e ho appreso molto facendo ulteriore ricerca. Ma a prescindere da questo l’argomento mi è sempre piaciuto. Avevo già letto il libro di Gaiman prima di sapere che avrei collaborato a questo progetto, per puro piacere.
È stato inoltre bellissimo lavorare a contatto con P. Graig Russell, un autore che mi piaceva moltissimo. Ha un metodo che mi affascina, senza copione, soltanto appunti e alla fine qualche bozzetto molto rapidi, il che permette una totale flessibilità. L’ho trovato arricchente dal punto di vista lavorativo, soprattutto lavorando in coppia, perché permette di conoscere a fondo cosa si trova nelle mente dell’altra persona. È stato un lavoro che mi ha davvero dato tanto.
Perché secondo te la mitologia è un concetto che ci affascina così tanto?
La mitologia mi è sempre piaciuta, fin da quando ero bambino, non solo quella nordica. Ha sempre catturato la mia attenzione. I protagonisti dei miti sono i supereroi di oggi e allo stesso tempo i supereroi di oggi (che siano Marvel o DC) hanno il ruolo che all’epoca avevano i miti. Hanno una funzione che è contemporanea e possono essere sempre attualizzati e calati nella società.
E nello specifico, la mitologia norrena è particolarmente attrattiva, capace di entrare nel nostro immaginario ancora più di altre, forse battuta solo da quella greca. Cosa la rende così speciale?
La mitologia nordica è forse particolarmente intrigante perché ancestrale, rappresentando pulsioni che noi umani sentiamo profondamente. L’odio, la passione… Tutto elevato all’ennesima potenza. Non è difficile affatto per noi identificarci nei personaggi della mitologia.
Il folklore norreno poi ci attrae tremendamente: i vichinghi, questi uomini del Nord, capaci di scoprire l’America ancora prima di Colombo… Figure che sono sì violente e selvagge, anche nei loro costumi, come i saccheggi ad altri villaggi, ma anche estremamente più avanzati e civilizzati di altre culture dell’epoca. Per esempio nella loro società non esiste il machismo imperante, le donne erano perfettamente integrate e combattevano al fianco degli uomini, allo stesso livello.
C’è un mito o un passaggio del volume nello specifico che ha colpito te particolarmente?
L’intero libro mi affascina, rappresenta un modo fantastico di avvicinarsi alla mitologia pur mostrando il lato umano dei personaggi, ognuno raccontato tra mille sfaccettature. Non potrei limitarmi a un passaggio solo, perché la verità è che ciascuno è un pezzo fondamentale del puzzle più ampio.
Una descrizione emozionante di un libro che noi consigliamo vivamente di recuperare. E voi, avete già fatto questo viaggio tra i Miti del Nord con Tunuè?