L’Impero Romano, dopo aver conquistato terre, mari e monti, dilaga anche su TikTok, a più 1500 anni dal suo disgregamento. Sul social di ByteDance, infatti, spopola l’hashtag #RomanEmpire. Il tutto al grido di una sola domanda: “quanto spesso il tuo ragazzo pensa all’Impero Romano?”.
Se siete confusi non preoccupatevi, non siete i soli. Proviamo a capire cosa significa questo trend, come nasce e soprattutto il perché di tutta questa ossessione storica su un social così frivolo come TikTok.
Tutto nasce da Gaius Flavius
Se la nascita dell’Impero Romano, quello vero, coincide con l’ascesa al potere di Augusto, molto più modestamente il trend social è da attribuire a Gaius Flavius. No, questi non è un membro del triumvirato occulto cancellato dai libri di storia, ma un utente TikTok appassionato di storia romana (come il nick lascia intuire). Gaius Flavius, sul suo account TikTok, propone a cadenza quotidiana diversi contenuti in cui racconta storia e curiosità sull’Antica Roma, il tutto al suo pubblico social di oltre 57mila followers.
Recentemente è diventato virale un suo video in cui propone una semplice domanda al sesso femminile: “Quanto spesso i vostri ragazzi pensano all’Impero Romano?”.
A essere precisi scrive: “Signore, non avete idea di quanto spesso gli uomini pensano all’Impero Romano. Chiedetelo ai vostri fidanzati, fratelli o padri. La risposta potrebbe sorprendervi”.
Come spesso accade su TikTok, si è generato il tipico effetto palla di neve, con numerosi utenti (per lo più ragazze) che hanno ricondiviso le risposte dei rispettivi partner e familiari di sesso maschile. Non solo: travalicando i confini del social cinese, la domanda è arrivata anche nelle Instagram stories, alimentando così l’ossessione per questa domanda storica che, probabilmente, di storico ha poco o nulla. Ma questo lo vedremo tra poco.
“Ci pensavo proprio ieri”, risponde un genitore alla domanda della figlia (nel video che trovate sopra), mentre un ragazzo, opportunamente incalzato dalla propria fidanzata, risponde: “ci penso almeno un paio di volte al mese, hanno costruito dei ponti incredibili che sono ancora in piedi. Però penso di più all’Impero di Star Wars”. Orgoglio Nerd, letteralmente.
Questi, e migliaia di contenuti su questo tema, sono raccolti su TikTok con l’hashtag #RomanEmpire.
Perchè questa ossessione tutta al maschile per l’Impero Romano?
Probabilmente, se il trend non avesse avuto un respiro così internazionale, avremmo tutti pensato ad Alessandro Barbero, che con i suoi podcast ha avvicinato molti giovani al mondo della divulgazione storica. E invece no, le risposte sembrano risiedere altrove. Che sia per via de Il Gladiatore? Film di culto che ha affascinato generazioni intere in tutto il mondo? Forse.
In realtà una risposta ben più interessante ce la fornisce Hannah Cornwell, storica del mondo antico presso l’Università di Birmingham.
Si, una vera storica si è tuffata su TikTok per cercare di capirei il perchè questa bizzarra ossessione social (e tutta al maschile) per l’Impero Romano.
Sulle pagine (web) del Washington Post, Cornwell ha spiegato che l’Impero Romano rappresenta in modo assolutamente accurato la visione patriarcale della società. Uomini al potere, virilità portata all’estremo, senso di conquista e predominio. In particolare Cornwell ha dichiarato:
“La legione romana, l’aquila imperiale, l’assetto militare così come i gladiatori, sono stati a lungo associati alla mascolinità e al potere“
L’Impero Romano potrebbe simboleggiare anche la libera sessualità
Nonostante questa visione decisamente poco progressista della società, Hannah Cornwell ha ricordato che, sebbene poco menzionate nei libri di storia, l’Impero Romano ha avuto anche esempi di gladiatrici donne.
Inoltre, come ben sappiamo, la sessualità nell’Antica Roma era paradossalmente più libera in alcuni aspetti, slegata da pregiudizi di alcune parti della società moderna, idee che la Gen Z sta continuamente provando ad abbattere.
Naturalmente non dobbiamo immaginare un’utopia, libera da qualsiasi costrizione od ostacolo. Tuttavia in un momento storico in cui si pone sempre più attenzione su tematiche come la fluidità di genere e il riconoscimento dei diritti per la comunità LGBTQIA+, forse potremmo imparare qualcosa dall’Impero Romano.
Sarebbe il caso di ricordarlo a chi proprio citando l’Antica Roma come esempio ha recentemente auto-pubblicato un libro decisamente poco inclusivo da questo punto di vista.
“La rivoluzione non passerà in TV” cantava qualcuno in una bellissima canzone, ma su TikTok forse sì.
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