Il 2021 di Netflix si apre, fra le altre cose, con una nuova serie TV francese, ispirata da una figura iconica della letteratura d’Oltralpe. Stiamo parlando di Lupin, il nuovo show originale della piattaforma di streaming, che debutta proprio oggi 8 gennaio. Ma cosa aspettarsi da questo nuovo progetto? Vale la pena di dedicargli uno dei primi week-end di binge watching dell’anno? Secondo noi sì e vi spieghiamo il perché nella nostra recensione.
Lupin, di cosa parla esattamente la serie Netflix?
Le vicende che lo vedono protagonista si intersecano a doppio filo con quelle del suo passato. Insieme al padre è stato coinvolto in un complesso intrigo che ruote intorno a un prezioso oggetto trafugato. Una storia che ha segnato profondamente la vita di Assane e che nasconde moltissimi segreti. Insieme al protagonista scopriremo piano piano sempre di più su quanto è accaduto più di venti anni fa…
Fin dalla prima puntata, Lupin riesce perfettamente a conquistare lo spettatore, regalando esattamente quello che ci si può aspettare e anche di più. Siamo infatti trasportati in un tortuoso svolgersi di eventi, tutti che ruotano intorno a un complesso furto da realizzare in una delle location più iconiche della Francia: il Louvre.
Gli elementi dell’heist movie ideale, tra sfide impossibili, piani elaborati, colpi di scena su colpi di scena e un ritmo elevato e pop, ci sono tutti. Una volta entrati nel vivo dell’episodio sarà davvero difficile staccare gli occhi dallo schermo. Uno schema che tornerà senza però essere in alcun modo ripetitivo nelle puntate successive, nonostante il passo rallenti leggermente. Sicuramente uno dei fattori più affascinanti della serie, che contribuisce a creare un protagonista carismatico e forte, insieme all’interpretazione del sempre ottimo Omar Sy.
Lupin è lo Sherlock di Netflix? Non proprio…
Sebbene il livello della serie TV di Moffat e Gatiss resti inarrivabile, c’è da dire che questo Lupin di Netflix prende una strada diversa e decisamente affascinante. Se, come si diceva, lo spettatore è immediatamente catturato dalle caratteristiche tipiche delle storie dei grandi furti, rapidamente cresce anche l’interesse per la trama orizzontale. Scoprire quello che è accaduto (e accadrà) ad Assane diventa la ragione centrale per proseguire nella visione.
Nasce così un gioco intrigante tra passato e presente, tra tecnologie retrò e innovazione, mostrando i cambiamenti della società. Una trama che vede lo scontro tra tanti sfidanti differenti, non solo guardie e ladri gentiluomini. Questo con una certa attenzione alle storture del mondo, a partire dal razzismo e più in generali i conflitti sociali, tema che la serie non ha paura di affrontare, anzi.
E se in certe situazioni c’è forse una rappresentazione leggermente retorica di questo argomento (ma non per questo meno vera), in altre si nota una grande inventiva da parte degli autori, capaci di proporre nuovi angoli e prospettive ironiche da cui vedere la questione.
Ne vogliamo ancora!
Lupin è disponibile da oggi 8 gennaio su Netflix.
- Leblanc, Maurice (Autore)