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Il Pi greco del secolo

Oggi è il 14 marzo, e dato che negli Stati Uniti c'è una strana tradizione, sostanzialmente valida solo lì, di scrivere la data come mese/giorno/anno (questa convenzione si chiama Middle-endian, mentre la nostra giorno/mese/anno si chiama Little-endian ed è usata da oltre la metà degli abitanti del nostro pianeta¹ ), possiamo scrivere questa data come 3/14 e quindi, ormai da 27 anni, è in questo giorno che si celebra il Pi Day, il giorno del Pi greco, in arte π . E oggi, 14 marzo 2015, è un giorno ancora più speciale e unico nel secolo (e temiamo, anche nella vita della maggior parte di noi). Infatti, scrivendo la data come 3/14/15, otteniamo altre due cifre dello sviluppo decimale di π, che ricordiamo sono:
3,14159 26535 89793 23846 26433 83279 50288 41971…… (infiniti numeri, ci torniamo dopo).
Quindi oggi alle 9 e 26 minuti, 53 secondi, 5 decimi 8 centesimi, 9 millesimi, etc…, passeremo “esattamente” per Pi greco. In realtà se volessimo essere proprio pignoli, c'è una strana disomogenità nell'ordine delle cifre che non convince. Prima abbiamo il mese, poi il giorno, poi l'anno, poi le ore, poi i minuti… Invece, se fossimo veramente precisi dovremmo partire dal grande verso il piccolo (Big-endian style) anno/mese/giorno/ora/minuto etc…. In questo modo avremmo un unico Pi Day che cadrebbe nel 3141, il 9 maggio, alle ore 2 e 6 minuti, 53 secondi etc… Certo un po' deludente. Oppure no, in realtà se fossimo proprio insaziabili potremmo pensare che il Pi greco capiti due volte al giorno (ignorando giorno, mese, anno), alle 3 (del mattino e del pomeriggio), 14 minuti, 15 secondi, 9 decimi, 2 centesimi, 6 millesimi etc…E se è per questo, anche ogni volta che l'aria intorno a noi passa da 3 a 4 gradi centigradi, ci sarà un momento in cui la temperatura varrà esattamente π gradi. O almeno questo è quello che crediamo, che il tempo o la temperatura e tante altre cose siano quantità che variano con continuità, e che quando passiamo da un numero ad un altro siamo costretti a passare almeno una volta per tutti i numeri contenuti in quell'intervallo. Ma il Pi greco ovviamente non è famoso per questo, perché questa è una proprietà di qualsiasi numero (reale). La caratteristica più strana del Pi greco è quella di essere semplice e complicatissimo allo stesso tempo. Semplice, perché π è semplicemente il rapporto tra la circonferenza e il diametro del cerchio. Prendo una ruota di bicicletta di cui conosco il raggio, e la lunghezza della sua camera d'aria sarà 2π (circa…). Complicatissimo, perché π  è un numero che ci impone di ridefinire la nostra nozione di numero. Non si può calcolare come una frazione, anche se nell'antichità spesso veniva approssimato da frazioni come 22/7, 377⁄120 o 211875⁄67441. Non è nemmeno la soluzione di un'equazione algebrica, cosa per cui π viene detto trascendente (don't ask!). Di π si sa come calcolarlo fino a 5 miliardi di cifre dopo la virgola (ma ci vogliono grandi computer e almeno 90 giorni di tempo), ma non si riesce a capire con che criterio i numeri si succedano uno dopo l'altro. Magari a partire dalla sei miliardesima cifra le cifre codificheranno la Divina Commedia, tutta l'opera di Shakespeare o le email di Hillary Clinton. Non possiamo saperlo, ma c'è un sito che vi cerca qualsiasi stringa di numeri nelle prime 200 milioni di cifre di π . La mia data di nascita (gg/mm/anno) vi compare una sola volta, e la vostra?
Concludo la celebrazione di questa eccezionale ricorrenza, riportando un poema del sommo vate Nicolas Barbecue (una cosa parecchio nerd anche per Orgoglio Nerd…). Buona lettura e ancora buona giornata del Pi greco del secolo a tutti! 
¹ Little-endian (gg/mm/aaaa), Middle-endian (mm/gg/aaaa), Big-endian (aaaa/mm/gg) sono tre convenzioni  per scrivere la data che prendono il loro nome dai Viaggi di Gulliver di Swift, in cui le popolazioni di Lilliput e Blefuscu rivaleggiavano sul fatto che l'uovo à la coque dovesse essere aperto dalla parte più grande (punta larga, Big-endian) o da quella più stretta (punta stretta, Little-endian).
Testi di Roberto Natalini (IAC-CNR)
Confusi? Non siete i soli! Abbiamo chiesto agli amici di Happy Jesus di regalarci una striscia che commentasse questo articolo tutto dedicato alla matematica nella sua dimensione più pura e più astratta, tanto affascinante quanto aliena. Nel loro contributo perfino Gesù è perplesso di fronte ai misteri della matematica, anche se, come è risaputo, essa è il linguaggio di suo padre!
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Vignetta di Stefania Marino Gambazza e Simone Bazzanella (Happy Jesus)


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