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Legion: La serie Marvel atipica

Siamo solo al secondo mese del 2017 e potremmo già trovarci innanzi all'evento televisivo di quest'anno.
Legion è forse la serie Marvel più atipica uscita da quando la casa delle idee ha iniziato a interessarsi al mercato televisivo nel 2013. Basti pensare al fatto che la serie non è inclusa nel cinematic universe, questo a causa della situazione relativa ai diritti cinematografici degli X-Men. La serie però non deve la sua atipicità solo all'aspetto burocratico e produttivo dello show, ma soprattutto alla sua struttura meramente narrativa. Non aspettatevi dunque la solita genesi, fatta di luoghi comuni quali un insolito incidente o un malvagio esperimento finito male, anche perché qui parliamo di mutanti ed è per forza di cose tutta un'altra storia, ma soprattutto non vi aspettate scazzottate, mantelli o costumi.

La serie prende il nome dall'omonimo personaggio a cui è ispirata. Legion, all'anagrafe David Haller, interpretato da Dan Stevens, è un ragazzo con un gravi disturbi psichici che lo hanno lentamente allontanato dalla realtà. A caus a della sua condizione si ritrova in un istituto di igiene mentale,costretto a lottare contro la sua apparente malattia e contro le tipiche avversità di una struttura del genere.
Fin da subito si riesce a captare qualcosa di eccezionale nella condizione di David, e dopo la prima mezz'ora del primo episodio veniamo trasportati in una nuova dimensione narrativa, passando dall'inospitale istituto di igiene mentale a una sospetta stanza da interrogatorio. Si susseguono diversi personaggi che accompagnano il povero David attraverso una serie di eventi sconnessi, che alla fine dell'episodio convergeranno in una sola direzione, dando al giovane mutante un quadro completo, seppur confuso, dell'intera situazione.

Quello ch ecolpisce fin da subito è l'impatto visivo della serie. Dal primo all'ultimo fotogramma lo sceneggiatore, e per la prima volta registaNoah Hawley (Fargo) mette in scena alcune trovate brillanti che catturano l'attenzione dello spettatore. Una su tutte è proprio la prima sequenza che ci porta dall'infanzia di David fino al momento del suo tentato suicidio, con un fermo immagine sul cavo elettrico utilizzato per l'impiccagione che si tramuta in una candelina adoperata dalla sorella in visita all'ospedale psichiatrico il giorno del compleanno di David.
Un grande punto a favore di una serie che non entra subito nel vivo dell'azione, ma che appunto con alcune scelte stilistiche di grande spessore tiene lo spettatore attaccato allo schermo. Va detto infatti che almeno per i primi venti minuti non succede quasi nulla o comunque nulla degno di nota, ma ci viene semplicemente mostrata la vita di David all'interno dell'ospedale.

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Uno degli aspetti più interessanti di Legion, e probabilmente anche il suo punto di forza principale, è l'imprevedibilità del protagonista a causa della sua condizione. David sente voci e ha le allucinazioni, noi spettatori viviamo la sua malattia in prima persona e questo dà la possibilità agli sceneggiatori di giocare con la realtà e la finzione, sfruttando le allucinazioni e mettendo in discussione tutti gli avvenimenti della serie. L'esempio più lampante è proprio il primo episodio dello show che non a caso si chiama Finzione o realtà?
Il linguaggio utilizzato in Legion si discosta anche da quello che abbiamo apprezzato nel cinematic universe, o anche nei film riguardanti gli X-Men. Ci troviamo davanti a una serie più vicina agli stilemi della fantascienza, con personaggi che, seppur provenienti dall'universo narrativo del fumetto americano supereroistico, ci ricordano quelli di serie tv come Il Prigioniero.

Dan Stevens (Beautyand the Beast, Downton Abbey) mostra fin da subito una confidenza speciale con il personaggio. La sua interpretazione raggiunge picchi altissimi nel primo episodio e crea un'empatia con lo spettatore che contribuisce a esaltare un prodotto già di suo molto valido.
Legione è un personaggio con molteplici personalità e non sarà strano vedere Stevens cambiare registro episodio dopo episodio, un aspetto interessante che allontanerà ulteriormente la serie dai canoni tipici delle altre serie della casa delle idee, che puntano molto sulla personalità e sull'iconicità del protagonista, mentre in Legion dovremmo abituarci a cambi di fronte repentini e inaspettati.

Legion vi spiazzerà, soprattutto nel caso in cui la guardaste con lo stesso occhio critico con il quale avete visto le serie dedicate a Daredevil o a Jessica Jones, ed è proprio per la sua dissomiglianza con il resto delle serie Marvel che ve la consigliamo.   

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