La Wizards of the Coast si sta godendo una sequenza di anni davvero eccezionali per tutte le sue proprietà intellettuali. Ci riferiamo in particolare alle due che seguiamo da sempre da molto vicino: Magic: the Gathering e Dungeons & Dragons. Dal punto di vista commerciale questi due prodotti stanno facendo davvero faville, non secondariamente grazie ad una costante parabola ascendente della qualità e della cura messa da parte della casa madre (con qualche grave eccezione… Stiamo guardando voi, carte foil sbiadite e accartocciate!), ma anche grazie ad una portentosa campagna di marketing che è stata in grado di dare una nuova veste a questi due venerabili giochi.
Dungeons & Dragons sta vivendo una nuova giovinezza fin dall’uscita della Quinta Edizione. L’ultima stagione di Stranger Things si è appena conclusa, e D&D è un elemento decisamente non secondario della serie. Sempre più insospettabili personaggi famosi stanno apertamente pubblicizzando la propria passione per il gioco, ed è da qualche anno che si è fatto largo un nuovo modo di fruire il gioco di ruolo, che non era mai stato possibile nei bei tempi andati: parliamo delle campagne in streaming, che dagli esordi diciamo così “rustici” dei primi esempi, come Critical Role, hanno assunto una dimensione, una cura e un valore di produzione davvero importante, arrivando anche a coinvolgere personalità dello spettacolo ed esponendole per la prima volta a D&D, con risultati esilaranti.
Leggende di Commander: Battaglia per Baldur’s Gate e tutte le altre contaminazioni
Vi abbiamo già parlato in varie occasioni delle sempre più presenti contaminazioni che i due prodotti di punta di Wizards of the Coast stanno sperimentando. Il primo prodotto che ufficialmente incrociava i flussi dei due giochi è stato Guildmaster’s Guide to Ravnica, un vero e proprio manuale di ambientazione per Dungeons & Dragons che descrive il setting di uno dei mondi più amati di Magic: the Gathering.
A questo hanno fatto seguito diverse altre pubblicazioni, e più recentemente abbiamo visto l’operazione opposta: Avventure nei Forgotten Realms è un’espansione per Magic: the Gathering ambientata in un mondo di Dungeons & Dragons, con l’intento, a nostro parere riuscito alla grandissima, di ricreare classiche scene del gioco di ruolo, personaggi e mostri iconici.
L’ultimo esperimento di questa serie è Leggende di Commander: Battaglia per Baldur’s Gate, un’espansione pensata per il formato Commander, ed ambientata, l’avrete capito, nel mondo di Baldur’s Gate. Abbiamo avuto l’opportunità di chiedere un commento a Corey Bowen, Senior Game Designer per la Wizards, e questo è quanto ci ha riportato:
“Molti fan di Magic: the Gathering sono anche fan di Dungeons & Dragons e viceversa. Questo vale anche per i designer che lavorano ai due prodotti: siamo tutti fan dell’opera dell’altro gruppo. Ci sono alcuni che hanno avuto il privilegio di lavorare in entrambi i gruppi, e James Wyatt era uno di questi. James è un fan di entrambi i franchise, e durante lo sviluppo di Ixalan ha iniziato a lavorare ad un piccolo supplemento per D&D che permettesse ai giocatori di tradurre il mondo di Ixalan nelle regole della Quinta Edizione.
Questo era per lo più un progetto personale di James, ma è stato senz’altro qualcosa che ha portato gioia ai fan di entrambi i giochi. Finalmente, questa sinergia è stata realizzata con dei manuali per la 5e che descrivono i mondi di Magic, come la Guildmaster’s Guide to Ravnica. Seguendo questa direzione, inserire D&D in Magic era il naturale passo successivo. La lore e la storia di Magic ha sempre flirtato con gli stessi archetipi eroici e la stessa estetica fantasy di D&D.
Quando Avventure nei Forgotten Realms si è rivelato un successo, non vedevamo l’ora di creare altro contenuto legato a D&D per Magic. Leggende di Commander: Battaglia per Baldur’s Gate è un’estensione di questa grande voglia, combinata con uno sforzo consapevole di unire l’atmosfera sociale che è propria sia di D&D che del formato Commander.”
Da fan storici di entrambi i prodotti non possiamo che confermare l’entusiasmo di Corey, che ringraziamo del tempo che ci ha dedicato, ma vogliamo portare la nostra riflessione un po’ più nel profondo.
Magic e D&D: qualcosa di grosso bolle in pentola?
Leggende di Commander: Battaglia per Baldur’s Gate è solo l’ultimo, e per molti versi il più vistoso esempio di come Wizards of the Coast abbia davvero cambiato marcia nel suo approccio ai propri prodotti. Da anni, ormai, abbiamo incontrato piccoli e grandi riferimenti, sia nei prodotti ufficiali, sia nelle opere su licenza, o derivate, o periferiche, che ci fanno pensare che tutto sia molto più collegato di quanto si penserebbe inizialmente.
