In inglese vuol dire “fracasso/ clamore” ed è proprio quello che sta ottenendo Hullabaloo! il nuovo strabiliante progetto di alcuni ex disegnatori Disney che, insieme ad altri disegnatori, vogliono dimostrare che la tecnica di animazione tradizionale non è morta.
Gli indizi la condurranno nel vecchio parco divertimenti dei Daring dove Veronica incontrerà Jules, una ragazza un po’ bizzarra ed aspirante inventrice, che la aiuterà nella sua ricerca. Insieme, le due giovani donne riusciranno a scoprire che fine ha fatto il celebre scienziato e chi si cela dietro la sua oscura scomparsa e per impedire che le invenzioni del padre cadano nelle mani sbagliate, Veronica dovrà indossare i misteriosi panni di Hullabaloo.
Non vi manca un po' l'animazione tradizionale?
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Sostenevo su Fb, poco tempo fa, una discussione in proposito: ormai l’animazione tradizionale, seppure con le dovute evoluzioni tecnologiche (primo fra tutti l’abbandono dei rodovetri) è ormai una quasi esclusività degli anime. Non trovate?
degli anime… Intendi dei cartoni animati!?
Beh, è sempre apprezzabile l’opinione di chi constata l’ovvio.
Sì, l’animazione tradizionale è un’esclusiva dei cartoni animati.
Dici che questa stia diventando un’esclusiva degli animatori di sol levante? Anche prima erano i coreani a riempire gli spazzi fra un frame e l’altro, quindi pure in questo caso non credo sia cambiato molto…
Probabilmente in giappone (dato che è degli “anime” che stai parlando) c’è una tradizione ben più radicata dell’animazione 2D, del disegno tradizionale, una tradizione che nel resto del mondo non è così radicata e soprattutto non si tiene a braccetto col concetto di arte.
Ma in entrambi i casi l’animazione sta perdendo:
In occidente vediamo un totale abbandono dei metodi tradizionali, ma vediamo stili nuovi.
In oriente vediamo un attaccamento alle tradizioni ma una totale spersonificazione…
Personalmente non so cosa mi dia più fastidio. A quanto pare chiedere un’animazione tradizionale e particolare è oramai chiedere troppo.