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Io sono Mia: la potenza di Mia Martini sul grande schermo | Recensione

Nelle sale in questi giorni arriva il film sulla leggendaria cantante italiana. Ecco cosa ne pensiamo.

Dopo i risultati positivi ottenuti lo scorso anno da Fabrizio De André: Principe libero, film incentrato sulla figura del cantautore genovese, la grande musica italiana torna sul grande schermo. Io sono Mia è infatti un biopic dedicato a Mia Martini, indimenticata artista del secolo scorso, nota per grandi successi come Minuetto, Piccolo uomo o Almeno tu nell’universo. Questa pellicola arriva nelle sale proprio in questi giorni per un periodo limitato prima di essere trasmessa in televisione. Vediamo com’è andata nella nostra recensione di Io sono Mia.

Di cosa parla Io sono Mia?

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Sanremo, 1989. Mia Martini è pronta al suo ritorno sulle scene dopo aver abbandonato il mondo della musica per lungo tempo. Il suo debutto è previsto per la seconda giornata, quando sarà la prima a esibirsi. Dopo le prove, viene raggiunta da una giornalista che sperava di poter intervistare il grande ospite internazionale del Festival Ray Charles, ma viene spinta contro il suo volere a intervistare Mia.

Questa occasione offrirà alla cantante la possibilità di ripercorrere tutta la sua vita. Dagli inizi nella sua stanza davanti allo specchio e le avventure con la sorella Loredana, al periodo da cantante jazz, fino alla pubblicazione di Padre davvero… e la fama. E poi la discesa, dovuta all’assurda accusa di portare sfortuna, passando per la tormentata storia d’amore con il fotografo Andrea e la decisione di ritirarsi dalle scene. Questo, fino al grande ritorno sul palco dell’Ariston.

Io sono Mia utilizza un espediente classico per fornire un’impalcatura su cui costruire la storia di Mia Martini. L’idea di fare ruotare tutto intorno a una difficoltosa intervista, per quanto non originale, è molto funzionale e ben si sposa con il film. Grazie a questa scelta infatti può emergere il noto carattere burrascoso della cantante, senza alienarla al pubblico, ma anche quanto quest’ultima fosse stata abbandonata dal mondo dello spettacolo.

È giusto sottolineare come Io sono Mia non abbia pretese di essere un documentario sulla vita di questa grande artista. Nella narrazione, il film si prende determinate libertà dettate da diverse ragioni produttive. L’obiettivo non voleva essere raccontare la vita di Mia, quanto la sua essenza, chi era lei veramente. In questo, Io sono Mia è assolutamente un progetto riuscito.

“Sai, la gente è strana…”

io sono mia recensione martini serena rossiParliamo di uno degli assoluti punti di forza di questo film: Serena Rossi. Non era facile scegliere un’interprete che restituisse sullo schermo la complessità del personaggio di Mia Martini, ma l’attrice napoletana è riuscita a essere all’altezza delle aspettative. È evidente quanto la Rossi sia riuscita a creare una connessione con la grande cantante, come ha spiegato dopo la proiezione in conferenza stampa con la voce rotta dall’emozione. Nella stessa occasione, ha ricevuto l’endorsement anche di Loredana Berté, sorella di Mia, che ha dichiarato: “Mimì sarebbe molto fiera“.

Serena Rossi regala una performance davvero eccezionale. Riesce a prendere la figura di questa immensa artista e farla sua, lontana da una semplice imitazione. A rendere ancora più fedele il ritratto, l’attento lavoro di ricostruzione dei tanti look di Mia. I diversi stili che la cantante ha attraversato negli anni vengono riprodotti nei dettagli con grande cura.

Io sono Mia affronta con coraggio e rispetto la storia di una delle voci più importanti della storia della musica italiana. Una donna che è stata allontanata dai suoi sogni per motivazioni assurde, in uno dei momenti più imbarazzanti del nostro mondo dello spettacolo.

In senso più generale, è interessante poter osservare la vita di Mia Martini specchiata nei rapporti con le varie figure che ha incrociato. Si parte ovviamente dalla famiglia con il tormentato rapporto con il padre, ma anche con la madre e ovviamente la sorella Loredana. E poi grandi nomi della musica come Bruno Lauzi, Franco Califano, Alberigo Crocetta e tanti altri ancora tra cui la fondamentale amica Alba.

Pareri finali

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Io sono Mia è un film che racconta una storia non abbastanza ricordata. La vita di un’artista che ha visto i suoi sogni strappati da pregiudizi deliranti, ma che nonostante tutto ha deciso di andare avanti e regalare alcuni dei pezzi più importanti della musica leggera italiana. Nonostante qualche difetto, questo film centra in pieno il suo obiettivo di portare al cinema (e chissà, magari anche a una nuova generazione) la potenza incredibile di un’artista eccezionale come Mia Martini.

Visto in prospettiva, è un ottimo proseguimento dell’operazione iniziata lo scorso anno. Speriamo che possa ottenere il successo che merita e aprire ad ancora altri progetti di questo tipo.

Io sono Mia sarà al cinema il 14, 15 e 16 gennaio prima di essere poi trasmesso in televisione e su RaiPlay. L’elenco completo delle sale in cui sarà proiettato è disponibile sul sito di Nexo Digital.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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