Qualche mese fa, dopo aver visto in anteprima l’ultimo film di Dragon Ball Z in Giappone, avevamo scritto quest’articolo, in cui il sottoscritto redattore scriveva che finché le nuove uscite dedicate alla saga fossero rimaste legate solo a dei film ogni tanto, allora la cosa poteva essere accettabile. Inoltre, ribadivamo il concetto che si sperava che non volessero creare una vera e propria nuova serie. Inutile dire che siamo stati brutalmente smentiti pochi giorni dopo dall’annuncio del nuovo anime intitolato Dragon Ball Super (o Chou per chi mastica il giapponese). A quanto pare la malattia di remake o sequel di qualsiasi cosa creata fra gli anni ottanta e novanta, che da diversi anni affligge Hollywood, sta contagiando anche il Giappone. Basti vedere come negli ultimi anni siano state prodotte una nuova serie di Sailor Moon e di Saint Seiya, senza contare spin off vari di manga come il leggendario Hokuto no Ken. Dragon Ball sembrava quasi salvo, tralasciando gli innocui film, almeno fino ad oggi.
Ovviamente abbiamo visto il primo episodio di questa serie, troppo poco per poter giudicare. Dragon Ball da buon padre degli Shonen moderni insegna che le cose vanno costruite con calma, senza fretta. D’altronde dalle notizie giunte da Toei sembra che la serie sia prevista come minimo per 100 episodi, senza contare che se avrà un successo adeguato potrebbe essere ulteriormente estesa. Insomma con i ritmi giapponesi di un episodio a settimana ne avremo per almeno altri due anni. Quest’episodio è molto tranquillo; vediamo come scorre la vita dei protagonisti a sei mesi dalla sconfitta di Majin Buu. Goku lavora (o almeno fa finta) i campi costretto da Chichi, Goten lo aiuta, Gohan e Videl si stanno per sposare e Mr. Satan..beh è Mr. Satan. Tema principale di questa puntata è la ricerca di un regalo di nozze per Videl, da parte di Gohan e Trunks. Niente di trascendentale o particolarmente emozionante, ma ammettiamo che rivedere su schermo i personaggi di Dragon Ball dopo tanto tempo è sempre piacevole. Vegeta e Piccolo fanno delle comparsate in pose da duri come ci hanno sempre abituato, ma stando alla preview sembra che il momento di Vegeta arriverà nel prossimo episodio. Cosa più importante da menzionare, in questo episodio compaiono anche Bills e Whiss, il dio della distruzione e il suo aiutante/maestro introdotti nel film “La Battaglia degli Dei” e ritornati anche nel recente “Fukkatsu no F”.
Lo ammettiamo, le premesse sono buone, ma la paura è sempre tanta. Riportare alla luce un’opera storica comporta sempre più rischi che vantaggi, specie per quanto riguarda la qualità. Pensate solo all’ultimo Indiana Jones o per esempi recenti le già discutibili premesse del nuovo Ghostbusters. Dragon Ball alla fine aveva già dato tutto quel che poteva dare ai suoi tempi, e ritornare in un epoca in cui ormai la fanno da padrone i suoi figli da una sensazione strana, come se si trovasse fuori posto, oseremmo quasi definirlo anacronistico.
Altra questione è nei riguardi della serie GT: questa nuova serie andrà a sostituire i fatti o semplicemente si limiterà a narrare fatti avvenuti fra i 10 anni che passano fra il capitolo 518 e 519 del manga? Anche fosse così vediamo difficile ignorare in futuro eventi come le trasformazioni in Super Saiyan God, gli dei della distruzione e i vari multiversi. Ma soprattutto Crilin morirà ancora? Sembra proprio però che GT verrà largamente ignorata.
In conclusione possiamo dire che attualmente la nostra posizione su questa serie è di un’eccitazione per il ritorno e per gli interessanti spunti narrativi proposti, soffocata però da una montagna di dubbi e paure nei confronti del ricordo della serie originale, che saranno molto difficili da calmare. E voi cosa ne pensate di questa nuova serie e del suo primo episodio?
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Condivido il terrore con voi ma, almeno, non può essere peggio del GT. Partendo dal principio che stavolta abbiamo fra le mani un opera di Toriyama(cosa che il GT non era), devo dire che Battle of Gods non mi è affatto dispiaciuto. Con buona probabilità avrà i suoi difetti, ma tutti noi poveri ragazzi cresciuti tra urla, Kamehameha e Sayan nemmeno li vedremo, troppo occupati a rivivere un nuovo capitolo della nostra infanzia.
Comunque, la cosa di reboot e remake non è affatto una novità degli ’80 e successivi, si sono sempre fatti e anche in discrete quantità, basti pensare che la letteratura latina era interamente basata sui reboot, e la stessa Eneide in fondo non è che uno spin-off, se ci pensate.