I ricordi della guerra in Kosovo sono ancora freschi, nonostante siano passati ormai oltre 23 anni.
Il conflitto serbo-kosovaro ha causato oltre 10 mila morti nel paese più giovane d’Europa.
Oggi il Kosovo rincorre l’Europa, col sogno di poter entrare un giorno a fare parte della grande famiglia chiamata Unione europea. Intanto quel che il Kosovo ed i kosovari hanno imparato da anni e anni di conflitto, cercano di metterlo a disposizione a chi oggi vive ciò che loro hanno vissuto anni fa.
Proprio in questi giorni, il Kosovo sta ospitando un piccolo gruppo di donne ucraine, le quali saranno addestrate allo smantellamento degli ordigni inesplosi. A Peja, città situata nell’ovest del Kosovo, le 8 giovani donne ucraine dovranno rimanere per ben 3 settimane, prima di poter tornare in Ucraina e mettere in pratica quanto imparato. L’obiettivo è quello di ripulire e rendere sicure le loro città di provenienza, o almeno quello che rimane.
Il sogno delle donne ucraine in Kosovo: tornare a ripulire il loro paese dagli ordigni
“Voglio solo tornare il prima possibile e contribuire lì. Il corso è estremamente vitale, le persone vogliono tornare a vivere le loro vite precedenti. In qualità di operatore di sminamento, saremo in grado di aiutarli, attraverso questa formazione”, ha affermato Minchukova, una delle 8 giovani donne ucraine coinvolte nel progetto in Kosovo.
ll Kosovo stesso ha dovuto compiere un processo simile di sminamento, vista la presenza di ordigni e mine ereditate dal conflitto lasciato alle spalle. Il processo di pulizia nel Kosovo è durato fino al 2001, quando le Nazioni unite hanno dichiarato il paese sicuro ed un luogo ideale per l’addestramento a questo tipo di attività.
“L’Ucraina e gli ucraini devono essere liberi, liberi da tutto e tutti. Devono essere liberi anche dagli esplosivi”, ha concluso Minchukova, che sogna di diventare sminatrice ed aiutare il suo popolo.
- Morozzo Della Rocca, Roberto (Autore)