Ci abbiamo messo un po’ perché la vita, spesso, ci mette i bastoni tra le ruote ma eccoci qui con la nostra recensione di Junji Ito Maniac: Japanese Tales of the Macabre, una selezione di 20 macabri capolavori che racchiudono l’originale visione del mondo di Ito e affascinanti personaggi disegnati nel suo stile. Letta in questo modo sembra la serie che tutti noi stavamo aspettando con ansia, giusto? In realtà Netflix poteva “fare di più”.
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La recensione di Junji Ito Maniac: ottima base, pessimo risultato
Inutile girarci troppo intorno: Junji Ito è un’icona del genere horror. Il suo lavoro e i suoi racconti caratterizzati da vere e proprie opere d’arte hanno permesso all’autore di farsi conoscere dal pubblico, di conquistare la loro fiducia del pubblico, diventando quindi un membro inestimabile del panorama horror.
Junji Ito Maniac: Japanese Tales of the Macabre di Netflix è un tentativo di mostrare il suo talento sotto una nuova luce, permettendo anche ai non amanti/non esperti dei manga di conoscere ed apprezzare l’autore. Purtroppo, come avete potuto intuire, questa raccolta animata di racconti non raggiunge gli alti livelli delle opere di Junji Ito e, anzi, in un certo senso è come se le avesse messe sotto una cattiva luce.
Se siete fan dell’autore, saprete che Junji Ito Maniac di Netflix non è il primo adattamento delle sue opere. Nel corso degli anni ci sono stati vari tentativi di adattare le sue opere ma a quanto pare nessuno è mai riuscito a portare onore alle creazione di Junji Ito.
La serie animata di Netflix offre all’incirca 20 racconti e sfortunatamente solo alcuni di loro sono validi e meritano di essere visti.
Qual è il problema?
Come abbiamo detto, il punto di partenza e la base sono ottimi. Insomma, stiamo partendo dalle opere di Junji Ito. Il problema più grande è la narrazione che, nonostante l’ottimo materiale di partenza, rovina tutto. Analogamente a ciò ci teniamo anche ad aggiungere il montaggio, che ci ha dato incredibilmente fastidio durante la visione di molti episodi.
Per quale motivo? Perché spesso un episodio termina in modo strano, rendendo il tutto ancora più incomprensibile. In un certo senso è come se non avesse una chiusura ben precisa e delineata, lasciando quindi lo spettatore confuso. Altre volte, invece, le scene sono collegate in modo bizzarro e non si riesce completamente a capire cosa diavolo stia succedendo.
Inoltre noterete che alcuni episodi sono caratterizzati da più racconti; spesso il nuovo racconto inizia immediatamente, senza dare allo spettatore la possibilità di realizzare ciò che è successo nel racconto precedente. Non si ha il tempo necessario per processare le proprie emozioni e capire esattamente ciò che si è visto. Lo abbiamo trovato tremendamente frustrante perché non avevamo minimamente il tempo di capire, processare, apprezzare oppure odiare.
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Spesso, oltretutto, alcuni racconti sono presi da storie molto più grandi. Questo significa che a causa del poco tempo a disposizione, alcuni racconti risultano incompleti, privi di informazioni o spiegazioni perché Netflix non si è presa il tempo necessario per spiegare bene determinati elementi. Nel manga si ha la possibilità e il tempo di spiegare perché stanno accadendo determinate cose e perché il protagonista si comporti in un determinato modo. La trasposizione animata purtroppo si è persa per strada molti dei significati più profondi delle opere di Ito.
Come abbiamo accennato, però, ci sono anche alcuni episodi che meritano di essere visti ed apprezzati perché sono riusciti a riportare la vera essenza del materiale originale. Sono profondi, inquietanti e pieni di significato, lo stesso che si può percepire all’interno dei manga. Su 20 racconti, tuttavia, sono pochi quelli che si salvano: la maggior parte, infatti, risulta banale, priva di spessore e vuota.
Junji Ito Maniac: la recensione finale
Purtroppo non possiamo andare troppo nello specifico perché rischiamo di spoilerare elementi e non vogliamo questo, giusto? Possiamo però dire che ci aspettavamo molto di più da Netflix, in particolare dopo il trailer di lancio che sembrava perfetto. La perfezione però non esiste e questa raccolta animata ce lo ha dimostrato.
Dobbiamo riconoscere che Junji Ito Maniac: Japanese Tales of the Macabre di Netflix possiede una grande animazione e un sottotono horror che piacerà alla maggior parte dei fan di Ito. Per quanto riguarda i nuovi arrivati, alcuni di loro potrebbero apprezzare gli eventi incredibili e i personaggi fuori dal comune. Altri invece potrebbero rimanere confusi – ed è del tutto comprensibile.
Tuttavia, questa raccolta, che poteva offrire molto di più, è stata rovinata dal pessimo montaggio, dalla scarsa narrazione e dalla mancanza di fedeltà nelle opere originali. Se in un certo senso questa serie è riuscita ad incuriosirvi e siete alla ricerca di emozioni forti, vi consigliamo decisamente di lanciarvi nel magico mondo dei manga di Junji Ito. Quelli si che riusciranno a soddisfarvi.
Se ancora non avete visto Junji Ito Maniac: Japanese Tales of the Macabre, la serie animata è ora disponibile su Netflix.
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