L’ossitocina ferma i brutti ricordi. L’hanno scoperto gli scienziati dell’Istituto di Neuroscienze Cavaliere Ottolenghi di Torino in una ricerca svolta in collaborazione con la fondazione scientifica basca Ikerbasque, e con altri atenei francesi, spagnoli e tedeschi. Finora l’ossitocina è stata nota per essere l’ormone responsabile dell’amore materno e in generale dei sentimenti più positivi e stabili. La ricerca ha svelato un lato di questo agglomerato chimico che potrebbe cambiare la vita a molte persone sopravvissute a traumi anche importanti.
Dove sono i nostri peggiori momenti? (Indizio: non nelle scuole medie)
Innanzitutto i ricercatori hanno notato che i brutti ricordi non sono dove ci si aspetta che siano. Infatti Inizialmente si pensava che i ricordi si formassero nella zona del cervello nota come ippocampo. Questa zona è deputata a funzioni abbastanza avanzate del cervello umano, il che significa che sarebbero state per lo più accessibili volontariamente. Invece i ricercatori hanno notato che le connessioni cerebrali che si attivano in presenza di ricordi traumatici si trovavano si trovano nell’ipotalamo, che è invece una parte del cervello molto primordiale e poco evoluta. L’ossitocina inibisce la capacità di accedere proprio quel tipo di ricordi. In questo modo chi soffre di gravi disturbi come quelli derivati da traumi o di fobie potrebbe trovare sollievo in futuro.
Topi e geni per curare il disturbo post traumatico
La scoperta è stata possibile grazie alla manipolazione anche genetica delle cellule nervose, le quali hanno reagito diversamente agli stimoli, procurati ai topi soggetti all’esperimento, quando le aree interessate erano sotto ossitocina oppure no.
Quanto si può dimenticare…senza dimenticarsi?
Oltre alle potenzialità esistono, come in ogni nuova tecnica, dei rischi. Non crediamo si potrà mai arrivare alla stessa capacità distruttiva della pistola cancella ricordi di Fiddleford Mcgucket in Gravity Falls ma vediamo che la capacità di manipolare le cellule nervose si sta spingendo anche oltre la fantascienza. Se questo salverà vite o ne condannerà, questo sarà solo in mano alle generazioni future.