Intrattenimento

Leonard Nimoy e la gratitudine dei nerd

A Caldo ne abbiamo parlato qui, ma non ci siamo lasciati trascinare dall'emotività. Non Era Logico, ora , oggi, vogliamo provarci.
Questi ultimi giorni sono stati di grande lutto non solo per i tantissimi fan di Star Trek ma per la comunità nerd internettiana in generale. Su giornali, blog e social network si sono riversate le più disparate manifestazioni di affetto verso Leonard Nimoy, articoli in suo onore, maratone di Star Trek organizzate in tutto il mondo.  Ognuno ha il proprio carattere, il proprio modo di vivere il lutto e le proprie motivazioni per volere offrire un tributo, ma esplorando il web in questi giorni abbiamo potuto notare un filo conduttore che legava molti degli affettuosi messaggi dei fan, un tema non nuovo né sorprendente, ma che ci ha portato a riflessioni che vorremmo condividere con voi. Tantissimi dei messaggi di lutto e affetto rivolti a Leonard Nimoy che abbiamo letto recitavano all’incirca: “Grazie per avermi dato un personaggio in cui potevo rivedermi, qualcuno come me che potesse essere d’ispirazione”.
Lungi da noi voler stereotipare il Nerd, da sempre ci battiamo per sottolineare che Nerd non è uno specifico gioco, una specifica saga o un libro ma un'attitudine alle proprie passioni. Ci teniamo insomma a premettere che non stileremo mai una Guida Galattica delle caratteristiche di un nerd. Non possiamo tuttavia negare che i media lo hanno sempre fatto, e gli hanno dato tutta una serie di caratteristiche: un’attitudine logico/matematica alle cose, una vasta cultura in alcuni campi, social skills che vanno dall'appena sufficiente al pessimo, difficoltà a comprendere i meccanismi di ragionamento delle persone comuni, passioni inusuali portate avanti in modo maniacale. Insomma,quasi alieni. Che a noi piaccia o no in tanti si sono rivisti in questa definizione di nerd, e si sono dovuti rassegnare al fatto che questi nerd erano tutt’altro che i personaggi più fighi. Solitamente inseriti nella narrazione più per essere l’oggetto di scenette comiche, o per fare risaltare doti opposte nei protagonisti
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Oggi ci sembra normale che le cose non stiano così, cinema e televisione pullulano di storie in cui il nerd è il protagonista, o comunque un personaggio di ispirazione, un eroe che usa la sua intelligenza quanto altri usano la spada. Si continua certo a fare ironia su questi personaggi, sulla loro personalità logica, alle volte anche ironia di pessimo gusto, ma l’attitudine verso il “nerd” è profondamente cambiata, anche nei media. 
Leonard Nimoy ha sempre vissuto una sorta di simbiosi con il personaggio di Spock rara e particolare, una simbiosi che gli ha permesso di rappresentare un personaggio che, con tutte le sue stranezze aliene, era forse il più umano di tutta l’Enterprise.  Il suo essere qualcosa di assimilabile allo stereotipo del nerd non è mai stato ridicolizzato, oggetto di battute sì, ma rappresentato con affetto e dignità. Nimoy ha sempre raccontato di come scienziati e ingegneri che lo incontravano spesso gli spiegassero delle loro ricerche scientifiche, dei loro progetti, quasi dimenticando che lui era un attore, non  l’ufficiale scientifico dell’Enterprise (a questi racconti lui era solito rispondere “sembra proprio che tu ti stia muovendo nella direzione giusta!”). Questi stessi fan oggi lo piangono e lo ringraziano per essere riuscito a fare una cosa molto speciale, qualcosa che pochi altri prima di lui erano riusciti a fare: rappresentarli, interpretare qualcuno che fosse proprio come loro e li ispirasse. Kirk era il virile infallibile Capitano che tanti sognavano di essere, forse in un universo parallelo, ma Spock era come guardarsi allo specchio e vedere una versione di se che sconfiggeva i cattivi e salvava la situazione usando le doti “Nerd”. Non c’è da stupirsi che mezzo mondo abbia preso ad idolatrarlo.  
Tutti sappiamo quanto è bello potersi rivedere in un personaggio, nelle sue attitudini, nelle sue emozioni e persino nei suoi difetti, sentirsi capiti. Forse senza Leonard Nimoy tanti di noi non avrebbero potuto provare questa sensazione. Crediamo quindi che tutti noi, dai fan di vecchia data ai giovani nerd che lo conoscono quasi solo di nome, gli dobbiamo qualcosa. Un ringraziamento, un saluto da parte di tutti i “nerd”, qualunque cosa questa parola crediate significhi.

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Giada Rossi

Laureata in Astronomia, aspirante Astrofisica. Curiosa di natura. Scrivo soprattutto di scienza, ma preferisco parlare di cani buffi.

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Un commento

  1. Da bambina,guardando la serie di Star Trek,mi auguravo tanto che da grande avessi potuto sviluppare un’intelligenza e un distacco emozionale come quello di Spock. Sapere sempre cosa fare al momento opportuno,in ogni circostanza,scegliendo e ponderando bene ogni singola opportunità,mantenendo sempre la calma. Non sempre ho il pieno controllo delle mie emozioni,ma di sicuro questo personaggio continua ad essere una sorta di modello educativo. Ammiro le qualità dei Vulcaniani.

    Grazie Mr.Nimoy

    lunga vita e prosperità.

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