Siamo stati ospiti di un evento storico: la prima vera e propria conferenza stampa targata Bonelli. Arriviamo allo storico Blue Note di Milano, locale scelto per omaggiare Sergio Bonelli, frequentatore assiduo, carichi di aspettative. Aspettative che salgono alle stelle man mano che vediamo arrivare facce note: Luca Enoch, Pasquale Ruju, Alfredo Castelli, Tito Faraci e la sua stampella, Tiziano Sclavi in persona…e tanti altri. Sappiamo perché siamo qui, naturalmente: il lancio del nuovo corso di Dylan Dog targato Roberto Recchioni, che tanto ha fatto e farà parlare, ed un altro paio di novità interessanti. Curiosiamo nel kit stampa: tre albi a fumetti, il numero 337 di Dylan Dog, intitolato Spazio Profondo e sceneggiato dallo stesso Recchioni; il conclusivo numero 12 della prima serie di Orfani, anche lui di Recchioni, in coppia con Emiliano Mammuccari; il primo numero di una serie inedita, Adam Wild. In breve veniamo richiamati all'ordine: è il momento di stare a sentire.
Iniziamo subito parlando della novità più novità, il lancio di una nuova serie di avventura con un nuovo protagonista, nel più classico stile bonelliano: Adam Wild, esploratore ed avventuriero scozzese che si muove nello scenario dell'Africa nera di fine Diciannovesimo secolo. Ne parla l'autore, Gianfranco Manfredi, che forse conoscerete come creatore di Magico Vento e delle recenti miniserie Volto Nascosto e Shanghai Devil: Adam Wild è un liberatore, odia e combatte gli schiavisti, ed è tanto amico degli schiavi quanto implacabile e spietato con i loro carnefici (e infatti troneggia in copertina mentre spara ad una catena). Per citare il primo numero, Gli Schiavi di Zanzibar, in edicola da ottobre: un selvaggio, di nome e di fatto. Siamo decisamente nel solco della più classica tradizione bonelliana: una testata tutta dedicata al carisma del suo protagonista, il quale è, come molti altri eroi Bonelli, ispirato a un attore noto. Questa volta si tratta di Errol Flynn, attore che ha dato il volto a decine di avventurieri cinematografici. Nota importante, la prima tornata dei disegnatori che vedremo dar vita alle avventure di Adam Wild sono delle novità per i lettori Bonelli, e italiani in generale.
Passiamo poi ad un altro annuncio importante: Ringo, ovvero la seconda stagione dell'epopea fantascientifica degli Orfani di Recchioni e Mammuccari. E' in uscita verso metà ottobre, e ci viene promesso che sarà una serie che, sebbene inserita nell'universo di Orfani, e diretto seguito della prima stagione, sarà fruibile anche autonomamente. Comunque sia, avete ancora tempo per recuperare la prima stagione e mettervi in pari, quindi non esagereremo con gli spoiler: diremo solo che la serie è ambientata in un'Italia distopica, post-apocalittica, e il protagonista, unico superstite del cast della prima stagione, camminerà sulla linea di confine fra il terrorismo e la resistenza ad un governo ingiusto. A differenza di Orfani, opera corale, Ringo sarà incentrato sull'eroe eponimo, e sarà in questo senso più bonelliano. Staremo a vedere!
Opinabilmente, il protagonista della giornata è comunque lui, Dylan Dog, e il nuovo corso inaugurato ufficialmente dall'albo, tutto a colori, in uscita proprio oggi: Spazio Profondo. Questo episodio farà da cesura, e, ne siamo certi, prenderà tutti in contropiede. Una storia eccessiva, imprevista, stranissima, che minerà le vostre certezze, a cui è simbolicamente affidato il compito di aprire le danze di quello che sarà la nuova vita di Dylan comunicando un messaggio chiaro: nulla è più al sicuro, nulla è più certo. Sarà però dal prossimo numero, il 338, scritto da Paola Barbato, che il nuovo ciclo narrativo avrà davvero inizio: si intitolerà Mai Più, Ispettore Bloch, e narrerà il tanto chiacchierato pensionamento dell'ispettore. A seguire, nel 339, verrà introdotto il nuovo ispettore, Carpenter, che produrrà un altro cambiamento traumatico: si riprenderà il famoso distintivo di Scotland Yard mai restituito da Dylan.
