Sicuramente non è andata come sperava, ma Sydney Sweeney non sembra avere troppi rimpianti per il lavoro fatto su Madame Web. L’attrice protagonista del film ha recentemente rilasciato alcune dichiarazioni, con un mezzo accenno al mezzo flop della pellicola.
In una recente intervista ai microfoni del Los Angeles Times, Sydney Sweeney ha dichiarato:
“Mi hanno assunto solo come attrice, quindi mi sono limitata a seguire il flusso degli eventi”.
Insomma un modo elegante per dire che se le cose non sono andate bene, non è necessariamente colpa sua, che si è limitata a interpretare il copione.
Cos’è andato storto in Madame Web?
A un mese esatto dalla sua uscita nelle sale, Madame Web ha suscitato reazioni miste, sia dalla critica che dal pubblico. Il film, che si inserisce nell’Universo di Spider-Man di Sony, ha introdotto al grande schermo quattro eroine di Spider-Man, tra cui Julia Cornwall, interpretata proprio da Sweeney.
Il film ha incassato solo 25,8 milioni di dollari nei primi sei giorni di programmazione, diventando il film Marvel prodotto da Sony con il peggior risultato di sempre. Madame Web ha fatto così male da superare il record negativo del reboot de I Fantastici 4 del 2015, che era stato un disastro sia di critica che di pubblico. Quest’ultimo aveva incassato 26,2 milioni di dollari nella prima settimana.
Una pellicola bocciata anche dal nostro Mattia, che nella sua recensione del film per OrgoglioNerd ha scritto:
“Scelte scontate, incoerenti, mal sviluppate. Sembra quasi che la sceneggiatura non sia mai stata riletta da nessuno o che si sia scelto l’approccio “ma sì dai, va bene così, non fare il pignolo“. Che una volta va bene, una seconda forse la facciamo passare davvero come eccesso di pignoleria, ma dalla quinta in poi anche i più permissivi cedono”.
Nel frattempo pochi giorni fa anche Dakota Johnson ha parlato del flop del film, dicendosi “non sorpresa” da com’è stato accolto.
“Sfortunatamente, non sono sorpresa che sia andato così”, ha detto. Anche Dakota Johnson ha lasciato intendere che le motivazioni dell’insuccesso sono da ricercare nelle scelte dei produttori:
“Il cinema è fatto da un regista e da un team di artisti attorno a lui. Non puoi creare arte basata su numeri e algoritmi. Da tempo sento che gli spettatori sono estremamente intelligenti, e [i produttori] esecutivi hanno iniziato a credere che non lo sono”.
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