La Stagione 2 di House of the Dragon, la serie prequel de Il trono di spade, non subirà alcun ritardo e non sarà intaccata dallo sciopero degli attori statunitensi. La produzione della seconda stagione sta infatti proseguendo a pieno regime.
Come mai lo sciopero degli attori non ferma House of the Dragon 2?
La produzione di House of The Dragon si avvale di un cast prevalentemente britannico, che non è soggetto ai contratti SAG-AFTRA (il sindacato americano che sta promuovendo lo sciopero). Situazione analoga anche per Industry, altra serie HBO che però è prodotta in Inghilterra in coproduzione con la BBC. Gli attori inglesi lavorano infatti con contratti Equity (il sindacato di categoria inglese).
Nonostante ciò il cast di Industry include due attori statunitensi (Myha’la Herrold e Ken Leung), entrambi membri del sindacato SAG-AFTRA. Anche in questo caso però il problema non si pone in quanto la stessa SAG-AFTRA ha invitato gli attori che lavorano con contratti Equity a non aderire allo sciopero. Nessuno scandalo quindi, sebbene la posizione del cast delle due serie in merito allo sciopero non sia nota. C’è da dire che le leggi britanniche sono molto severe e che l’eventuale interruzione delle riprese per solidarietà con i colleghi d’oltreoceano potrebbe portare a sanzioni pecuniarie anche importanti da parte delle società di produzione.
Se la produzione dovesse continuare senza intoppi House of the Dragon 2 potrebbe riuscire a rispettare le scadenze e arrivare sul piccolo schermo nel 2024.
Nel frattempo, negli Stati Uniti, lo sciopero degli attori ha già fatto saltare numerosi panel previsti al San Diego Comic-con di questa settimana.