Abbiamo assistito alla conferenza stampa di presentazione de Le Fate Ignoranti, la prima serie originale italiana di Disney+. Composta da 8 episodi in totale, la nuova produzione sarà disponibile in esclusiva sulla piattaforma di streaming dal 13 aprile 2022. Di seguito vi riportiamo la trama ufficiale de Le Fate Ignoranti, di cui Ferzan Ozpetek è co-creatore, co-sceneggiatore, co-regista e showrunner:
“Quando Massimo, il marito di Antonia, rimane ucciso in un incidente, la donna scopre che suo marito aveva una relazione con un giovane uomo, Michele. Antonia, devastata dalla notizia, si ritrova a indagare sulla vita segreta del marito. Stringe un’amicizia inaspettata e coinvolgente con Michele e la sua cerchia di amici eccentrici. Per suo marito erano quasi una seconda famiglia. Grazie a tutti loro lei riuscirà a cambiare il suo punto di vista sulla vita, ma imparerà di nuovo ad amare?“.
La conferenza stampa si è tenuta alla presenza dello sceneggiatore Gianni Romoli; degli interpreti Lilith Primavera, Burak Deniz, Ambra Angiolini, Eduardo Scarpetta, Cristiana Capotondi, Anna Ferzetti, Carla Signoris, Serra Yilmaz; e dei registi Gianluca Mazzella e Ferzan Ozpetek. Con loro, c’erano anche Filippo Scicchitano, Edoardo Purgatori, Edoardo Siravo, Samuel Garofalo, Patrizia Loreti; e ancora Giulia Greco, Loredana Cannata e Maria Teresa Baluyot. Per quanto riguarda il cast tecnico, erano presenti inoltre gli sceneggiatori Carlotta Corradi e Massimo Bacchini.
Ricordiamo che la squadra di attori include Luca Argentero (Massimo) e Paola Minaccioni (Luisella), i quali non hanno potuto partecipare alla conferenza. Elena Sofia Ricci e Milena Vukotic, invece, sono le guest star del romantic drama tratto dall’omonimo film campione d’incassi e fenomeno culturale. Per la serie de Le Fate Ignoranti, su Disney+ dal 13 aprile, Mina interpreta Buttare l’amore, brano originale e sigla della serie.
Le Fate Ignoranti, la serie Disney+: le dichiarazioni
La prima domanda è per Ferzan Ozpetek. Cosa ti ha spinto a farci incontrare nuovamente le Fate Ignoranti vent’anni dopo e chi sono le Fate oggi?
“La colpa è della produttrice Tilde Corsi che per 4 anni mi ha inseguito per realizzare la serie; di Alessandro Saba che già dai tempi di Fox, e poi con Disney, mi ha “corteggiato”; e Gianni Romoli, con cui collaboro da oltre vent’anni. Abbiamo parlato insieme e deciso di raccontare la storia con uno sguardo nuovo. L’originale de Le Fate Ignoranti aveva aperto un mondo: se tu oggi scopri che il marito di una tua amica sta insieme a un altro uomo dici ‘Sì, e allora?’.
Così è cambiato il pensiero sull’argomento dopo il film. Quindi era molto difficile far capire che nella pellicola il discorso era un altro: due mondi diversi e due persone che non potevano stare insieme perché entrambe amavano gli uomini. È stata questa l’idea di partenza, la diversità di pensiero in merito all’omosessualità.
Le modifiche
Dopo aver letto le sceneggiature, ho cambiato alcune cose della storia. Per esempio, l’incidente di Massimo doveva avvenire fuori Roma, in un posto sperduto. Io ho voluto farlo al Colosseo e lì dicevano che davanti al quel luogo nessuno doveva morire. Ho chiamato il comune e gli ho detto: ‘Non muore, si alza!’. Ad un certo punto si alza davvero. Per arrivare a ciò che vogliamo bisogna giocare su queste cose.
Abbiamo cambiato anche il lavoro di Massimo: doveva fare il gommista nella sceneggiatura. Poi siamo andati a vedere un posto per far sì che fosse casa di lui, con la terrazza davanti. Ho notato il lavoro svolto al teatro dell’opera per quanto riguarda le scenografie e ho deciso di fargli cambiare lavoro. La sua occupazione è diventata quella di scenografo. Insomma, abbiamo apportato alcune modifiche.“
La città di Roma e il cast
Poi mi sono detto: ‘Io vivo in una delle più belle città del mondo e lo voglio far vedere’. Non intendo a livello turistico: volevo mostrare la natura propria di questo luogo. Lo sguardo su Roma e gli elementi inseriti ex novo hanno donato una visione ancora più profonda della storia. E poi ho avuto la fortuna di avere degli attori meravigliosi, nessuno escluso.
