Il momento del grande rilancio è finalmente arrivato. A partire dal 4 giugno i fumetti DC Comics saranno pubblicati in Italia da Panini Comics, proponendo in maniera coerente e organica le avventure di Superman e colleghi.
Questo nuovo inizio si preannuncia scoppiettante e realizzato appositamente per far avvicinare il maggior numero di lettori ai fumetti DC Comics. Avremo infatti volumi dedicati ai neofiti del genere, albi che faranno da ponte tra il punto in cui si erano interrotte le precedenti pubblicazioni, oltre ovviamente a tanti nuovi numeri 1. Un piano editoriale completo e programmatico, che molto si avvicina a quello delle pubblicazioni Marvel, e che potrà far gioire i moltissimi lettori DC Comics in Italia.
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Sfortunatamente non è però sempre stato così: il susseguirsi di editori, formati di pubblicazione e dubbie scelte editoriali, ha portato la presenza degli eroi DC ad essere volte minacciata dagli stessi licenziatari dei suoi diritti. Ripercorriamo insieme questo tortuoso viaggio nel tempo, augurandoci il meglio per i mesi a venire.
Il primo fumetto DC Comics in Italia
Nella sua lunga storia editoriale DC Comics ha visto susseguirsi diversi editori che hanno potuto annoverare la Trinità tra le loro pubblicazioni. Una storia irta di ostacoli, che vede la prima apparizione di Superman in Italia nel lontano 1939. L’editore dell’epoca era Edizioni Juventus che propose una versione riveduta e corretta dell’Azzurrone: rinominato Ciclone, Kal-El presentava un costume totalmente rimaneggiato, vi basti pensare come mancasse l’iconica S sul petto dell’eroe.
Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale fermò la pubblicazione di fumetti, così come il resto dell’economia globale. Al termine del conflitto anche gli eroi DC tornarono in Italia, pubblicati da Edizioni Milano. Una nuova gestione che porta con se il cambio dei nomi degli eroi, come L’Uomo d’Acciaio, L’Ala d’Acciaio o il suo braccio destro Aquilotto. Fu un periodo in cui crebbe la varietà nella proposta grazie a testate in cui erano presenti diversi racconti, storie facenti principalmente parte delle strisce presenti nei quotidiani USA.
A metà degli anni ‘50 toccò a Mondadori provare a dare nuovo lustro ai fumetti DC, cambiando solo in parte l’approccio. I nomi degli eroi continuò ad essere modificato, venendo italianizzato: furono quindi presentati Nembo Kid (Superman) o Pipistrello. Gli anni ‘50 rappresentarono un periodo di transizione per il fumetto DC, che vide nuovamente pubblicare le proprie storie senza una corretta continuity, seppur questa volta selezionate tra le serie regolari americane.
La vera rivoluzione di casa Mondadori arrivò nel 1960 quando, per la prima volta in Italia, Superman venne proposto nella sua versione originale. Nonostante questo bisognerà attendere il 1967 prima di trovare in edicola una testata che porti il suo nome, mentre l’anno successivo fu la volta di Batman.
I burrascosi anni del fumetto DC
I risultati altalenanti degli eroi DC devono fare i conti anche con la controparte Marvel, proposta durante gli anni ‘70 da Editoriale Corno. Il paragone è spiazzante: fedeltà di colore, formato e di continuity gioca tutta in favore della Casa delle Idee.
Anche per questo motivo gli anni ‘70 vedono un susseguirsi di editori, con Editrice Cenisio come principale. L’editore milanese acquisì i diritti DC dopo che nel 1975 non si videro fumetti targati DC Comics sulla penisola italiana. Il continuo confronto con Editoriale Corno, che a fine anni ‘70 pubblicò la serie Kamadi di Jack Kirby, e la crisi sistemica del fumetto portò Cenisio ad abbandonare le pubblicazioni dei supereroi. Era il 1984.
Dovremo attendere nuovamente quattro anni prima che Rizzoli prenda le redini della DC italiana. Il nuovo corso venne inaugurato da alcuni tra i titoli più ambiziosi del momento, uno su tutti, Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller. La pecca principale delle edizioni Rizzoli fu quella di proporre materiale DC in abbinato a testate già attive, tra le quali spicca quella dedicata a Corto Maltese. La dilazione delle uscite e la loro incoerenza non riuscì a convincere i lettori, stanchi e disaffezionati ai supereroi della Justice League.
