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Il passaparola, il prestito, il consiglio.

Circa sette anni fa avevo abbandonato i libri fantasy. Non ne leggevo poiché quando entravo in una libreria mi trovavo davanti volumi che esprimevano sempre la stessa trama, in salse diverse. Ero stufo, stomacato. 
Una mattina andai a fare jogging con un amico, che mi consigliò, credo per la sessantesima volta, di leggere un'opera che, a suo dire, era la più bella che avesse mai letto.
Accettai, giusto per dimostrare a me stesso e a lui che il genere fantastico non avesse più nulla di interessante da dirmi (e anche per farlo smettere di insistere, lo ammetto)
Quel libro era A Game of Thrones.
Quel libro mi aveva fatto capire quanto fossi stato imbecille.
No, scusate, non quel libro, ma quel consiglio.
Ma facciamo un passo indietro.
La "Legge di Sturgeon" sostiene che il 90% di qualunque cosa sia spazzatura (90% of everything is crap) in riferimento a ogni ambito delle produzioni artistiche nei vari campi. Non possiamo certo dargli torto: basta dedicare più di un pensiero a libri, musica e cinema per confermare il fatto che la maggior parte di ciò che ci viene proposto ogni giorno non valga davvero il nostro tempo.
Questo è particolarmente veritiero quando si parla di letteratura: negli ultimi anni siti come Amazon, IBS, Ebay compagnia bella hanno ampliato il mercato del libro in una maniera mai vista prima, rendendo disponibile al pubblico un catalogo di una vastità disarmante. E se nove opere su dieci, in questo immenso cosmo, vanno dal mediocre al pessimo, come possiamo sperare di incappare in quella storia che si legherà a doppio filo al nostro cuore e alla nostra mente?
Sappiamo tutti che non ci si deve fidare delle fascette che avvolgono le copertine (ricordo ancora la mia esplosione di risate quando ho letto "Un miliardo di copie vendute" su una di esse) e che uno sguardo alle prime pagine di un libro può dire molto, ma data la mole dell'offerta che Internet ci presenta (se poi si ha la capacità di leggere in altre lingue la situazione degenera in maniera esponenziale) rischiamo di passare più tempo a cercare tra anteprime ed estratti che a godere della lettura.
Ci sono i sistemi di valutazione dei vari rivenditori online, come le recensioni con stellette che potrebbero essere una guida, ma grazie alla miriade di account fasulli, di collaboratori della rete e forum in cui ci si scambia favori, le recensioni e la media del voto utenti è totalmente inutile.
Quindi come fare? Come possiamo trovare l'autore che fa per noi in questo maelstrom di possibilità in cui nessuna bussola funziona?
Interazione umana.
Il buon vecchio passa parola. Amici, parenti e altri lettori che ci conoscono e quindi sanno i nostri gusti possono davvero puntare il dito attraverso la tempesta per indicare la via.
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Il passaparola, il buon vecchio consiglio. L'entrare in libreria e l'avere qualcuno che ci ferma quando stiamo per afferrare una copia di un romanzo orrendo ma che comunque è presente in grosse pile davanti alle entrate.
Quanto può valere la parola di un esperto in questi casi?
Immaginate qualcuno che voglia affacciarsi alla letteratura SF, o mystery. Immaginatelo entrare in libreria o in biblioteca e non avere modo di conoscere autori di qualità, incappando in quel 90% di cui abbiamo parlato poco sopra (no, non farò nomi per non dare loro attenzione). 
"Nessuno dei miei amici legge" è una disgrazia non da poco e fin troppo comune. Io stesso mi ci sono trovato, in passato, ma grazie alla scienza e al progresso che ci hanno donato la Rete, possiamo entrare in contatto con migliaia di lettori come noi.
Ma la cosa migliore è il fatto che possiamo entrare in contatto con gli autori delle storie che ci hanno meravigliato e sapere quali libri sono stati loro di ispirazione.
Perché è così che vivono i libri: grazie ai consigli, al prestito di un amico perché "lo devi leggere assolutamente!", al libraio che conosce i tuoi gusti e ti indirizza nella direzione giusta.
La lettura può essere solo un passatempo, la lettura può essere un modo di viaggiare attraverso la mente di altri esseri umani. Un libro può colpirci nella nostra essenza più profonda.
Ma deve essere il libro giusto ed è una cosa che difficilmente si può trovare pescando a caso dal mucchio, a meno di non essere davvero fortunati (Ma davvero davvero).
E poi poche cose possono parlarci dell'anima di una persona come sapere quali libri tiene sul comodino, o si porta in treno.
E allora parliamo tra noi, condividiamo le nostre esperienze, perché una parola può guidarci verso mondi fantastici e avventure indimenticabili, mentre il silenzio può farci smarrire nella nebbia delle paludi.
Perché i libri che amiamo non vivono solo delle parole scritte al loro interno, ma soprattutto in quelle che ci scambiamo quando parliamo di loro.
Ditemi allora, quand'è stata l'ultima volta che avete consigliato un libro a qualcuno? E cosa è stato consigliato a voi?
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