La scelta del cast in alcuni casi è stata molto istintiva. Per scegliere Eduardo Scarpetta ho dovuto fare un provino: dovevo capire delle cose. Tutti pensavano che avrei scelto qualcun altro, ma alla fine mi sono convinto. Perché sentivo che mi trasmetteva qualcosa di forte, interessante e intrigante. Lui è completamente pazzo: quando gli dici ‘Farei la scena in questo modo’, ti risponde ‘Non mi dire niente, ho capito tutto’. Comunque io mi innamoro di tutti gli attori con cui lavoro, e loro sono innamorati di me, spero.“
Altre differenze tra film e serie TV
Ci sono state difficoltà nel serializzare la storia del film?
Gianni Romoli, co-sceneggiatore della serie Le fate Ignoranti di Disney+: “Il film risale a vent’anni fa. Nel frattempo è diventato un cult. Come tutti i classici, quando realizzi un remake lo reinterpreti e rivivi in modo differente. La serializzazione ci ha permesso di mantenere il nucleo centrale della storia, sviluppando molto più le vicende personali degli altri personaggi, spesso messe in secondo piano nell’originale. Abbiamo cercato di renderli co-protagonisti del racconto.
Altro elemento fondamentale riguarda le Fate: vent’anni fa c’era la voglia di scoprire un mondo nuovo. La gente era pronta ad accogliere la diversità in qualche modo. Infatti il film era visto dalla prospettiva della protagonista, Antonia. Quest’ultima era una donna borghese con cui il pubblico si poteva identificare. Lo stesso pubblico veniva introdotto in un mondo che a quel tempo era differente.
Oggi, dopo vent’anni, le cose sono cambiate. Per questo la serie non vede protagonista un unico punto di vista. La storia non è solo quella di una donna, ma di un gruppo. Inoltre, se negli anni 2000 c’era il desiderio di aprirsi, adesso c’è molta più chiusura. Si sente che siamo circondati da una sorta di oppressione e di pericoli vari. Quindi il gruppo diventa una squadra di resistenza, diciamo.“
La libertà
La terza domanda è per Ferzan Ozpetek. Vent’anni fa il film era una ventata di aria fresca, ma oggi, con il #metoo e il politicamente corretto, siamo più liberi o meno liberi rispetto al 2001?
“Quando ho realizzato il film non avevo di questi pensieri. Non era ancora successo nulla, nemmeno la caduta delle Torri Gemelle. In quegli anni c’era una sorta di apertura, ma poi è arrivato un lungo periodo di chiusura sulle cose. I giovani di oggi però hanno una mentalità particolarmente aperta e questo mi riempie di gioia. Mentre le generazioni passate, compresa la mia, sono diventate un po’ bacchettone, e non mi spiego il motivo. La cosa buona è che questa chiusura non emerge tra i giovanissimi. Mia nipote ha 9 anni e ha capito cosa è importante: che due persone siano felici insieme. Il resto non conta.“
L’amore ne Le Fate Ignoranti, la serie Disney+
La quarta domanda è rivolta a tutto il cast. L’amore è il tema centrale della serie Le Fate Ignoranti di Disney+, cos’è per voi l’amore?
Cristiana Capotondi: “È una domanda molto difficile. Non può essere una domanda definitiva, perché l’amore è in continuo cambiamento. Comunque io rispondo l’amore per il cibo, quindi il godimento.“
Ferzan Ozpetek: “L’amore è quello che ti fa sentire felice.“
Carla Signoris: “L’amore è il rispetto per l’altro, indipendentemente dal genere. Parlo di un rispetto altissimo, che è segno dell’amore puro verso il diverso da sé. Amo, dunque sono.“
Serra Yilmaz, unica attrice del cast originale a portare il suo personaggio sul piccolo schermo: “Secondo me l’amore è l’unica cosa che ci rimane quando non abbiamo più niente nel corpo e nella testa. Ci rimarrà sempre l’amore di questo mondo.“
Le Fate Ignoranti, serie Disney+: personaggi e interpreti
La quinta domanda è per Cristiana Capotondi (Antonia) ed Eduardo Scarpetta (Michele). I vostri personaggi esistevano già, ma al tempo stesso sono completamente nuovi. Come li avete costruiti?
Cristiana Capotondi: “In scrittura Antonia è già diversa dall’originale. Sono passati vent’anni, quindi per una donna oggi affrontare una vedovanza sapendo che il marito l’ha tradita con un uomo è accettabile. Questo solo nella misura in cui non scopre che esiste un mondo intero che l’uomo viveva, una seconda famiglia che aveva; una felicità che andava a prendere, a rubare lontano da casa. Questo è il fulcro del dolore di Antonia. E poi la protagonista nella seria ha un’elasticità, una fluidità maggiore.
