L’ultimo anno è stato molto prolifico per Arkane Studios, infatti la software house ha sfornato ben due grandi titoli, ovvero: Dishonored 2 e Prey (di cui avevamo parlato qualche mese fa). Non ancora soddisfatta, ha fatto uscire anche Dishonored: La Morte dell’Esterno, DLC stand-alone che recupera le ambientazioni del secondo capitolo della serie e ne risolve alcune questioni lasciate in sospeso.
Non è necessario aver giocato ai precedenti capitoli per apprezzare questa nuova avventura nelle strade di Karnaka, ma sicuramente chi conosce la serie potrà godere maggiormente dei risvolti narrativi qui presentati. La storia ci mette nei panni di Billie Lurk, assassina già conosciuta in Dishonored 2, mentre tenta di rintracciare il suo mentore, il leggendario sicario Daud. Il loro scopo sarà compiere l’assassinio più difficile e epocale della storia, l’uccisione dell’Esterno, entità sovrannaturale che sin dal primo titolo della serie è coinvolta indirettamente nelle trame politiche del Regno delle Isole, grazie ai doni oscuri che ha concesso a Corvo Attano e ad altri personaggi, fra cui lo stesso Daud. Secondo quest’ultimo, proprio l’Esterno è la causa della corruzione del regno e dunque va eliminato una volta per tutte.
La trama di Dishonored: La Morte dell’Esterno riprende diversi quesiti legati a quella del secondo episodio, con la volontà di dare conclusione a quanto ancora rimaneva di irrisolto. I 5 capitoli che compongono il gioco possono essere completati in una media di durata molto variabile, tra le cinque e dieci ore, a seconda che il vostro approccio sia stealth puro o più votato all’azione. Influirà molto sul tempo di gioco anche quanto spazio dedicheremo all’esplorazione e alle quest secondarie, utili ad approfondire alcune parti della storia. Siamo rimasti soddisfatti della conclusione di quest’avventura (che conta due finali dipendenti da una scelta precisa), narrativamente ben costruita e senza nulla da invidiare ai due capitoli precedenti.
La Morte dell’Esterno è ambientato quasi completamente nella città di Karnaka, dove viene riconfermato l’ottimo level design che da sempre contraddistingue la serie. Le ampie possibilità di ogni ambientazione ci permetteranno di variare approccio fra stealth e azione più cruenta a seconda delle nostre preferenze. Abbiamo apprezzato il fatto che le nostre azioni nei confronti dei nemici non vadano ad influire sul finale del titolo, dandoci una sensazione di maggior libertà, senza vincoli specifici presenti invece nei primi due Dishonored, dove il finale cambiava anche a seconda delle uccisioni effettuate.
Billie Lurk inizia già con diverse skill e armi piuttosto potenti, e in breve tempo sarà in grado di usare i tre poteri presenti in quest’avventura. Il primo potere è molto simile a quanto già visto nella serie: qui chiamato Dislocazione, ci permetterà di muoverci istantaneamente da un punto all’altro della mappa. Preveggenza ci consentirà di fermare il tempo per un breve periodo, in modo da studiare l’area intorno a noi, analizzare la posizione dei nemici e degli oggetti, ed elaborare una strategia. Infine, Somiglianza ci permetterà di assumere le sembianze degli avversari storditi, così da poter ingannare i nemici. Questo è senza dubbio il potere più interessante, che, se usato con personaggi importanti, potrà ampliare di molto le nostre opzioni strategiche per completare una missione. Bisognerà solo stare attenti all’energia, che calerà ad ogni passo, costringendoci a usarlo con parsimonia. Le abilità sono in numero minore rispetto ai titoli principali, ma vengono sfruttate al massimo, riuscendo a donare soddisfazioni grazie ai molti modi in cui potremo utilizzarle. Il gameplay di questo capitolo stand-alone dunque si riconferma divertente e di alto livello, adattato alla durata minore del DLC.
L’aspetto tecnico è identico a quanto visto con Dishonored 2, dal momento che è stato utilizzato lo stesso motore grafico e gli stessi assets, entrambi di alta qualità. Anche il comparto sonoro si riconferma ottimo, con un doppiaggio di pregevole fattura.
Dishonored: La Morte dell’Esterno è più di un semplice DLC, è una nuova avventura ambientata nel mondo creato da Arkane Studios, che sa coinvolgere e appassionare. Dopo Uncharted: L’Eredità Perduta, arriva quindi un’altra storia stand-alone in grado di elevarsi al di sopra della qualità media dei DLC; un nuovo formato di titoli a prezzo budget che espandono in modo molto più serio le storie dei capitoli principali di qualsiasi DLC extra. Questo modello ci sta piacendo, vedremo se in futuro verrà adottato anche da altre software house.