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Mare o Montagna? L’eterna domanda attraverso Manga e Anime

L'arrivo dell'estate ogni anno porta con se il più grande dubbio di tutti i vacanzieri: Mare o Montagna?
La scelta della località turistica in cui potersi godere il tanto agognato riposo è una decisione che comporta una lunga ed accurata ponderazione. 
In questi splendidi ambienti naturali sono state ambientate storie di ogni tipo dall'horror all'avventura, gli amori estivi e indagini misteriose; insomma non è estate se non si parla dei picchi delle montagne o degli scivolosi scogli su cui si infrangono le onde.
Anche in Giappone, Paese interamente circondato dal mare e per la maggior parte montuoso, questo dualismo viene raccontato attraverso i mezzi di comunicazione più diffusi: anime e manga, tramite i quali si possono narrare gesta atletiche fuori dal comune o più semplicemente storia di vita quotidiana in cui godere appieno delle bellezze naturali.
Parlando di montagne l'associazione con Jiro Taniguchi è d'obbligo: un mangaka poliedrico che non solo è in grado di raccontare con magistrale accuratezza lo scorrere della vita in una metropoli, ma riesce a far trasparire la sua ammirazione per i monti nelle opere in cui la natura selvaggia ed incontaminata la fanno da padrona. 
Il più recente esempio di amore verso le cime più alte del mondo è La Vetta degli Dei, un racconto che segue l'impresa sovrumana di Habu Joji, impegnato alla conquista del K2 durante una scalata invernale in solitaria. 
Lo stile di Taniguchi ci mostra tutte le difficoltà che gli scalatori incontreranno durante le loro ascensioni scandite da numerosi ostacoli come il vento, il freddo o la solitudine, ma ognuno di essi, una volta superati, rappresenta il più grande traguardo per ogni alpinista. 
Il piacere e l'appagamento ottenuti una volta raggiunta la meta non sono paragonabili ad altro e l'emozione viene fatta trasparire dalle pagine del manga grazie ad un disegno minuzioso ed attento ad ogni singolo dettaglio paesaggistico in grado di scaturire in ampie splash page dove si riesce ad apprezzare al meglio la maestosità della montagna.
Il rispetto mostrato da Taniguchi verso le cime innevate è indiscusso, mete da raggiungere e al tempo stesso giudici di coloro che si avventano su di esse: i massicci montuosi mostrano infatti un duplice volto, benevolo e maligno, in base alle condizioni a cui sottopongono ogni volta gli intrepidi scalatori.
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Da contraltare ai monti vi è il mare, meta prediletta per chi ha voglia di rilassarsi in spiaggia o con i moltissimi festival estivi, giochi in spiaggia, angurie e molto sole. 
L'esempio che recentemente ha incantato tutta la redazione è , uno slice of life ambientato su un'isola giapponese dove un mastro di Shodo, l'arte giapponese della scrittura, si trasferisce per ritrovare l'ispirazione perduta. 
Spostarsi in un luogo completamente diverso rispetto all'usuale sarà la cura al suo stato d'animo grazie alla freschezza e spontaneità degli abitanti del piccolo villaggio, sopratutto i più giovani.
Proprio come il mare i paesani sono in grado di far rilassare l'animo umano scacciando i cattivi pensieri e, grazie ad un nuova routine simile al moto ondoso, infondere nuovamente fiducia e tranquillità.
Il piacere di vivere nel villaggio di Barakamon (vi consigliamo anche l'Anime) è rappresentato dalla scoperta di moltissime attività di cui non si conosceva l'esistenza, scomparse nella vita cittadina ed invece sull'isola veri e propri eventi che mobilitano l'intera cittadinanza. Sicuramente sarà capitato anche a voi di e passare una serata diversa divertendovi in una festa tradizionale durante uno dei vostri viaggi. Le vacanze servono a rilassarsi ma le scoperte, pur piccole che siano, che portano con se sapranno stupirci e meravigliarci in modo inaspettato.
Non fate l'errore di pensare esclusivamente al mare d'estate e alla montagna l'inverno, vi perdereste le enormi bellezze che queste destinazioni sono in grado di mostrare durante ogni stagione. 
Avete mai letto storie ambientate in queste località turistiche? 
Magari comodamente seduti all'ombra di un ombrellone o sotto la folta chioma di un albero, giusto per immedesimarsi con i protagonisti del racconto.
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