Netflix ha lasciato scadere i contratti del cast di Mindhunter in vista della terza stagione della serie firmata da David Fincher. Il cast, guidato dalle star Holt McCallany e Jonathan Groff, non ha quindi ricevuto i rinnovi dei contratti, portando alla possibilità di uno stop per la serie. La notizia è stata riportata dal sito americano Deadline, che ha anche ricevuto la spiegazione di Netflix.
Mindhunter 3 non si farà? Netflix spiega
Eccole: “David è concentrato sulla regia del suo primo film di Netflix Mank e sulla produzione della seconda stagione di Love, Death + Robots”. Una porta resta comunque aperta: “Potrebbe tornare su Mindhunter in futuro, ma nel frattempo ha ritenuto che non fosse giusto nei confronti degli attori trattenerli dal cercare altri lavori mentre lui stesso stava realizzando un nuovo lavoro”.
La terza stagione di Mindhunter, quindi, rischia seriamente di non essere sviluppata. Ad oggi gli attori potrebbero prendere impegni con altre serie TV e non avere più spazio per la serie. Ricordiamo che Mindhunter è una serie televisiva statunitense del 2017, basata sul libro Mindhunter: La storia vera del primo cacciatore di serial killer americano, scritto da Mark Olshaker e John E. Douglas. La prima stagione, composta da 10 episodi, è stata distribuita da Netflix il 13 ottobre 2017. Il 30 marzo 2017, Netflix aveva già rinnovato la serie per una seconda stagione, ancora prima del suo debutto, distribuita dal 16 agosto 2019.
La serie televisiva ha debuttato su Netflix in tutti i paesi in cui è disponibile a partire dal 13 ottobre 2017. Nella seconda stagione Holden e Bill continuano ad intervistare vari criminali statunitensi con l’aiuto di Wendy e Gregg; tra il 1979 e il 1981, Atlanta è lo scenario di inquietanti omicidi seriali, che contano tra le vittime bambini afroamericani, e Holden e Bill cercheranno di scovare il colpevole.