Nel tentativo di limitare la diffusione del coronavirus, è stato ordinato di chiudere i cinema di Los Angeles e New York City. Il sindaco di New York Bill De Blasio e il sindaco di Los Angeles Eric Garcetti hanno annunciato misure straordinarie in risposta alla crescente pandemia. È la prima volta nella storia che i cinema chiudono in massa a causa di problemi non legati al clima. Anche per i teatri sono state adottate delle misure straordinarie richiedendo la chiusura onde evitare contagi. Oltre alle sale cinematografiche, i bar, i locali notturni, anche le palestre e i luoghi di intrattenimento di Los Angeles rimarranno chiusi fino al 31 marzo, salvo proroghe.
Il sindaco di New York, Bill De Blasio, ha spiegato con le seguenti parole la decisione di adottare questi provvedimenti. “Le nostre vite stanno cambiando in modi che erano inimmaginabili solo una settimana fa. Stiamo intraprendendo una serie di azioni che non avremmo mai preso nel tentativo di salvare vite umane”. Un atto dovuto: “Ora è il momento di assumere un’altra misura drastica. Il virus può dilagare rapidamente con le interazioni nei ristoranti, nei bar e nei posti dove ci si siede vicino. Dobbiamo interrompere questo cerchio”.
Il decreto partirà dalle 9 del 17 marzo
Il sindaco ha così annunciato “un decreto che limita i ristoranti e i bar solo al take out e delivery. I nightclub, i cinema, i teatri più piccoli e i luoghi per i concerti devono chiudere tutti”. La città “si trova davanti una minaccia senza precedenti e dobbiamo rispondere con una mentalità da tempo di guerra”. Il decreto entrerà in vigore alle 9 di domani, martedì 17 marzo, ma molte venues – come la Carnegie Hall e la Brooklyn Academy of Music – hanno già sospeso i loro spettacoli. De Blasio ha anche attaccato Trump. Secondo il sindaco l’amministrazione dovrebbe prendere il controllo della catena produttiva delle forniture mediche e aumentare i test per il coronavirus.