La Corte d’Appello di New York ha annullato giovedì la condanna del 2020 di Harvey Weinstein per accuse di crimini sessuali, ordinando un nuovo processo. La sentenza, emessa con un voto di 4-3, ha stabilito che il giudice del processo “ha erroneamente ammesso testimonianze di presunti atti sessuali precedenti non accusati contro persone diverse dai ricorrenti del caso sottostante”. Ora, questo processo sarà da rifare — anche se nel frattempo Weinstein resta in carcere.
Condanna di Harvey Weinstein annullata: la Corte d’Appello di New York ordina un nuovo processo
Weinstein, ex produttore di Hollywood, aveva ricevuto una condanna nel febbraio 2020 a 23 anni di carcere. Le accuse: violenza sessuale di primo grado e stupro di terzo grado, dopo un processo che aveva visto diverse donne, tra cui l’attrice Annabella Sciorra, testimoniare su presunti abusi subiti.
Secondo la sentenza della Corte d’Appello, scritta dal giudice Jenny Rivera, l’ammissione di queste testimonianze “non serviva a nessuno scopo materiale di non propensione” e ha “aggravato quell’errore” permettendo che Weinstein, privo di precedenti penali, fosse “sottoposto ad un esame incrociato su quelle accuse così come su numerose accuse di cattiva condotta che ritraevano l’imputato in una luce altamente pregiudizievole“.
La sentenza di giovedì ha visto una spaccatura tra i giudici, con un’opinione dissenziente che ha accusato la maggioranza di “insabbiare i fatti per conformarsi alla narrativa lui-ha detto/lei-ha detto” e di perpetuare “nozioni obsolete di violenza sessuale”, rendendo “significativamente più difficile” ritenere gli imputati responsabili.
Le dichiarazioni di accusa e difesa
Come riporta Deadline, l’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan ha dichiarato che farà “tutto ciò che è in nostro potere per riprovare questo caso” e rimarranno “fermi nel nostro impegno nei confronti dei sopravvissuti alla violenza sessuale“.
Nel frattempo, il portavoce di Weinstein si è detto “cautamente emozionato” per la sentenza. Anche se ha ricordato che l’ex produttore “ha ancora una lunga strada davanti a sé” a causa di un altro caso a Los Angeles, dove ha ricevuto un’altra condanna a 16 anni per stupro.
E adesso cosa succederà?
Diverse associazioni anti-violenza hanno espresso rammarico per la decisione di oggi. Ma come sottolinea Silence Breakers: “questa decisione non diminuisci la validità della nostra esperienza e della nostra verità; è solo un imprevisto”.
Il settantaduenne Weinstein resta in carcere in California per le varie condanne subite, dopo che nel 2017 il New York Times riportò le voci di dozzine di donne che hanno parlato di stupri e abusi. Weinstein ha chiesto pubblicamente scusa per il suo comportamento, ma ha sempre sostenuto la propria innocenza, dicendo di aver sempre avuto rapporti consensuali, nonostante decine di donne l’abbiamo accusato di stupro e molestie.
Aspettando il nuovo processo a New York, Weinstein resterà in prigione in California. Dove la legge prevede la possibilità di citare prove e testimonianze di eventi passati per dimostrare la tendenza di una persona a commettere un reato. Quindi, la Corte d’Appello californiana non dovrebbe seguire l’esempio di quella newyorkese. Oltre ai processi penali, Weinstein sta affrontando diverse denunce civili.
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