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La Trilogia di Thrawn, gli originali Episodi 7, 8 e 9 | Star Wars Week

La “Trilogia di Thrawn” è una serie di tre romanzi scritti agli inizi degli anni Novanta dall’autore americano Timothy Zahn. I tre libri, Erede dell’Impero, Sfida alla Nuova Repubblica e L’Ultima Missione rappresentano per molti versi l’inizio dell’universo espanso di Star Wars, e sono stati considerati dai fan una sorta di informale “seconda trilogia”. Si tratta di splendidi romanzi, molto ben scritti, e degli ottimi candidati per essere degli episodi VII, VIII e IX ante litteram, ma soprattutto sono di un’importanza capitale per ciò che hanno rappresentato per l’intero franchise di Star Wars, che all’epoca non se la passava poi così tanto bene.

La Trilogia di Thrawn e la resurrezione di Star Wars

trilogia di thrawn

Cerchiamo innanzitutto di ricostruire il contesto storico, anche grazie alla utilissima doppia introduzione dell’edizione speciale di L’Erede dell’Impero, uscita nel 2012 in occasione del ventennale. Come ricorda Howard Roffman, presidente di Lucas Licensing, già verso la fine degli anni Ottanta, dopo l’uscita de Il Ritorno dello Jedi ma prima che ci fosse alcuna reale intenzione di portare su schermo la trilogia prequel, il futuro di Star Wars era altamente incerto: l’entusiasmo dei fan era grande, ma stava andando verso un lento raffreddarsi, proprio perché la trilogia aveva raggiunto la fine e il fenomeno di Star Wars sembrava essersi concluso. Era però intenzione della casa di George Lucas non abbandonare la saga all’oblio: ci si mise dunque a immaginarsi cosa sarebbe stato necessario per rintuzzare la voglia di Star Wars nei fan della trilogia, che nel frattempo erano cresciuti, da ragazzini a universitari, da adolescenti ad adulti. Non sarebbe certo bastata una nuova linea di giocattoli, non si poteva nemmeno affidarsi soltanto all’effetto nostalgia. Serviva qualcosa di nuovo, una nuova storia, un nuovo capitolo della saga, che permettesse ai fan di innamorarsi di nuovo. La declinazione giusta per questo azzardato tentativo non poteva essere quella del romanzo, perché all’epoca l’idea di altri film esisteva forse solo nella mente di George Lucas stesso. L’idea di creare una nuova storia di Star Wars, al di fuori dei film, oggi è scontata, quasi banale; nel 1989, invece, era una novità spiazzante. Talmente spiazzante che molti editori semplicemente respinsero l’idea, finché una casa, Bantam Books, colse il potenziale di questa idea e decise di accettare. Timothy Zahn, autore affermato, soprattutto nel campo della fantascienza militare, fu proposto come autore, e dopo un anno di contratti e un anno di lavoro il primo volume della Trilogia di Thrawn, L’Erede dell’Impero, esordì come primo nella classifica dei bestseller del New York Times.

Timothy Zahn, “inventore” dell’universo espanso?

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Quando parliamo di universo espanso indichiamo tutto il corpo di opere, libri, fumetti, videogiochi, serie tv, ambientate nell’universo di Star Wars, ma che non fanno parte della serie principale dei film “numerati”. La Trilogia di Thrawn ha rappresentato il primo consapevole esperimento in questo senso. L’autore, Timothy Zahn, aveva ricevuto solo alcune regole d’ingaggio, molto specifiche: la sua storia si sarebbe dovuta svolgere pochi anni dopo Il Ritorno dello Jedi, avrebbe dovuto rispettare la continuity stabilita dai film (ovviamente), e non ci sarebbero dovute essere morti illustri. A detta dell’autore, alcune ulteriori piccole regole sono state aggiunte in corsa, alcune specifiche idee hanno incappato in un veto da parte di Lucas, ma in buona sostanza Zahn è stato lasciato libero di inventare ciò che voleva. Questo grado di “libertà condizionata” sarebbe stato il marchio di fabbrica di un po’ tutte le opere successive che sarebbero andate a comporre l’universo espanso: una moltitudine di voci, di stili, di scelte, che col tempo hanno creato un complesso puzzle dagli incastri non sempre perfetti, ma affascinanti.