Uno degli esempi più interessanti ed emozionanti è legato proprio alla leggendaria prima campagna di Critical Role. Per aggiornare i più distratti, Critical Role porta su schermo le avventure di un party di Dungeons & Dragons attraverso uno streaming senza tagli, con centinaia di puntate di quattro o cinque ore. Le campagne sono “masterizzate” dal mitico Matthew Mercer, e si svolgono sul mondo di Exandria, da lui ideato grazie a un poderoso lavoro di ripulitura ed elaborazione dell’ambientazione che ospitava le sessioni fin da quando gli attori giocavano per conto proprio, senza alcuna telecamera.
Questa genesi particolare, così organica e necessariamente avvenuta in corso d’opera, ha lasciato le proprie tracce in vari residui. Uno dei più evidenti è la presenza nientemeno che di Vecna come “boss finale” della prima campagna. Non vogliamo spoilerare più di tanto, ma le ultime puntate hanno accolto Joe Manganiello come ospite; l’attore interpretava il suo storico personaggio Arkhan il Crudele, un dragonide rosso paladino di Tiamat. Sconfitto Vecna, Arkhan ha sbalordito l’intero party staccando di netto la mano del lich, attaccandola al proprio corpo ed utilizzandone i poteri per teletrasportarsi dalla sua signora, che lo attendeva nell’Averno, il primo livello dei Nove Inferi.
Il colpo di scena è stato fenomenale, ma ciò che lo ha reso davvero interessante è stato la pubblicazione del manuale Descent into Avernus, un modulo di avventura ambientato, appunto, negli Inferi. Qui, infatti, troviamo proprio Arkhan, nascosto in una fortezza, intento a studiare i poteri della Mano di Vecna, un artefatto che il manuale stesso dice esplicitamente essere stato preso durante una breve visita al mondo di Exandria! Questo significa che, in maniera forse non proprio formalizzata, Descent Into Avernus è a tutti gli effetti un seguito degli eventi della prima stagione di Critical Role.
Molti media, una continuity?
Il rapporto fra Critical Role e il materiale ufficiale di Dungeons & Dragons si è concretizzato quando Wizards ha pubblicato un vero e proprio manuale di ambientazione per uno dei continenti di Exandria, Wildemount. Ma non finisce qui. Avete giocato a Baldur’s Gate 3? Il gioco è attualmente in early access, ma già nel primo atto per ora disponibile è stato possibile ritrovare un riferimento interessante. Di nuovo, senza troppi spoiler, ad un certo punto incontrerete un gruppo di esuli di Elturel, nientemeno che la città che è stata trasportata nell’Averno da Zariel, il cui salvataggio è il tema dell’avventura Descent Into Avernus.
Nel videogioco i personaggi fanno esplicito riferimento ai fatti di quell’avventura, raccontando di come la loro città sia stata salvata dall’inferno. Ecco quindi che Baldur’s Gate 3 si prefigura come una sorta di seguito dell’avventura… E quindi, a ben guardare, è in continuity anche con Critical Role.
Leggende di Commander: Battaglia per Baldur’s Gate è pieno di riferimenti molto espliciti a tutta la serie dei videogiochi, compreso ovviamente l’ultimo capitolo non ancora pubblicato, ma anche al resto dei materiali correlati…come prova, ad esempio, la carta di Lulu, uno dei personaggi di, l’avrete intuito, Descent Into Avernus. Questa espansione ci ha anche regalato un’altra versione di Minsc e Boo, storici eroi dei primi capitoli di Baldur’s Gate. Curiosamente non si tratta di creature, come visto in Avventure nei Forgotten Realms, ma di planeswalker.
Come mai un ranger, decisamente poco sveglio e privo di qualsiasi capacità arcana, dovrebbe avere la capacità di muoversi fra i piani? La risposta, forse, si può trovare nel recente annuncio a sorpresa del ritorno di una ambientazione fra le più strane ed intriganti, ovvero Spelljammer.
Nel compendio dei mostri di questa ambientazione farà la sua comparsa la razza dei criceti spaziali giganti…e Minsc ha sempre dichiarato che Boo ne è un esemplare miniaturizzato! Abbiamo sempre interpretato la cosa come un adorabile svarione della mente semplice del ranger, ma apparentemente non è così: forse allora non è Minsc a essere in grado di viaggiare fra i piani…ma Boo?
Dove vogliamo arrivare con queste teorie un po’ complottiste? Forse da nessuna parte. Forse si tratta soltanto di riferimenti incrociati fra autori che amano il proprio lavoro e quello dei propri colleghi. O forse è l’inizio di un universo metanarrativo che comprende tutto ciò che orbita attorno a Dungeons & Dragons. Un film è in dirittura d’arrivo, e sono già state annunciate diverse altre serie per Netflix, sia di D&D che di Magic: the Gathering…che abbiamo già visto essere ampiamente collegati a doppia mandata.
Cosa ci aspetta il futuro? Abbiamo aspettative assurde? Dobbiamo procurarci dei copricapi di fogli di alluminio? Oppure pensate ci possa essere qualcosa di vedo nelle nostre bislacche teorie?
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