Dopo 15 anni di ritardo per il lancio e mesi di calibrazione, sono state finalmente condivise le prime foto prodotte dal James Webb Space Telescope. Il telescopio spaziale, al momento il più potente al mondo, ha così iniziato il suo lavoro di studio dell’universo con una profondità fino ad ora sconosciuta.
James Webb Space Telescope produce le sue prime foto
La prima foto è stata presentata ieri dal presidente statunitense Joe Biden, visto che il progetto, anche se vede la collaborazione di ESA (Europa) e CSA (Canada), è di competenza anche della NASA. La foto è stata chiamata “Webb’s First Deep Field” e si tratta in una immagine a lunga esposizione fatta nello spettro infrarosso. Il telescopio l’ha scattata usando una intera giornata di attività, nella quale ha puntato verso l’ammasso di galassie SMACS 0723, raccogliendo quanta più luce possibile. Trattandosi di galassie a 4.6 miliardi di anni luce, le vediamo come erano, appunto, 4.6 miliardi di anni fa.
L’osservazione riguarda una porzione di cielo in realtà minuscola. Come spiegato dall’amministratore di NASA Bill Neslon, è equivalente a guardare un granello di sabbia tenuto ad un braccio di distanza. Oltre all’ammasso galattico, si possono osservare altri oggetti celesti sullo sfondo, con una distorsione tipica dell’effetto di lente gravitazionale dovuto alla massa dell’ammasso. Alcune di queste galassie sullo sfondo sono a oltre 13 miliardi di anni luce, e ci mostrano quindi l’universo poche centinaia di milioni di anni dopo il Big Bang.
Una carrellata di scatti
Alla prima di foto di ieri, oggi è seguito il rilascio di un altro pacchetto di foto, con diversi soggetti. La prima, che vedete in copertina, è la Carina Nebula, e in particolare la regione NGC. Si trova al bordo di una regione piena di stelle appena nate, che hanno “spinto” la nebulosa con la loro radiazione ultravioletta e con il loro vento stellare.
Il secondo soggetto è ancora una nebulosa, questa volta la Southern Ring Nebula, a 2500 anni luce. Come si vede dalle due immagini, una nel vicino infrarosso e l’altra nell’infrarosso medio, abbiamo un sistema binario di stelle con una delle due al centro della nebulosa. O meglio: la nebulosa è intorno alla seconda stella, la meno luminosa, perché si è originata da quest’ultima.
Abbiamo poi un’immagine dello Stephan’s Quintet, un gruppo di cinque galassie reso famoso dal film La vita è meravigliosa. La nuova foto mostra il quintetto come mai prima d’ora, con 150 milioni di pixel e nuove informazioni sulle interazioni tra le varie galassie.
Infine, Webb ha studiato l’atmosfera dell’esopianeta WASP-96 b, già studiato negli anni da Hubble ma mai con questo livello di dettaglio. Lo studio di questo gigante gassoso ha rivelato la presenza di acqua atmosferica, sotto forma di nuvole e foschia.
Queste immagini sono solo l’inizio del lavoro di James Webb, che sicuramente nei prossimi anni ci regalerà molti altri scatti indimenticabili.
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