trilogia di thrawn

Quando diciamo che la Trilogia di Thrawn segna l’inizio dell’universo espanso non siamo del tutto precisi. Altri titoli, usciti anni prima, possono a ben vedere vantare maggiori diritti, anche solo da un punto di vista puramente cronologico. Il primissimo esempio di storia originale ambientata nell’universo di Star Wars al di fuori della serie cinematografica è il romanzo del 1978 La Gemma di Kaiburr, uscito appunto un solo anno dopo il primo film. Questo romanzo fu commissionato all’autore, Alan Dean Foster, per rappresentare un seguito a basso budget nell’eventualità che il film si rivelasse un flop. Molte delle scelte dell’autore sono infatti dettate da esigenze molto pratiche: Harrison Ford non aveva ancora firmato contratti per eventuali altri film, quindi nel romanzo non compare Han Solo; un’intera scena di combattimenti fra caccia stellari è stata tagliata perché filmarla avrebbe rappresentato costi eccessivi; quasi tutto il romanzo è ambientato in una fitta giungla, per non richiedere investimenti in scenografie complicate. Con l’insperato successo al botteghino di Guerre Stellari il canovaccio per il seguito che era il romanzo di Foster è stato ovviamente accantonato, in favore della visione ad alto budget di Lucas che ha portato a L’Impero Colpisce Ancora. La Gemma di Kaiburr è quindi rimasta come avventura autoconclusiva di Luke e Leia, che si svolge a metà fra i primi due film.

trilogia di thrawn

Opera dalle conseguenze assai più profonde, che anticipa la Trilogia di Thrawn di qualche anno, è Guerre Stellari – il gioco di ruolo, pubblicato nel 1987 dalla West End Games. Come chiunque abbia giocato a un gioco di ruolo cartaceo sa bene, una buona parte dei manuali è dedicata a tradurre in statistiche e meccaniche ogni possibile oggetto, arma, armatura, razza, capacità speciale, luogo, organizzazione sia possibile incontrare durante le avventure. I giocatori hanno bisogno di riferimenti concreti, espliciti, matematici: tabelle, insomma, in cui siano registrati nomi, date, caratteristiche, dettagli. Oggi siamo abituati all’esistenza e alla facile fruibilità di tutte queste nozioni, relative a qualunque franchise, ma nel 1987 il materiale pubblicato relativo a Star Wars era pressoché nullo. Ecco perché gli autori del gioco di ruolo della West End dovettero svolgere, per primi, il poderoso lavoro di compilazione di ciò che era noto, e soprattutto riempire i buchi di ciò che noto non era, in buona sostanza inventando una miriade di cose, dai nomi di pianeti e razze aliene, alle armi e astronavi imperiali e ribelli, all’estensione dei poteri di un jedi. E la Lucas Films considerava i dati forniti dalle tabelle dei manuali della West End così autorevoli e canoniche da spedire tutto il materiale del gioco di ruolo a casa di Timothy Zahn mentre questi si avviava a scrivere la Trilogia di Thrawn, con la precisa indicazione di aderire ai dettagli dei manuali. Pare che Zahn non fosse per nulla contento di questa prospettiva, vedendosi costretto nella sua libertà di autore, ma che abbia cambiato idea repentinamente, attingendo a piene mani da tabelle e schede tecniche, che gli hanno evitato di dover “reinventare la ruota in continuazione”.

Come mai, allora, consideriamo la Trilogia di Thrawn la prima opera dell’universo espanso? Perché i romanzi di Zahn sono la prima occasione in cui un’opera viene concepita dall’autore su precisa indicazione dei piani alti della Lucas Films affinché diventi un vero e proprio seguito dei film di Star Wars. Non un episodio scritto per essere un ripiego a basso costo in caso di fallimento, né una raccolta di materiali di riferimento e tabelle: un vero e proprio arco narrativo, in continuity, presentato al pubblico come tale fin da subito. E’ con l’opera di Zahn che verranno stabiliti molti concetti chiave che saranno fondamentali per tutta la storia di Star Wars, ed è quest’opera il precedente più importante per tutti gli autori successivi, che saranno chiamati a tenerne conto durante la creazione delle proprie storie.

