Una campagna di Dungeons and Dragons giocata nientemeno che dal cast di Avengers (più un paio di imbucati) suona come un’idea contemporaneamente troppo bella per essere vera, e troppo irrealistica per vedere la luce… Eppure, come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa, pare che ci siano delle conversazioni proprio a questo riguardo. Tom Holland, la solita lingua lunga, ha raccontato a IGN che lui e Chris Pratt si stanno baloccando con l’idea di riunire il cast degli Avengers per una sessione di Dungeons and Dragons, che vorrebbero poi anche filmare e pubblicare. Vi abbiamo anche parlato spesso della nostra piccola ossessione per gli streaming di D&D, quindi capirete bene come questa notizia ci abbia assolutamente galvanizzato e abbia messo in modo gli ingranaggi nei nostri cervelli mentre provavamo ad immaginarci come si potrebbe comporre un eventuale party giocato dai nostri attori preferiti!
Dungeons and Dragons e Avengers, ecco come sarebbe il party secondo noi
Robert Downey Jr.
Ci immaginiamo Robert Downey Jr. come il giocatore veterano: lui è quello che possiede tutti i manuali, è quello che gioca da più tempo, è quello che ha memorizzato tutte le regole e le conosce persino meglio del Dungeon Master. Robert sarebbe senza dubbio il powerplayer del gruppo, il “munchkin”, che sfrutta la sua superiore competenza in Dungeons and Dragons per buildare il PG nel modo più ottimizzato e minmaxare la scheda, con il risultato che il suo personaggio, qualunque sia, risulterà decisamente più potente di qualunque altro. Non lo farà notare agli altri… Non più di una decina di volte per ogni sessione.
Chris Evans
Chris Evans per noi sarebbe sul polo diametralmente opposto rispetto a RDJ: ci immaginiamo Chris come quel tipo di giocatore di Dungeons and Dragons che darebbe sempre la precedenza al roleplay rispetto alla potenza del proprio PG, arrivando a compiere scelte di abilità, talenti e specializzazioni obbiettivamente poco performanti, perchè “più giuste per il personaggio”. Allo stesso modo, un roleplayer del suo calibro non accetterebbe alcun metagioco e farebbe compiere al proprio personaggio solo e soltanto scelte in linea con la propria interpretazione, anche se queste dovessero condurre a situazioni spinose o al fallimento della missione.
Mark Ruffalo
Scarlett Johansson
Purtroppo la storia del rapporto fra Dungeons and Dragons e le ragazze è costellata di pessimi episodi e una stereotipizzazione che ogni tanto ancora mostra la sua brutta faccia. Scarlett sarebbe forse vittima di questi stereotipi, venendo vista con una certa diffidenza da parte del resto del party… Almeno fino a metà della prima sessione della campagna, quando diventa chiaro a tutti che è una giocatrice più esperta di buona parte degli altri!
Chris Hemsworth
Chris ha convinto chissà come il Dungeon Master a permettergli di giocare con una classe inventata da lui, assicurandolo che è perfettamente bilanciata. Ovviamente, come accade sempre in questi casi, è bastata una sessione per rendere ovvio come di bilanciato non ci sia proprio niente, e il PG di Chris sia totalmente overpowered rispetto agli altri. Risultato: il Dungeon Master è costretto a nerfargli il PG in qualche modo creativo, ad esempio facendogli perdere un occhio!
Chris Pratt
Chris Pratt è quel tipo di giocatore che si siede al tavolo di gioco puramente per divertirsi: non ha alcuna ambizione se non quella di trascorrere una serata con gli amici, mangiando pizza, bevendo birra e tirando dadi. Ce lo immaginiamo come il classico giocatore che crea personaggi fighissimi, forti, carismatici ma è talmente tanto sfortunato ai dadi da fallire ogni singola prova importante e finendo per diventare la spalla comica. Ma il bello è che a Chris non interesserebbe: si farebbe una grossa risata e continuerebbe a giocare!
Tom Holland
Per sua stessa ammissione, Tom non ha mai giocato a Dungeons and Dragons. Questo ce lo fa immaginare come il niubbo entusiasta, tutto eccitato dal gioco più per l’idea di stare in compagnia dei suoi amici più grandi, che l’hanno finalmente coinvolto nelle loro serate, che non per il gioco in sé. Conseguentemente ce lo immaginiamo come molto sbadato, si dimentica la scheda a casa, non ha ancora comprato i dadi, non conosce niente dell’ambientazione e continua a chiamare i personaggi coi nomi dei giocatori. Ma tutti gli vogliono bene lo stesso. Più o meno.
Jeremy Renner
In ogni party di Dungeons and Dragons che si rispetti c’è un giocatore come Jeremy. Un giocatore che ha scelto la sua vocazione nella vita, più ancora che una classe preferita. Tutti i suoi personaggi sono di una stessa, singola classe e nessuna argomentazione potrà mai convincerlo a provare qualcosa di diverso. Siamo certi che ognuno di voi conosce almeno un giocatore con questa forma mentis… E se ci pensate bene, è molto probabile che la classe scelta sia proprio la stessa di Jeremy: il ranger!
Chadwick Boseman
Ci immaginiamo Chadwick come quel tipo di giocatore super serio che mette l’anima nel proprio personaggio. È quel giocatore che ha passato ore a delineare nel dettaglio tutto il possibile sul background del suo PG, dalla cultura alle tradizioni del suo popolo, ha scritto un intero pantheon personale, ha disegnato mappe, ha creato i profili di venti PNG provenienti dall’infanzia del suo PG… Poi ha consegnato tutto al Dungeon Master, sperando che utilizzasse tutto questo materiale e lo integrasse nella sua ambientazione. Ma il Master è pigro, e quindi risolve tutto con una scusa, tipo: “il tuo villaggio è piccolo, nascosto e nessuno nel resto del mondo ne ha mai sentito parlare”. Chadwick, imperterrito, sfrutta ogni singolo dialogo del suo personaggio per infilare qualche riferimento al suo lavorone bistrattato.
Clark Gregg
Clark è un giocatore vittima delle circostanze: lavora in orari assurdi, vive lontano, ha sempre l’influenza, condivide l’auto con il fratello… Insomma, per un motivo o per l’altro fatica a partecipare alle sessioni. Però come persona piace a tutti, quindi il Dungeon Master prova tutte le volte a coinvolgerlo: le volte che ce la fa, Clark è costretto a far fare al suo PG delle brevi comparsate, promettendo ogni volta che “dai, dalla prossima volta gioco seriamente”.
Samuel L. Jackson
Abbiamo lasciato nell’ultima posizione il membro più importante dell’intero gruppo dei giocatori di Dungeons and Dragons, ovvero il Dungeon Master! E chi meglio di Samuel L. Jackson per svolgere il ruolo di chi conosce tutto di tutti, tesse i fili della trama e gestisce ogni cosa, anche all’insaputa degli altri giocatori? Ci immaginiamo Sam come quel particolare tipo di DM che spende ore e ore intessendo trame complicatissime, piene di intrighi, colpi di scena, di misteri… Tutto è talmente tanto contorto che i giocatori non riescono minimamente a seguire, ripiegando su battutine demenziali e vagando un po’ a caso per il (dettagliatissimo) mondo del Master, frustrandone le ambizioni machiavelliche, e probabilmente attirando bibliche punizioni.