Avevamo già stuzzicato Paola nella nostra recente intervista, e alle sue parole fanno eco quelle di Recchioni: tutta l'operazione ha come obbiettivo riportare Dylan Dog alle origini. I cambiamenti, come il pensionamento di Bloch o l'arrivo di un cellulare (che comunque, pare, sarà appannaggio di Groucho) hanno lo scopo di restituire alle storie quell'incisività e quella stretta relazione con il presente che stavano andando a perdersi. Il nuovo Dylan, nelle intenzioni, dovrà tornare a disattendere, a spiazzare, a non essere codificabile. Sarà più sorprendente e brutale. Per citare Recchioni direttamente, più che di un upgrade si tratterà di un downgrade. Beh, di una cosa siamo certi: le aspettative non sono mai state così alte.
Ci saranno dei cambiamenti anche nell'organizzazione delle varie testate dedicate all'Indagatore: oltre alla serie mensile, il Color Fest continuerà ad ospitare punti di vista nuovi, artisti esterni alla Bonelli; l'Almanacco della Paura, annuale, sarà dedicato interamente a Bloch: se nel mensile sarà lui a dar man forte a Dylan nelle sue avventure londinesi, nell'Almanacco l'ambientazione sarà…il ritiro in campagna dell'ex-ispettore, che verrà inevitabilmente coinvolto in vicende inquietanti, e a cui Dylan Dog toccherà fare da spalla; lo Speciale, invece, ospiterà le storie del ciclo del Pianeta dei Morti di Alessandro Bilotta, un universo parallelo in cui Dylan, capo di una divisione anti-zombie, combatterà contro l'apocalisse; infine, forse perché consci di quanto forte senz'altro sarà l'impatto del nuovo corso, Recchioni e i suoi hanno deciso di trasformare il Maxi Dylan Dog in qualcosa di affascinante: si chiamerà Old Boy, e racconterà, con tre storie inedite ogni quattro mesi, delle avventure ambientate nella vecchia “continuity” pre-Recchioni, in cui Dylan è ancora quello del 1986.
Ma non è finita: altre due novità coronano questa giornata davvero notevole. La prima è l'annuncio che la presenza Bonelli alla imminente Lucca Comics & Games sarà potenziata. La fiera toscana ha infatti deciso di dedicare alla casa milanese un intero padiglione personalizzato, che sorgerà in piazza San Giusto. E per festeggiare, a Lucca e solo a Lucca saranno acquistabili le versioni variant del numero 337 di Dylan Dog, disegnata da Gipi, del numero 1 di Adam Wild, disegnata da Enrique Breccia, e del numero 1 di Ringo, disegnata da Gabriele Dell'Otto. Abbiamo potuto ammirare le copertine e fidatevi: valgono qualche mezz'oretta di fila.
E per finire, la Bonelli si allarga: è stata infatti inaugurata una nuova divisione aziendale, dedicata interamente alla missione di far entrare la casa editrice nel mondo delle produzioni multimediali. Si inizia con una partnership con Rai Com per la produzione di un Motion Comics di Orfani, sceneggiato da Recchioni e diretto nientemeno che da Armando Traverso, di provata fede bonelliana: è stato infatti il regista dei leggendari radiodrammi dedicati a Tex e Dylan Dog. La messa in onda è prevista per il dicembre di quest'anno, su Rai 4.
La Bonelli promette di non avere più intenzione di concedere licenze sui propri personaggi a terzi, ma di dedicarsi direttamente alla produzione di questi nuovi contenuti. Una svolta davvero inaspettata, che salutiamo con favore: se il recente film dedicato a Dylan è un esempio dell'alternativa, questa nuova strada è decisamente quella giusta.
