Solitamente coloro che si occupano di cielo e di esplorazione spaziale hanno quella tendenza un po' sognatrice che li porta a immaginare le grandi meraviglie e i misteri che si celano ad anni luce di distanza. Ma lei no, era un caso eccezionale. Osservava il cielo, ma aveva i piedi ben piantati a terra.
In una famosa intervista di ha persino dichiarato che lo studio delle stelle non era affatto una sua passione, ma semplicemente il suo lavoro, un'occupazione come un'altra in cui è incappata per caso nel corso della vita. Ovviamente è difficile dire quanto sia effettivamente vera quest'affermazione (non è che una diventa astrofisica perché il posto da cassiera di supermercato era già preso), ma la dice ugualmente lunga sull'indole pragmatica e completamente disincantata di questa scienziata.
Ma, ammettiamolo, era un personaggio con la P maiuscola e perché, nonostante tutto, come raccontava lei l'universo e le stelle non lo faceva nessuno. Riusciva paradossalmente a incantare chi l'ascoltava, con il suo modo di parlare genuino e spiccio. Niente paroloni, lunghe tiritere soporifere o panegirici inutilmente esaltati; piuttosto ogni tanto qualche parolaccia. Margherita Hack semplicemente raccontava il cielo e le stelle per quello che sono. Ed essendo una meraviglia già di loro, non c'è bisogno di aggiungere alcunché.
Ma spiegare sì, e lei ci riusciva benissimo, persino quando parlava di radioastronomia o di energia oscura. Faceva capire tutto senza mai banalizzare. Ed è quando comprendi qualcosa che quella diventa interessante, e magari finisce pure che ti ci appassioni. Alcuni sono arrivati addirittura a farne il proprio lavoro. Altri, tanti, come noi, hanno scoperto anche la passione un po' più Nerd per lo spazio, quella con cui immagini mondi e segreti lontani, oltre le stelle. Naturalmente questo non era nelle intenzioni della Hack, ma alla fine non c'è nulla di male a ringraziarla lo stesso per aver contribuito a farci conoscere il cosmo e per continuare a farci sognare con i suoi libri.
Margherita Hack scompare un anno fa a Trieste dopo le complicanze di una serie di problemi cardiaci che la affliggevano da tempo, ma noi la ricordiamo così:
"L'astronomia ci ha insegnato che non siamo il centro dell'universo, come si è pensato a lungo e come qualcuno ci vuol far pensare anche oggi. Siamo solo un minuscolo pianeta attorno a una stella molto comune. Noi stessi, esseri intelligenti, siamo il risultato dell'evoluzione stellare, siamo fatti della materia degli astri. "
Testi di Sonia Colangelo