Cartoomics 2012. Un po' tardi ma ci siamo…
Stiamo parlando dell’incontro sul tema del Diritto d’Autore per fumettisti e illustratori. Incontro aperto a tutti ma organizzato soprattutto per segnalare quali a oggi siano i progressi e quali invece ancora i problemi che rendono il Diritto d’Autore un tema delicato in Italia. Ci saremmo aspettati di trovare case editrici, distributori, autori, illustratori, fumettisti, non sarebbe stato sbagliato incontrare addirittura dei rappresentanti legali.
Alla conferenza, non scherziamo, hanno invece partecipato meno di dieci persone, inclusi i relatori.
Da qui inizia il problema e da qui inizia il nostro dovere di giornalisti. Di seguito riporteremo i punti salienti dell’incontro e segnaleremo quelli che sono i contatti, le informazioni, i link da tenere a mente per chi, come noi e come molti di voi, non solo è un fan ma è anche, in un modo o nell’altro un “addetto ai lavori”.
Alla conferenza erano presenti, come oratori, Ivo Milazzo, gigante del fumetto italiano e “veterano” del settore, da più di un anno Presidente dell’Associazione Illustratori; al suo fianco, Paolo Rui, fondatore nel 2003 del Forum degli Illustratori Europei. Oggi gemellati in un gruppo più ampio e solido.
Il primo argomento messo sul tavolo è la grave mancanza in Italia di un ente in grado di rappresentare la categoria per intero, che dovrebbe comprendere: illustratoti, visualizer, fumettisti, animatori e grafici. Nonostante, per altro, l’associazione esista ormai da più di trent’anni e abbia visto nel tempo il contributo di mostri sacri come Hugo Pratt o Umberto Eco, non è ancora un gruppo sufficientemente completo e coeso.
Ma cosa fa e a cosa serve l’Associazione Illustratori? Il suo compito è raccogliere informazioni utili a diffondere l' "Etica dell’autore", educare gli autori alla difesa dei propri diritti.
Gli sforzi dell’Associazione sono enormi e continui, uno degli ultimi traguardi, molto importante, è il gemellaggio con EIF, il più importante ente in Europa, con sede in Germania.
Altro tema trattato nel corso della conferenza è l’atteggiamento egoista di case editrici e distributrici verso gli autori che, a loro volta, non fanno grossi sforzi per tutelarsi. La SIAE non è mai stata molto presente nei confronti degli autori e le case, generalmente, opportunamente e comprensibilmente ne hanno approfittato.
Gli autori per molti anni non hanno compreso il loro ruolo in questo meccanismo e a loro va buona parte della colpa rispetto all’attuale situazione.
La legge italiana contiene tutto ciò che servirebbe per provvedere alla tutela, ma il tutto è frammentato in più di mille articoli, questo in antitesi a nazioni come la Francia che attualizza la legge sul Diritto d’Autore ogni anno; provvedimento importantissimo di questi tempi, dove internet, con siti, social network e blog consuma continuativamente una quantità di materiale incredibile.
Tra le varie argomentazioni un altro caso interessante portato dai relatori è quello della Convenzione di Berna, voluta ed ottenuta da Victor Hugo nel 1886, con la quale tutti i Paesi del mondo (salvo estreme eccezioni) hanno riconosciuto che le opere siano soggette al Diritto d’Autore. Bene, gli ultimi due Paesi iscritti alla Convenzione sono Italia nel 1979 e Usa nel 1989 (USA così tardi solamente perché il loro sistema era già in vigore con altri meccanismi).
Possibile che l’Italia sia così indietro? Cosa bisogna fare?
Il sistema prevede che ci sia chi crea e chi investe su chi crea, bisogna stabilire delle regole che seguano la legge dello Stato. Obiettivo: parlare, coinvolgendo creatori e investitori nel tentativo di colmare l’attuale gap.
Gli anziani (non ce ne voglia Milazzo) hanno iniziato il cammino, ora i giovani devono seguire la strada. Per fortuna in questo quadro negativo possiamo riportare qualche segnale positivo, come quello avuto il 2 marzo 2012, al convegno sullo stato del mondo del racconto per immagini dove erano presenti ben quattro studi legali, i traduttori, le case editrici e gli autori. Sette ore d’incontro seguite in streaming da migliaia di persone. Questo è il movimento che ci vuole. Creativi e imprenditori hanno gli stessi interessi, sono come due binari di un treno diretto verso lo stesso fruitore.
In sintesi: lo sforzo dell’associazione è stato dare delle basi contrattuali, adesso finalmente presenti, manca ancora un contratto per gli animatori, ma dal ‘98 si sta lavorando per ottenere una legge che si metta in linea con la Francia.
Gli autori devono in parallelo documentarsi, facendosi trovare preparati di fronte ad offerte e contratti da parte di editori e distributori e iniziando a costituire un gruppo coeso e attendo alle dinamiche in continua evoluzione del Diritto d’Autore.
Orgoglio Nerd ha con piacere segnalato queste problematiche e dato voce alla campagna di AI ed EIF, con la speranza di poter presto risolvere per il meglio la situazione. Naturalmente lo spazio di ON è a disposizione come terra franca per eventuali risposte, approfondimenti e discussioni.