Correte in edicola ad accaparrarvi Spazio Profondo, un numero storico. Poi, se vi va, tornate qui e date un'occhiata coi vostri occhi alla conferenza stampa, direttamente sul canale YouTube di Sergio Bonelli Editore.
Lettore, giocatore, conoscitore di cose. Storico di formazione, insegnante di professione, divulgatore per indole. Cercatelo in fiera: è quello con la cravatta.
Davvero pensano che dare un cellulare a dylan dog e cambiare ispettore possa far migliorare la serie? Non potrebbero semplicemente fare storie migliori?
Spero che ci siano più storie esclusivamente di Fabio coloni , che più e più volte ha dato dimostrazione di essere un grandissimo autore sia su DD che in altro.
Premettendo che parlo esclusivamente di dylan dog se davvero ci saranno dei cambiamenti dal punto di vista di miglioria delle storie e del personaggi, ben venga ma per ora io sento solo cambiamenti come quelli prima citati e mi domando se davvero serviranno a qualcosa. Non resta che aspettare e leggere
L’idea che ho ricevuto io dalla conferenza, e anche parlandone con un po’ di addetti ai lavori (leggi, se ti va, l’intervista alla Barbato) è che questi siano i cambiamenti di superficie, quelli immediatamente visibili, ma che siano appunto soltanto la manifestazione più palese di un cambiamento più profondo e sostanziale. Per farti un esempio, il nuovo, ostile ispettore, assieme al ritiro del distintivo e alla “perdita” di Bloch sono solo le manifestazioni della volontà del nuovo corso di privare Dylan delle colonne del suo mondo, per scuoterlo alle fondamenta e gettarlo in un contesto in cui tutto può succedere. Ed anche, stimolare gli autori a trovare nuove strade, abbandonando alcuni feticci che erano diventati il modo facile per risolvere una situazione, ma che, anzichè dare qualcosa in più alla narrazione, erano ormai diventati facili scappatoie. In ultima analisi sono d’accordo, non resta che aspettare Recchioni al varco, ma non vorrei dare l’impressione sbagliata: ci sta provando sul serio, non sta facendo finta. Se funzionerà, si vedrà!
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E perché non una serie animata di Dylan Dog?
Davvero pensano che dare un cellulare a dylan dog e cambiare ispettore possa far migliorare la serie? Non potrebbero semplicemente fare storie migliori?
Spero che ci siano più storie esclusivamente di Fabio coloni , che più e più volte ha dato dimostrazione di essere un grandissimo autore sia su DD che in altro.
Davvero questo articolo ti ha dato l’idea che tutto quello che c’è in programma è un cellulare e un altro ispettore? Se è così, mi scuso!
Premettendo che parlo esclusivamente di dylan dog se davvero ci saranno dei cambiamenti dal punto di vista di miglioria delle storie e del personaggi, ben venga ma per ora io sento solo cambiamenti come quelli prima citati e mi domando se davvero serviranno a qualcosa. Non resta che aspettare e leggere
L’idea che ho ricevuto io dalla conferenza, e anche parlandone con un po’ di addetti ai lavori (leggi, se ti va, l’intervista alla Barbato) è che questi siano i cambiamenti di superficie, quelli immediatamente visibili, ma che siano appunto soltanto la manifestazione più palese di un cambiamento più profondo e sostanziale. Per farti un esempio, il nuovo, ostile ispettore, assieme al ritiro del distintivo e alla “perdita” di Bloch sono solo le manifestazioni della volontà del nuovo corso di privare Dylan delle colonne del suo mondo, per scuoterlo alle fondamenta e gettarlo in un contesto in cui tutto può succedere. Ed anche, stimolare gli autori a trovare nuove strade, abbandonando alcuni feticci che erano diventati il modo facile per risolvere una situazione, ma che, anzichè dare qualcosa in più alla narrazione, erano ormai diventati facili scappatoie.
In ultima analisi sono d’accordo, non resta che aspettare Recchioni al varco, ma non vorrei dare l’impressione sbagliata: ci sta provando sul serio, non sta facendo finta. Se funzionerà, si vedrà!