Italiani e criptovalute si sono avvicinati sempre più negli ultimi anni, ma in che modo? Nel Belpaese si guarda alle criptovalute come una truffa oppure come una nuova prospettiva di investimento?
A domandarselo è stata Trade Republic, una piattaforma di trading online tedesca, che in Germania opera anche come banca sotto l’egida della BaFIN e della Banca centrale tedesca. Offre una scelta di oltre 9.000 azioni ed ETF italiani ed internazionali, e 51 criptovalute.
Trade Republic è nata nel 2015 ed opera sul mercato Italiano dal dicembre 2021.
Ad aprile ha commissionato un’indagine all’istituto di ricerca indipendente Censuswide, su propensioni e comportamenti passati, presenti e futuri degli italiani nei confronti delle criptovalute.
La ricerca ha coinvolto oltre 2.000 intervistati in Italia, mostrando come le criptovalute anche nel nostro Paese non siano un fenomeno di nicchia.
Rapporto tra italiani e criptovalute tra passato, presente e futuro
L’indagine parte dagli investimenti passati degli italiani. Alla domanda sulle tipologie di prodotti finanziari in cui gli italiani hanno investito in passato, emerge questo quadro:
- azioni italiane (34%)
- criptovalute (31%)
- obbligazioni (27%)
- azioni internazionali (22%)
- piani di risparmio azionario (18%)
Analizzando il dato su chi ha investito in passato in criptovalute, vediamo che c’è una prevalenza di investitori di età 18-35 anni e del sud Italia, in particolare nelle isole.
Analizzando solo i dati del Meridione infatti le criptovalute diventano prime nella classifica degli investimenti effettuati in passato.
Guardando invece agli asset in cui si intende investire in futuro, le criptovalute balzano al primo posto:
- criptovalute (33%)
- azioni italiane (22%)
- fondi comuni di investimento (19%)
- immobili (18%)
- obbligazioni (17%)
Le criptovalute sono viste come investimenti fruttevoli e per investitori alle prime armi
Guardando al futuro del nostro portafoglio, quali sono gli asset che frutteranno di più?
A questo proposito non sembrano esserci dubbi: quasi metà degli intervistati crede che le criptovalute diano maggiori opportunità di guadagno. Più nel dettaglio:
- criptovalute (45%)
- materie prime (38,5%)
- immobili (32%)
E a tal proposito il 34% degli intervistati ha dichiarato di aver aperto un conto presso una piattaforma specializzata nel trading di criptovalute.
E se fosse il primo investimento della tua vita, in cosa investiresti?
Anche in questo caso una buona fetta guarderebbe alle criptovalute:
- criptovalute (33%)
- materie prime (12%)
- mercato immobiliare (11%)
- azioni italiane (10%).
“Noi di Trade Republic vogliamo rendere le opportunità offerte dai mercati finanziari accessibili a tutti, consentendo ai nostri clienti di costruire ricchezza a lungo termine per il proprio futuro, e le crypto stanno diventando uno strumento diffuso in tal senso.
L’appetito verso questa categoria di prodotti continua a essere alto, ma è molto importante affidarsi a piattaforme regolamentate e tenere le criptovalute sempre all’interno di un portafoglio ben diversificato, specialmente se non si ha grande esperienza alle spalle.”
commenta Emanuele Agueci, Country Manager Italia di Trade Republic.
“Inoltre, crediamo sia importante monitorare l’evoluzione di questo segmento, in particolare tasso di adozione e capitalizzazione di mercato di criptovalute sia tradizionali che emergenti”.
Le criptovalute più conosciute degli investimenti “classici”
Dal campione degli intervistati emerge un dato curioso. Il 43% di chi ha risposto all’indagine afferma di conoscere le criptovalute.
A sorpresa invece meno di un quarto dello stesso campione afferma di conoscere le categorie di investimento più “classiche”, come i fondi comuni di investimento (24%) o i piani di risparmio azionario (16%).
Conclusioni sul rapporto tra italiani e criptovalute
Cosa ne pensiamo di fronte a questi dati? Facciamo anzitutto una premessa: non siamo consulenti finanziari. Quindi non vogliamo incentivarvi a investire o meno, ci limitiamo a riportare i dati.
Da questa ricerca emerge che, soprattutto tra i più giovani (sotto i 35 anni d’età), le criptovalute sono un investimento quanto quelli più tradizionali. Operano inoltre su reti decentralizzate, slegate dal valore dalle valute o dai mercati borsistici.
Ma rispetto a comprare una casa o buoni del tesoro, le criptovalute vengono viste come un investimento migliore.
Certo è che il basso costo d’ingresso lo rende appetibile alle nuove generazioni. Ricordiamo che non si deve comprare 1 intero Bitcoin, ma se ne può comprare anche una frazione.
Chiaro che si parla comunque di finanza, quindi richiede controlli regolari del proprio investimento e studio della materia.
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