L’impatto della Trilogia di Thrawn su Star Wars

la trilogia di thrawn

Ma insomma: di cosa parlano questi benedetti libri, e perché sono così importanti? La Trilogia di Thrawn prende il nome da uno dei protagonisti, ovvero il Grand’Ammiraglio Thrawn. Si tratta, come si evince dal titolo del primo romanzo, dell’erede dell’Impero Galattico: dopo la battaglia di Endor la catena di comando della flotta imperiale è devastata, quasi tutti i capi militari sono morti, così come la maggior parte degli ufficiali con esperienza. Dopo l’esplosione della Morte Nera l’Impero è allo sbaraglio, in mancanza di una guida forte. Thrawn, unico alieno ad aver raggiunto il massimo grado nella gerarchia militare imperiale (esistono solo dodici Grandi Ammiragli), genio militare, esperto di tattica e di strategia, è pronto a raccogliere i cocci del devastato esercito imperiale, riorganizzarlo e scatenarlo contro la nascente Nuova Repubblica. Qui, Leia, Han e Luke sono alle prese con la dura realtà: sconfiggere il malvagio Impero è stato facile, riorganizzare il governo della galassia, invece, è tutt’altra cosa. Costituire la Nuova Repubblica vuol dire fare i conti con continui litigi e battibecchi, con politici corrotti e venduti, con insidie provenienti da ogni angolo. Senza contare l’oscura e incombente minaccia di questo nuovo leader al comando della flotta imperiale, che non consente di considerare l’Impero un capitolo chiuso.

La storia vede protagonisti i volti più noti della trilogia cinematografica: Luke, Leia, Han, Chewie, loro sono i protagonisti indiscussi della trilogia. I personaggi nuovi sono molti e sono splendidi, a partire da Thrawn e il capitano Pellaeon, un leone della vecchia guardia degli imperiali, per non parlare dell’intrigante Mara Jade, dell’enigmatico C’baoth, il primo Jedi oscuro (letteralmente: Zahn ha inventato il termine proprio per lui!) o Talon Karrde, contrabbandiere tanto carismatico ed astuto quanto Han Solo e Lando Calrissian. Timothy Zahn riesce nella difficile impresa di scrivere dialoghi all’altezza di questi personaggi leggendari e di calarli in situazioni nuove, mettendoli di fronte a sfide interessanti e facendoli reagire in maniera genuina e coerente.

Grand Admiral Thrawn

Il mondo di Star Wars deve alla Trilogia di Thrawn molte delle idee che oggi sembrano esistere da sempre: il concetto stesso dei Jedi oscuri, come abbiamo visto, ma anche il matrimonio e soprattutto i due gemelli di Han e Leia, l’addestramento di quest’ultima nelle arti Jedi, la costituzione di una nuova scuola di apprendisti della Forza…i romanzi di Zahn sono anche la prima occasione in cui viene mostrato il pianeta degli Wookie, Kashyyyk, la fonte del nome del pianeta Coruscant (fin lì chiamato soltanto “Centro Imperiale”), e…il motivo per cui la cioccolata calda è parte del canone di Star Wars. Difficilmente potrà esistere un’opera più influente di questa nell’universo espanso di Star Wars, e anche se oggi i tre romanzi della Trilogia di Thrawn sono ufficialmente relegati nel mondo delle opere Legends, cioè non più canonici, rimangono una lettura fondamentale per ogni fan della saga. A pochi giorni dall’uscita dell’Episodio IX, vi consigliamo decisamente di dare un’occhiata alla primissima stesura della “trilogia sequel”!

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Gabriele Bianchi

Lettore, giocatore, conoscitore di cose. Storico di formazione, insegnante di professione, divulgatore per indole. Cercatelo in fiera: è quello con la cravatta.

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