Ogni giorno che passa mi rendo sempre più conto dello scorrere del tempo, cambiano le mode, la società, la tecnologia, perfino le piccole abitudini quotidiane mutano in un mondo in continua evoluzione. I cambiamenti spesso arrivano silenziosi, a poco a poco, un passo per volta, senza far rumore, cosicché non riusciamo ad accorgercene subito.
Riflettendoci mi sono accorto come anche una cosa semplice e che ci accompagna nella vita di tutti i giorni sia cambiata, ovvero la Comicità.
Osserviamo il cambiamento della comicità negli anni tramite lo specchio di ogni società, ovvero la televisione. In Italia abbiamo avuto sempre una grande tradizione di comici, dai classici degli anni '70/'80, come i Gatti di Vicolo Miracoli, Renato Pozzetto, Paolo Villaggio, Carlo Verdone, Gigi Proietti, ecc. più molti altri che non sto a ricordare altrimenti diventa un elenco infinito. Chi ha vissuto gli anni '90 si ricorderà di quanti grandi comici siano usciti dalla storica trasmissione Mai Dire Gol. Aldo, Giovanni e Giacomo, Claudio Bisio, Fabio de Luigi e Crozza sono solo alcuni dei grandi nomi ormai consacrati nell’albo d’oro della comicità. Nel primo decennio del duemila ricordiamo la gold-age di Zelig, che ha lanciato verso il successo altri comici talentuosi.
Siamo arrivati ai giorni nostri dove possiamo ricordare… uhm scusate ho un vuoto di memoria sui comici attuali.
Bene mentre ci penso su, parliamo del mestiere di comico, perché fare il comico non è assolutamente un lavoro facile. Far ridere la gente è una delle cose più difficili che si possano fare. Molti dicono che la comicità sia una cosa innata, o l'hai o niente, e in parte è vero. In ogni compagnia di persone esiste una persona che è il comico della situazione, ma per quanto uno possa essere simpatico, sappiate che non basta per farne un lavoro serio. Un conto è far ridere la propria compagnia di amici, basandosi su argomenti e battute che si possono capire solo in quell’ambito, un altro conto è far ridere una platea di persone a teatro o milioni di telespettatori che non avete mai visto prima. Un vero comico ha studiato parecchio per diventarlo, innanzitutto acquisendo le basi teatrali, poi facendo gavetta fra cabaret e vari spettacoli anche solo osservando i suoi colleghi più anziani. Costruire un personaggio che faccia ridere è frutto di innumerevoli prove e studi per cercare battute che sappiano conquistare il pubblico.
Dopo un’attenta riflessione sui programmi comici più famosi al giorno d’oggi, mi sono abbastanza rattristato. Zelig è decaduto e ha perso quel mordente che aveva una volta, non torno a parlare dei Soliti Idioti perché il Rinoceronte ne ha già ampiamente discusso qui, e condivido in pieno quello che ha già detto, invece mi concentrerò sul peggio del peggio della televisione italiana: Colorado. Chi ha visto almeno una puntata fino alla fine (cosa che richiede una resistenza leggendaria e una discreta dose di autolesionismo) sa che Colorado Café non solo non fa ridere, ma è veramente imbarazzante da seguire. Avete presente quella sensazione di quando state osservando una scena talmente imbarazzante da non riuscire a guardare? Ecco Colorado è tutto così dall’inizio alla fine. Fra stereotipi abusati, battute banalissime e imitazioni che dire patetiche è un complimento, Colorado rappresenta tutto quello che la comicità non deve essere. Un comico deve avere una certa intelligenza per riuscire a cogliere il lato divertente delle cose, e anche se il suo sketch si rifà a qualcosa di semplice può riuscire a farci riflettere comunque tramite le risate. Nell’odierna società, dove il massimo livello culturale sono i reality show, anche la comicità ne risente e Colorado è proprio l’esempio perfetto di questo cambiamento.
Fortunatamente non tutto è perduto, se Colorado rappresenta il fondo del barile abbiamo anche nuovi volti che fanno ben sperare nella comicità italiana. Fra quelli che più mi piacciono c'è Maccio Capatonda e la sua banda, anch’essi lanciati dall’ormai scomparso Mai dire Gol in una delle sue ultime edizioni. Iniziando con delle grandi parodie dei pomposi trailer cinematografici, Maccio Capatonda è riuscito negli anni a creare delle vere perle di comicità, riuscendo a districarsi fra la parodia e la satira e la presa in giro di parecchi luoghi comuni e aspetti del nostro Paese con originalità e aggiungendo uno stile personale alle sue gag. Fra le tante ricordiamo la miniserie Drammi Medicali (con la partecipazione straordinaria di Elio, altro genio in fatto di comicità), o i trailer “l’Italiano Medio” e “l’Uomo che non reggeva l’Alcool”. Il geniale comico debutterà su MTV il 28 febbraio con la sua prima serie tv, chiamata Mario, e siamo tutti curiosi di vedere come se la caverà stavolta con il nuovo formato. Aspettando dunque di vedere questa nuova serie vi saluto e vi do appuntamento alla prossima luna piena.