Uno spettro si aggira per il mondo Nerd: lo spettro dello Hipster.
Si tratta di quella che con sommo orrore, tremore e stridor di denti definiremmo una volgarizzazione del Nerdismo, una moda di riappropriazioni indebite da parte di ragazzi/e fighetti/e a cui è stato detto che ehi!, adesso fare i Nerd è cool.
Quindi via di vestiti demodé, specie se ci riappropriamo delle camicie di flanella di memoria grunge (o di quelle orride magliette a scollo basso che no, neanche questo redattore ha intenzione di rivalutare), di occhiali dalle stanghe spessissime e a volte senza lenti – perché anche se siamo stati graziati dalla miopia, quanto è figo aggirarsi agghindato di fondi di bottiglia che neanche Max Pisu / Tarcisio arrivava a tanto? - forti della temporanea convinzione che kitsch and nerd is the new cool.
Oppure ancora: estetica da perdente, birre orride come la Pabst Blue Ribbon, e in generale un sorgere a tendenza di quello che dovrebbe essere troppo brutto per venire etichettato mainstream.
Anche se oramai è troppo mainstream odiare il mainstream, quindi via di rivalutazioni di Lady Gaga.
Per fortuna non c'hanno ancora toccato il fantasy: che orrore immaginarci ipotetici mondi alternativi privati di eroi e mostri e rimpopolati da sperimentazioni narrative e personaggi assurdi e complessati da eterna citazione hipster à la Salinger o David Foster Wallace. Si sa mai che non ci sporchino anche quell'ambito: l'orrore, l'orrore!
(Nota #1: considerate tutto il periodo sopra come un forse. E' ancora in ballo il capire se George Martin sia stato riappropriato da masse e hipster o meno. Vi riaggiorneremo sulla questione; forse.)
(Nota #2: a questo redattore Wallace e Salinger piacciono.)
Ad ogni modo, è chiaro che il falso Nerd rappresenta un problema per chi vive una passione e magari l'appartenenza ad una sottocultura poco identificata da codici di vestiario veri e propri – se non le magliette di Qwertee e Thinkgeek, magari – e molto da uno spettro di passioni ampio. Vedere un proprio interesse, fino ad ora coltivato con quella sottile lotta con la vergogna che pensi gli altri ti infliggeranno se ne verranno a sapere… e adesso invece rimasticato, rigurgitato e e presentato come figo. Una pappetta con vaghe somiglianze a quello che adori, questo immagini che scorgano dai loro occhi. Un po' lo vedi come un gesto da falsario, un annacquamento; e un po' lo vedi come un'ingiustizia, perché in fondo tu c'eri anche quando tutto questo non era popolare.
Anche perché – se nel mentre ci aggiungi anche il discorso che prima di tutto sei una persona, libero di non essere inquadrato in uno stereotipo - ti senti sminuito: spesso quel recupero del kitsch, del fuori moda, è basato sull'idea che sia una mondo esotico, carino, un po' sbrilluccicoso con quegli occhiali appariscenti e quei due libri fantasy che tirano sempre fuori, sempre quelli ovviamente perché non è che si degnino ad approfondire un po'…
Risultato, ti senti ridotto ad una caricatura: passo 1. Passo 2, quella caricatura viene applicata come carta velina ad una miriade di fighetti etc. etc… voilà, siamo tornati al discorso di prima.
Una cosa che non ho intenzione di fare è sociologizzare in massa lo hipster. Decidere se ci sono intenti malevoli di declassare ulteriormente il Nerd, semplici 'seguire la massa', sincero interesse di vari opinion leader e scene di tenedenza nel sintonizzarsi ad una pseudo-Nerdità non è il compito che mi prefiggo, anche perchè il 99% dei risultati sarebbe una sonora cretinata. Piuttosto mi interessa l'impatto che questo discorso ha su chi si definisce Nerd e con la creatura definita hipster non vuole avere niente a che fare.
Insomma, il momento in cui torniamo ai modi di fare del Pulpito.
La questione è: le tendenze esistono e sempre esisteranno. A volte ci cediamo anche noi senza farci troppo caso, ma non è questo il punto. Continuiamo a fare l'ipotesi che esistano schieramenti ben definiti e lavoriamo su questa. Il punto è che una tendenza è qualcosa di globale, interessa cifre di minimo quattro-cinque zeri di persone, e tanto per essere cinico non saremo noi ad invertirla. Non saranno cento, anche mille persone dai gusti Nerd a lamentarsi su Facebook, o su altri canali, a decretare che improvvisamente tutto questo esca di moda.
Possiamo continuare a tirare tuoni sugli hipster e rifugiarci sempre di più in quella che identifichiamo come purezza. E si sarà capito, non è esattamente la soluzione che piace a me. Perchè più ci rifugiamo nei recinti, nelle categorie, più le creiamo e anzi preserviamo.
Possiamo invece cercare di approfittare del Nerdismo di tendenza. Per cosa? Per parlare di quello che ci piace. Per diffondere entusiasmo, cercare di arrampicarci sulle spalle di giganti, di quegli sprazzi di cultura Nerd che saranno stati storpiati ma possono ancora fare da linguaggio comune. Se mettiamo intelligenza per approfittarne un po'.
E' che è più interessante lavorare di entusiasmo che trovare un nemico anche quando vediamo atteggiamenti che troviamo fastidiosi. Che il modo migliore per combatterli è fare condivisione e divulgazione generosa di quello che ci paice, non vergognarcene, non tenerlo per pochi eletti; e magari essere sempre disposti a metterci in discussione, ad approfondire, ad essere curiosi e scegliere consapevolmente ogni volta. Proprio al contrario di quell'atteggiamento modaiolo che combattiamo.
Che il falso Nerd, alla fin della fiera, è un falso problema.