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Le Bellunesi: il nuovo mazzo di carte regionali nate per una raccolta fondi

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Le Bellunesi sono il nuovo mazzo di carte regionali prodotte e realizzate da Dal Negro, da un’idea e con la collaborazione di AKQA. Nascono per raccogliere fondi per la ricerca destinati allo studio del bostrico. Si tratta del parassita che, dopo la tempesta di Vaia, sta distruggendo intere foreste nel bellunese e in altre zone del Nord Italia.

Si tratta di un mazzo di carte che, nel seme di bastoni, riproduce i segni lasciati dal parassita detto anche bostrico tipografo. Infatti lascia un’impronta indelebile, che imprime mentre si insinua nel legno degli abeti, scavando gallerie e depositando uova. Inoltre, al posto delle tre figure classiche del fante, del cavaliere e del re presente nei classici mazzi di carte trevisane, troverete simbolicamente gli eroi di questa lotta: il boscaiolo, una guardaboschi e il botanico.

Le Bellunesi Dal Negro 1

Gli effetti disastrosi del bostrico sui boschi Bellunesi

Nella sola regione Veneto, in soli tre anni, il volume di legname morto per l’attacco del bostrico tipografo ha già̀ superato la metà di quello danneggiato dalla tempesta Vaia del 2018. Vaia distrusse 16 milioni di alberi, corrispondenti a quasi 9 milioni di metri cubi di legname. L’emergenza fitosanitaria legata alla pullulazione del bostrico è stimolata dalla grande quantità̀ di legno a terra. Viene inoltre favorita dagli andamenti meteorologici degli ultimi anni. Ora sta provocando danni importanti ai popolamenti di abete rosso, sia a quelli sopravvissuti sia a quelli ripiantati.

Le Bellunesi nascono dunque per portare l’attenzione pubblica su un effetto collaterale e meno notiziabile della tempesta di Vaia. Al contempo, per raccogliere fondi per la ricerca, che appare l’unica via di uscita a un problema che i cambi climatici in atto rischiano di rendere strutturale.

L’obiettivo della campagna

Il motivo per cui siamo stati entusiasti di abbracciare questa iniziativa proposta da AKQA è semplice. Vedere un territorio a noi così caro come la provincia di Belluno, affrontare le sfide del bostrico, ci ha spinto a un impegno concreto nei confronti dell’ambiente e della comunità locale. La storia delle carte da gioco risale a tempi antichi, quando le civiltà le utilizzavano per narrare storie, rappresentare personaggi e diffondere idee. Le carte da gioco hanno attraversato epoche e culture, ma soprattutto, sono state portatrici di significati profondi. Il progetto “Le Bellunesi” rappresenta il nostro tentativo di rendere omaggio a questa tradizione. Non stiamo solo creando un mazzo di carte; stiamo modellando un messaggio che va oltre il tavolo da gioco. Ogni elemento di design, ogni scelta di colore e ogni dettaglio de “Le Bellunesi” è stato pensato per trasmettere il nostro impegno per la causa ambientale.

Andrea Compiano, Export Manager di Dal Negro

L’obiettivo è quello di raggiungere la cifra di 150.000 euro. Una cifra da devolvere interamente alla ricerca da AKQA e Dal Negro per finanziare i due dottorati. È attivo inoltre, un progetto di donorship, le aziende interessate possono contribuire finanziando il progetto e aiutando a raggiungere la cifra obiettivo. L’iniziativa può rappresentare un gesto concreto delle aziende nell’ambito del proprio programma di social responsibility da rendere noto ai propri stakeholders. Per le aziende venete, inoltre si tratta di un atto d’amore e di restituzione verso il proprio territorio d’origine e la sua comunità. Le aziende donor fruiranno delle iniziative a supporto della notiziabilità del progetto. I fondi sono raccolti attraverso l’ufficio fundraising dell’Università degli Studi di Padova a questo link.

La prima produzione del mazzo è andata sold out in meno di 24 ore e la successiva ristampa sarà disponibile da gennaio nel sito Dal Negro “Le Bellunesi” e presso gli sportelli dell’Università di Padova.

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