La professoressa Sprite sta facendo urlare i fan del Wizarding World come mandragole appena estratte dal vaso. Miriam Margolyes, che ha interpretato la professoressa di Erbologia ne La camera dei segreti e I doni della morte – Parte 2, ha reiterato più volte che i film di Harry Potter sono pensati per bambini — non per fan adulti. Qualcosa che sta facendo infuriare tutti gli amanti della saga che hanno superato la pubertà — soprattutto in vista del prossimo arrivo della serie che farà da reboot per il franchise.
Miriam Margolyes fa infuriare i fan (adulti) di Harry Potter
Harry Potter ha avuto un impatto enorme su un’intera generazione. Noi ricordiamo ancora la prima volta che abbiamo sentito parlare del mago con la cicatrice a saetta sulla fronte. Avevamo sei anni, e un bambino di un paio di anni più grande lo stava leggendo — incantato. Presto la magia di Harry, Hermione e Ron stregò anche noi: abbiamo continuato ad aspettare la lettera da Hogwarts fino al primo giorno delle medie.
Chi come noi ha amato tanto quel mondo fantastico, ricorda senz’altro quando Miriam Margolyes spiegò, nei panni della professoressa Sprite, come rinvasare in maniera sicura una Mandragola urlante. Ma l’attrice, oggi ottantaduenne, pensa che dovremmo “ormai aver superato” quel ricordo.
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“È stato venticinque anni fa, e penso che sia per bambini” ha detto chiaro e tondo al canale televisivo neozelandese TZNZ (tramite BBC).
L’attrice ha continuato dicendo: “Faccio Cameo e le persone mi dicono che stanno organizzando un matrimonio a tema Harry Potter, e io penso: ‘O perbacco, come sarà la loro prima notte di divertimento?'”.
Sulla TV australiana, su ABC News Breakfast, l’attrice ha specificato che non sta criticando la qualità del franchise, ne si sta pentendo di averci recitato. “Non ne sono scontenta. Penso solo sia per bambini, e se le tue palle sono scese, allora è il momento di dimenticarlo. Sai, fare altre cose”.
Harry Potter è una storia per bambini?
Moltissimi fan online hanno sentito queste dichiarazioni come un affronto. Forse soprattutto per il tono sprezzante dell’attrice, che tuttavia è piuttosto nota per i suoi modi di fare schietti. E in molti hanno presentato diverse analisi di come Harry Potter tratti temi importanti e sia ancora godibile anche da adulti. Ma va detto che la saga creata da J.K. Rowling nasce come storia per bambini, che poi matura insieme ai suoi protagonisti fino a diventare, con gli ultimi libri e i relativi film, un’opera per “giovani adulti”.
Il fatto che abbia avuto un successo mondiale, anche fra gli adulti, testimonia il fatto che sia una storia capace di emozionare e intrattenere a tutte le età. Ma non vediamo perché dovrebbe risultare offensivo definirla “per bambini”. Dovremmo offenderci perché One Piece, uno delle nostre saghe preferite in assoluto, è categorizzato come manga shōnen, quindi destinato a ragazzi adolescenti? Forse, ma continueremo a leggerlo perché ci piace la storia che racconta.
Harry Potter ha avuto un impatto importante nelle vite di molti fan, che crescendo e riguardando i film hanno trovato nuovi livelli di lettura. Qualcosa che succede in tutte le opere ben scritte, anche se pensate per i bambini: dai film Pixar ad Avatar, spesso crescendo capiamo riferimenti che non potevamo cogliere quando eravamo più piccoli.
Non c’è bisogno di non ascoltare le parole di Miriam Margolyes tappandoci le orecchie come con le mandragole: i fan di Harry Potter possono continuare ad apprezzare la serie anche se non sono più bambini.
Però, forse, la prossima serie reboot di Harry Potter potrebbe fornire ai fan l’occasione di riguardare la storia senza la nostalgia legata a film e libri. Magari scopriremo davvero di essere cresciuti troppo per apprezzarla fino in fondo. Anche se continueremo a valutare le persone solo in base a quale è la loro Casa di Hogwarts preferita.
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