La notizia è di qualche giorno fa, e probabilmente, in un modo o nell'altro, l'avete già ricevuta. Altrimenti eccola: Joe Dever, l'autore della leggendaria serie di Lupo Solitario, è morto a causa delle complicazioni di una operazione chirurgica a cui si era sottoposto pochi mesi fa. Aveva 60 anni.
Joe Dever non ha bisogno di presentazioni per chiunque sia nato attorno alla metà degli anni Ottanta, come la maggioranza della redazione di Orgoglio Nerd. Per tutti gli altri, forse, qualche parola va spesa. Dever è l'autore di libri game, ovvero di un misto di romanzi e giochi di ruolo: il giocatore/lettore sceglie il proprio personaggio, determina casualmente alcuni degli attributi, ne sceglie altri, e inizia la lettura. Durante ogni capitolo il libro dà istruzioni al giocatore/lettore su come aggiornare la propria scheda, ad esempio subendo ferite o aggiungendo soldi, oggetti e abilità, e chiede di compiere delle scelte, o talvolta perfino di partecipare a combattimenti dall'esito tutt'altro che scontato. Questo genere esisteva da decenni prima dell'arrivo di Dever. Addirittura quello che viene considerato il primo libro-game, intitolato Treasure Hunt, risale al 1945, e lo sviluppo importante del genere, che guardacaso coincide con il lancio della prima edizione di Dungeons&Dragons, è avvenuto fra gli anni Sessanta e Settanta.
Il merito di Dever, che inizia a pubblicare negli anni Ottanta, è di aver fatto esplodere la popolarità di questo tipo di narrazione sperimentale come mai prima di allora, grazie alla bellissima serie dedicata al mistico guerriero chiamato Lupo Solitario. Chi vi scrive, e molti altri della redazione, incluso naturalmente il Rinoceronte, ha passato ore in biblioteca a divorare tantissime serie di libri-game di tante diverse case editrici: nessuna possedeva quella complessità e quella qualità offerta dai libri di Lupo Solitario. Questa serie segue le avventure del protagonista eponimo, così chiamato perchè l'unico ad essere scampato dallo sterminio dei suoi confratelli, i monaci Ramas, da parte dei cattivi dal nome più ovvio di sempre, i Signori delle Tenebre. Partendo dal primo dei romanzi, intitolato appunto I Signori delle Tenebre, al lettore/giocatore è chiesto di creare il proprio protagonista, scegliendo fra abilità come scudi mentali, orientamento, sesto senso o competenza con un'arma (determinata casualmente!), e di farsi largo nell'ostile mondo di Magnamund alla ricerca di un potente artefatto, la Spada del Sole, con cui mettersi alla testa della resistenza ai malvagi servi del male. Capitolo dopo capitolo Lupo Solitario diventa più potente, più ricco, più esperto, fino alla conclusione del romanzo, che può essere positiva o, più probabilmente data la difficoltà del gioco, drammaticamente negativa.
Nei romanzi successivi, in quella che è a tutti gli effetti un'anticipazione dell'importazione dei salvataggi in giochi come Mass Effect o The Witcher, il lettore/giocatore ha la possibilità di usare la vecchia scheda, continuando l'avventura del "proprio" Lupo Solitario, facendogli fare sempre più esperienza e migliorandolo sempre di più.
Orgoglio Nerd ha avuto la fortuna di incontrare "ufficialmente" Joe Dever diversi anni fa, nel 2011, in occasione della Lucca Comics&Games di quell'anno. E' un ricordo che serbiamo tutti con molto piacere, sia perchè Joe era una persona davvero gentile, disponibile, amichevole, che amava davvero il contatto con i propri fan, sia perchè si è trattata di una delle nostre prime interviste importanti, e tutti provavamo per lui una certa reverenza timorosa: dopo l'intervista nessuno di noi poteva credere di aver davvero chiacchierato con l'autore di Lupo Solitario. Oggi di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, dopo cinque anni di gavetta ed esperienza ci sentiamo più a nostro agio quando abbiamo a che fare con personaggi di questa caratura, ma Joe Dever ha incrociato la nostra strada quando eravamo ancora giovani, acerbi e un po’ spaventati, e l’averci trattati con grande affetto ed amicizia si aggiunge alla lista di cose per cui ci sentiamo di ringraziarlo davvero tanto in quello che è il nostro saluto
Siamo consapevoli che l’emozione con cui ne scriviamo può essere condivisa fino in fondo solo da chi come noi è cresciuto fra Sommerlund e le Terre Oscure, ma invitiamo tutti gli altri, se siamo riusciti ad incuriosirvi un pochino, ad andare sul sito di Project Aon, gestito da un gruppo di fan a cui Dever aveva dato il permesso di pubblicare per intero e di diffondere gratuitamente le proprie opere.
Qui potete leggere tutti i libri di Lupo Solitario e sperimentare un’avventura insolita, un po’ rétro ma, fidatevi, sicuramente indimenticabile. Se siete utenti Android vi consigliamo anche l’eccellente applicazione Lone Wolf Saga, realizzata grazie a Project Aon, che contiene i libri di Lupo Solitario, per intero, ed offre una comodissima interfaccia interattiva per tenere traccia di scheda, inventario e combattimenti.