Con Ferzan abbiamo dato ad Antonia elementi opposti a quelli del film. In alcune scene vedrete che è un po’ più furba e malandrina. La sceneggiatura è viva e vivace. Ferzan non toglie nulla, semplicemente racconta la vita. Quindi ne Le Fate Ignoranti abbiamo portato anche componenti del mio temperamento personale, che è diverso da quello di Margherita Buy [Antonia nella pellicola del 2001].“
Ferzan Ozpetek: “Io mi adeguo agli interpreti. Penso che non sia l’attore a dover entrare nei panni del suo personaggio, ma quest’ultimo a dover essere vicino alle caratteristiche dell’attore. È questo che rende gli attori molto più efficaci sullo schermo.“
Dare spazio alle emozioni
Eduardo Scarpetta: “Parlando meramente della sceneggiatura, con un film come Le fate Ignoranti, tradotto e spalmato in una serie, c’è più possibilità di dare spazio alle emozioni. Un momento che nella pellicola dura pochi minuti, nella serie può durare un intero episodio. Sono indagate anche tutte le personalità dei personaggi presenti nella storia. Dunque anche quello che succede agli altri si intreccia con la nostra vita e fa accadere qualcosa in essa. Le situazioni cambiavano all’improvviso per le modifiche, quindi sì, era una sceneggiatura viva, che è la cosa più bella che possa succedere a un attore. È stata bella l’elasticità di Ferzan e di Disney, che ci permetteva cambiamenti in corso d’opera.“
Personaggi inediti: Annamaria e Roberta
I personaggi di Ambra Angiolini (Annamaria) e Anna Ferzetti (Roberta) sono inediti. A detta di Ferzan Ozpetek, Ambra Angiolini ne combina di tutti i colori nella serie. La vedremo anche in alcune scene spinte in coppia con Anna Ferzetti. All’inizio – lo segnaliamo – in fase di scrittura la coppia era formata da un uomo e una donna; solo in un secondo momento si è deciso di optare sul dare spazio a due donne sposate.
Ambra Angiolini: “Dopo anni di temutissima teoria, finalmente sono giunta alla pratica. È bellissimo lavorare con Anna e gli altri, perché abbiamo portato avanti l’amore. Nessuna delle due si è messa nel ruolo del personaggio che avrebbe dovuto interpretare, ovvero di una donna innamorata di un’altra donna. Per cui abbiamo tentato di fare ciò che dovrebbe essere il problema di tutti: puntare all’innamoramento. Quindi guardarci come due persone innamorate e basta. Ci sono delle scene abbastanza esplicite, dove la persona più imbarazzata di tutte era Ozpetek.“
Anna Ferzetti: “Nella coppia sono un sorta di soldato. Dovevo differenziarmi da quello che ho sempre fatto. Ho spesso interpretato una figura materna, invece Roberta è una donna più solida, concreta e con un battito cardiaco e un respiro molto più lento. Abbiamo osato anche con il cambio del look. Essendo due personaggi nuovi, per me e Ambra era una scoperta ogni giorno. Non possiamo spoilerare granché, ma accadono delle cose. Come succede intorno ai 40 anni, fai un po’ i conti con quello che hai vissuto, ti fai delle domande, entri in crisi e tante altre cose.“
Carla Signoris e il percorso del suo personaggio
L’ultima domanda riguarda il personaggio di Carla Signoris, la madre di Antonia nella serie TV.
Carla Signoris: “Veronica è una donna borghese, un po’ reazionaria, un po’ bacchettona, ma è evidente che dentro ha una sua follia, una sua voglia di esprimere. Lungo il percorso succederà qualcosa di cui non posso parlare. Il giorno in cui scoprirà questo mondo aprirà gli occhi. È un personaggio molto divertente che ha però degli aspetti diversi, stupefacenti. Accadranno cose che ne riveleranno anche una certa sensibilità. Lavorare con Ferzan è come un gioco: lui è un po’ suocera ma dà tanta felicità.“
Ricordiamo che il brano originale della sigla è a cura di Mina. Ferzan Ozpetek ha rivelato di avere un rapporto meraviglioso con la celebre cantante. “È una delle persone che mi emoziona di più al mondo. Ieri sera abbiamo parlato del videoclip che ho realizzato per lei e per la canzone. Gliel’ho mandato e lei mi ha risposto: ‘mi piace tantissimo il tuo tocco sempre magico’. Mi sono emozionato così tanto che la notte non ho dormito.
Le è piaciuto moltissimo le Fate. Di nascosto le avevo fatto vedere qualche scena. Quando cercavo la canzone per la serie, mi ha chiesto di sentire Buttare l’amore. Per me era bellissima perché particolarmente adatta alla storia. Così ha deciso di regalarmela in cambio della realizzazione del videoclip“, ha concluso il regista, rivelando anche che a breve verrà lanciato il video.
