NASA ha pubblicato le immagini dei danni che i micrometeoriti hanno provocato al telescopio James Webb, di cui abbiamo fa poco visto le prime ‘fotografie’. I danni solo circoscritti ma gli scienziati stanno ancora finendo di valutare l’impatto dei corpuscoli sugli specchi.
James Webb, ecco le immagini del telescopio danneggiato dai micrometeoriti
Secondo quanto emerge i corpuscoli che hanno colpito il telescopio orbitante sono più grandi del previsto. Ma sembra che i danni siano limitati a soltanto uno dei 18 specchi del telescopio, come visto nelle immagini pubblicate da NASA ma analizzate anche dalla canadese CSA e dalla europea ESA.
Gli scienziati stanno tuttavia ancora valutando la portata dei problemi operativi che potrebbero avere questi danni. Ci sarà quindi bisogno di continuare la diagnosi.
I micrometeoriti sono un problema che gli scienziati conoscevano prima ancora di lanciare James Webb in orbita. “Inevitabilmente, ogni oggetto spaziale incontra dei micrometeroiti. Durante il posizionamento, i sensori hanno rilevato sei deformazioni localizzate dovute all’impatto dei micrometeoriti”.
Secondo il report, queste deformazioni “avvengono all’incirca una volta al mese” e sono in linea con quanto ci aspettavamo prima del lancio. Dei 19 impatti, finora solo uno a provocato dei danni operativi, impossibili da riparare.
Durante la costruzione del telescopio, gli scienziati hanno tenuto in conto il deterioramento dovuto all’impatto con i micrometeoriti. Resta tuttavia da valutare se il modello utilizzato per calcolare questi danni sia conforme con la realtà dei fatti.
Alla NASA confidano di poter continuare a scattare immagini stupefacenti come quelle viste di recente per i prossimi decenni. Ma da bravi scienziati, controlleranno di non aver sbagliato i calcoli.
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