Gli anni ‘90 sono quanto mai eterogenei, con ben tre editori che in contemporanea pubblicano materiale DC: la già citata Rizzoli, Comic Art e Play Press. Sarà quest’ultimo, a partire da metà anni ‘90, a detenere i diritti di pubblicazione esclusivi diventando di fatto il rivale unico di Marvel Italia. Le sue edizioni furono altalenanti, passando dall’edicola alla fumetteria presentando sia volumi monografici che raccolte antologiche. La non chiarezza nel piano editoriale e una qualità dei volumi non all’altezza della concorrenza, portano Play Press a cedere nuovamente i diritti ad un nuovo editore. Siamo nel 2006 e Planeta de Agostini approda in Italia.
Il nuovo millennio del fumetto DC Comics
Dopo un inizio scoppiettante, con il ritorno in edicola delle serie regolari, la qualità delle proposte del colosso iberico cala drasticamente. Grossolani errori di traduzione, con decine di refusi in lingua spagnola, e un confronto impari con la rivale Panini portò nuovamente alla cessione dei diritti DC nel corso del 2011. Va comunque dato atto a Planeta de Agostini di aver fortemente puntato su pregevoli edizioni da libreria, tra cui spiccano la riproposizione di successi come Sandman e Preacher.
Il successivo cambio al vertice porta in campo RW Lion, editore con sede a Novara, intenzionato a riproporre i successi DC appoggiandosi all’ultimo rilancio editoriale, The New 52. Cinquantadue nuove testate regolari che vengono proposte, in edicola e fumetteria, supportate da diverse iniziative: box raccoglitori, un programma editoriale completo e la voglia di avvicinare i lettori ai grandi artisti americani. Il nuovo licenziatario riesce ad ottenere anche i diritti di sfruttamento degli albi Planeta, potendo di fatto disporre dell’intera bibliografia DC Comics.
Ma come insegnano gli errori del passato una minor cura editoriale, il susseguirsi di ritardi, incertezza nel calendario uscite ed edizioni fuori mercato non fanno altro che disaffezionare i lettori a RW. L’anno appena trascorso ha mostrato tutte le carenze dell’editore, lontano dai fan e dai rivenditori, entrambi sfiduciati dalla mancanza di puntualità e certezza delle pubblicazioni. Iniziarono inoltre a diffondersi diversi rumors riguardanti una nuova cessione dei diritti DC, notizia resa ufficiale il 13 gennaio 2020. Panini Comics acquisisce i diritti DC Comics per l’Italia.
L’inizio dell’era DC Comics targata Panini
A pochi giorni dall’inizio del 2020 Panini Comics comunica la notizia dell’ottenimento dei diritti legati ai fumetti DC Comics. Un annuncio in grado di spostare gli equilibri dell’editoria fumettistica italiana, trasformando di fatto Panini in un enorme polo per la produzione del fumetto in Italia. Non si tratta però dell’unico licenziatario dal momento che Editoriale Cosmo ed Editrice Il Castoro detengono i diritti di pubblicazione per alcune testate specifiche. Strisce del periodo Golden Age per il primo, la linea Young Adult per il secondo.
Cura editoriale, il desiderio di proporre tutte le storie che vengono pubblicate negli Stati Uniti, coerenza di formati ed edizioni. Sono queste le basi su cui l’editore modenese ha deciso di fondare il proprio corso degli eroi DC Comics in Italia.
All’alba della nuova era per DC Comics nel nostro paese non possiamo far altro che augurare il meglio a Panini Comics e a tutti gli appassionati dei supereroi. Dopo i ritardi causati dell’emergenza Covid-19, il mese di giugno si prospetta ricco di novità per ogni tipo di lettore.
I fumetti DC Comics vi aspettano in edicola, libreria e fumetteria, nella speranza che dopo anni di incertezze e problemi sia finalmente giunto il momento per la consacrazione di Superman, Batman e di tutto il pantheon degli eroi DC Comics.
- Miller, Frank (Autore)
- Moore Alan Gibbons Dave (Autore)