Le Fate Ignoranti, la serie Disney+: i primi due episodi
Non solo la conferenza stampa di presentazione. Nei giorni scorsi Disney+ ci ha dato l’opportunità di vedere in anteprima i primi due episodi della serie Le Fate Ignoranti, ed ecco cosa ne pensiamo. Non avendo ancora visto tutti e 8 gli episodi, abbiamo deciso di scrivere le nostre prime impressioni piuttosto che una vera e propria recensione.
Il commento
Non sono più i primi anni 2000, e nella serie di Disney+ (su Star dal 13 aprile 2022) Le Fate Ignoranti si vede. Ferzan Ozpetek racconta la stessa storia, con le stesse dinamiche, ma in modo differente dall’originale. Il terrazzo è sempre lì, così come le famose fate che lo hanno reso famoso oltre venti anni fa. Cambiano i tempi della narrazione, più dilatati, come è normale che sia quando si ha più spazio per introdurre e gestire personaggi, eventi e reazioni. Quello che nel film accade in mezz’ora circa, nella serie TV si dilunga per due episodi. Ma non è un problema, perché nel mezzo succedono tante cose; situazioni che già conosciamo e altre inedite, che ci chiariscono il forte legame tra i vari protagonisti sin dall’inizio.
È qui che Ferzan Ozpetek pone l’attenzione: il rapporto tra i co-protagonisti. Nei primi due episodi infatti lo showrunner non perde occasione di ricordare che le Fate Ignoranti sono una famiglia; sono una cosa sola e unica. Ed entrare in questo gruppo di personaggi variegati e ben caratterizzati – alcuni già visti nel film, altri inediti – non è affatto semplice. È proprio tale aspetto a rendere la squadra speciale: il loro senso di appartenenza è più forte di qualsiasi altra cosa. La serie TV presenta fate che appaiono meno aperte ed esuberanti rispetto a quelle dell’originale. Anche il linguaggio adottato è più equilibrato, mentre il ritmo lento dei discorsi è in linea con quello del racconto.
La casa
Nessuno vuole prevalere e sono sempre pronti a darsi man forte, a consigliarsi a vicenda senza peli sulla lingua, a raccontarsi agli altri senza particolari censure, ad adeguarsi alle circostante, seppure con qualche caduta di stile. Lo fanno con una genuinità sorprendente, mantenendo intatto il loro essere più profondo, perché considerano il gruppo casa e sanno che lì non hanno bisogno di diventare altro da sé, ma possono essere sé stessi in ogni situazione; e quel terrazzo, dove avvengono le conversazioni più intime e impensabili, è il loro punto di riferimento, il loro luogo nel mondo.
Ogni personaggio ha una personalità ben definita, e ciascuno di essi dona vivacità al racconto, nonostante il ritmo narrativo non sia affatto veloce. Eppure accadono così tante cose in soli due episodi che alla fine è quasi impossibile annoiarsi, e le modifiche apportate alla sceneggiatura originale per adattare la storia al piccolo schermo di certo hanno giocato un ruolo fondamentale in tutto ciò.
A farla da padrona in tal senso è la curiosità, e adesso ne sottolineiamo il motivo. Chi ha visto il film da cui la serie Disney+ Le Fate Ignoranti è tratta, coglierà delle differenze, e la curiosità è data proprio da queste ultime; diversità che non riguardano solo gli eventi in sé, ma anche le sfaccettature di ogni personaggio. Sono tutti elementi che Ozpetek mette in scena nella storia a piccole dosi, tanto che nei primi due episodi non emergono in maniera particolarmente incisiva. Di conseguenza lo spettatore è portato a chiedersi “cosa cambierà ancora nel corso degli 8 episodi?“.
Conclusione
Le nostre prime impressioni sono molto positive. Ferzan Ozpetek, con Le Fate Ignoranti, ha dato forma alla sua forte creatività, prendendosi libertà interessanti e per nulla banali. Il regista ha dimostrato che anche un piccolo dettaglio, come una chiave che ruota all’interno di una serratura, può rendere la vicenda più intrigante. Per quanto riguarda gli attori, dai primi episodi nessuno sembra fuori parte. Anche gli interpreti dei personaggi “sopra le righe” sono credibili e molto naturali nei loro ruoli, come se la parte fosse stata studiata appositamente per loro.
Insomma, un cast molto ben assortito e una storia che, almeno per il momento, non ha mancato di dare allo spettatore quel tocco di leggerezza e freschezza che non guasta mai. Ah, altra cosa importante: non perdetevi le frecciatine tra i personaggi della serie TV. Ne Le Fate Ignoranti anche l’ironia pungente ha il suo peso, e che peso!
Allora, siete tutti pronti a vedere gli 8 episodi della serie Disney+ Le Fate Ignoranti?
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- Accorsi, Buy, Blanc, Garko, Yilmaz, Renzi (Attore)