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Horace and Pete: tra teatro e serial

E' uscito a sorpresa lo scorso 30 gennaio il nuovo serial di Louis CK, il comico, sceneggiatore e regista statunitense acclamato da pubblico e critica per la serie Louise. Horace and Pete, questo il titolo, è la dimostrazione che per proporre qualcosa di nuovo non serve per forza di cose avere a disposizione effetti speciali strabilianti o un marketing e conseguente hype colossale. Qui si tratta solo e unicamente di idee. E idee ben precise, che hanno radici profonde e in uno stato di salute eccellente, sempre capaci di andare al di là di quanto ci si aspetta da una serie.

Perché Horace and Pete trascende completamente quello che c'è di convenzionale in un'opera televisiva. Ma come fa ad andare oltre, a intersecare in maniera così straordinariamente sottile e liscia diverse forme di intrattenimento? Perché serie tv, cinema, web e teatro si mixano perfettamente, alchemizzando e sviscerando tutti i propri pregi, lasciandosi dietro tutti (o quasi) i rispettivi difetti.
Dove vederla? Ma al pc ovviamente! Infatti, Louis CK ha stupito tutti quando, del tutto inaspettatamente, ha reso disponibile il pilot della serie in streaming e download al costo di cinque dollari (circa 4,70 euro) direttamente dal suo sito. E il secondo episodio è già disponibile al costo di due dollari. Un prezzo onesto, considerando il lavoro che c'è dietro, il cast e la sceneggiatura. 
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Ed ecco che il gioco è fatto. Tv, teatro, cinema, entrano perfettamente in contatto con il mondo del web, dando vita al nuovo, che per certi versi non è poi così nuovo. Infatti qui l’innovazione nasce dal mix tra forme preesistenti e collaudate. La grande conquista non è tanto l'aver sperimentato in sé per sé una web serie, quanto il fatto di averla arricchita e completata con elementi che provengono dal teatro, dal cinema e dalla tv. Conquista che sarebbe stata un disastro se il prodotto finale non fosse stato di qualità perfetta, e se il mix di elementi fosse stato troppo pendente dalla parte di uno dei fattori che entrano in gioco. 
La serie, come suggerisce il titolo, racconta la storia di Horace and Pete, gestori di un locale, precedentemente avuto dai loro stessi genitori, e ha come tema la vita, la famiglia, e i problemi che da esse derivano. E’ bellissimo sentire i suoni e i rumori di sottofondo profondi come quelli che si possono sentire a teatro, e la regia, anche se non presenta nulla di particolarmente innovativo, rimanda a quella commedia teatrale che viene perfettamente interpretata nella serie da un sempre grande Steve Buscemi e da Louis appunto. Essi sono affiancati da Alan Alda, il quale cala perfettamente ne ruolo. 
L’ovattata sensazione di guardare sul web una serie che ha elementi teatrali e televisivi divertenti e perfetti per la situazione pone l’opera di Louis CK sotto una luce bianca, che, a seconda delle sfumature dei protagonisti diventa più o meno chiara, e che ha un fascino talmente particolare che la prima cosa che ci viene in mente è l’alta qualità del prodotto. Che può piacere o non piacere, perché non fa nulla per ammorbidire se stessa, scadendo in compromessi che ne avrebbero minato credibilità e atmosfera.
Ma da Louis CK possiamo aspettarci questo e altro!
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