In quanti film si è vista la classica scena del gruppo di giocatori di football che puntano il Nerd di turno e lo rinchiudono nell’armadietto?
La figura dello sportivo e del Nerd non sono mai state associate ma, al contrario, sono sempre state messe agli antipodi. Ma ne siamo sicuri? Non sarà solo l’ennesimo stereotipo?
Noi che siamo cresciuti guardando Holly e Benji, Mila e Shiro e Slam Dunk. Noi che lanciando un paio di dadi immaginavamo duelli in punta di spada degni del miglior schermidore. Noi che facendo le prime gare di corsa con gli amici, ci disegnavamo i lampi di Flash sulle scarpe per andare più veloci.
In noi la voglia di movimento è sempre presente, come la curiosità e la ricerca di qualcosa di nuovo o la fantasia che ci proietta in mondi alternativi al grigiore delle città.
Fin da piccoli alcuni di noi hanno avuto genitori che ci hanno spinto (nel vero senso della parola visto che chi vi sta scrivendo ha imparato a nuotare dopo essere stato spinto in piscina dal bordo) a praticare dello sport.
Questo sport, inizialmente, magari non ci piaceva in quanto scelto dai nostri genitori ma con il tempo e soprattutto crescendo ha iniziato ad essere parte di noi. Oppure continuando a non piacerci abbiamo optato per provarne altri.
Chi tra noi, praticando il proprio sport, non si è immaginato proiettato in un mondo fantastico? Un mondo dove se il tuo sport era il tiro con l’arco, ti immaginavi tra le file dell’esercito elfico pronto a mirare il bulbo oculare di un orco. Se giocavi a rugby eri un barbaro ansioso di buttarti nella mischia per difendere i compagni e il bottino. Pensiamo a chi, come il sottoscritto, si è trovato a praticare football americano nei Rhinos Milano (all’epoca non esisteva ancora orgoglio Nerd quindi il nome della squadra NON è un tributo al Rinoceronte) allenandosi tra giganti e troll si cercava di placcare inafferrabili nani “scattisti nati, micidiali sulle corte distanze” e di intercettare proiettili lanciati dal paladino in casco e armatura ai suoi elfi agilissimi mantenendo con orgoglio l'essere Nerd pur praticando lo sport “anti-nerd” per antonomasia. Capite la difficoltà?
Nello sport, come nella vita, capita di essere messi in disparte perché non si eccelle. Ci si ritrova così ad essere panchinari nonostante il proprio impegno costante. Questo però non deve scoraggiarci e portarci a mollare l’attività fisica per una più comoda poltrona.
Lo sport è una passione e come tale va difesa e coltivata.
La nostra esperienza nello sport ci ha portato nuove amicizie. Gente che magari sul campo è il capocannoniere della squadra, invidiato da tutti ed ammirato dal pubblico femminile. Gente che con te non ha proprio nulla in comune al di fuori di quello sport, finché non lo incontri nei panni di un bardo con la tendenza a cacciarsi nei guai in ogni avventura di D&D.
Chi insegna lo sport ha, come direbbe il buon vecchio zio Ben, un grande potere dal quale derivano grandi responsabilità. Insegnare uno sport non è solo un susseguirsi di termini e movimenti tecnici, ma anche trasmettere i valori fondamentali dello sport quali rispetto, lealtà e coraggio. Gli stessi valori che per generazioni i nostri eroi degli albi a fumetti ci hanno trasmesso pagina dopo pagina, avventura dopo avventura.
Che voi siate dei Nerd sportivi o dei Nerd sedentari ricordate: Essere Nerd non deve essere un fattore limitante, per nulla!
Abbiamo sotto gli occhi ogni giorno, nei nostri fumetti, eroi dal fisico scolpito, atletici e fortissimi. Possiamo prenderli ad esempio ed allenarci come loro? La personal trainer Neila Rey ha dato una risposta a questa domanda e col suo team ha pensato e realizzato allenamenti a corpo libero, ossia senza l’ausilio di macchine e pesi, ispirati ai nostri eroi.
Siete fan di Batman? Ottimo per voi c’è un programma di allenamento formato da 9 facili esercizi da ripetere ogni giorno. Batman non va bene? Preferite Capitan America? Nessun problema, c’è pure quello. Non siete il tipo da fumetto ma più da signori del tempo e Tardis? Ovviamente c’è un allenamento anche per voi! E per ogni tipo di gusto, da Super Mario ad Assassin’s creed. Insomma, non servirà montare in casa una rastrelliera verticale di tre metri per le trazioni in stile Arrow ma vi basterà il vostro corpo e la voglia di fare sport.
Non cedete allo stereotipo del Nerd antisportivo, buttatevi sullo sport che più vi entusiasma, che sia il ping-pong con le vostre racchette da pin-pong Flex-o-lite, oppure qualcosa di più estremo come il b.a.s.e. jump. Fatelo! Senza ripensamenti, senza le frasi “non sono capace” e “non ce la faccio”. Fatelo! Credendo in voi stessi. Fatica e sudore saranno i vostri compagni di viaggio. Ci saranno momenti belli e momenti brutti, come in tutte le cose, ma i risultati che otterrete, pur magari non eccellendo nel vostro sport, saranno divertimento, salute e nuove fantastiche amicizie.
Quindi “flettete i muscoli e saltate nel vuoto” verso la vostra avventura sportiva!
Testi di Gabriele Porro
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Ottimo articolo!In effetti questi due mondi non sono antitetici (forse una volta, ma non ora).Attualmente sono cintura blu di Jujutsu, un amico che gioca di ruolo con me è già al secondo dan di cintura nera e il gruppo di giocatori che avevo all’università era formato per 4/5 proprio da giocatori di football americano!
Io seguo i consigli di Neila Rey, non sono propriamente atletico ma mi tengo in forma con esercizi quotidiani e non mi trovo troppo male, e questo mentre passo il tempo tra libri, fumetti, serie tv e giochi da tavolo vari.