Diamo a Elsa una fidanzata?

Ebbene si, che vi sia piaciuto o meno, Frozen è stato, e pare essere tutt'ora, un fenomeno mediatico internazionale di proporzioni gigantesche!
Orde di youtuber e cantanti improvvisati hanno intonato la tanto amata/odiata "Let It Go", centinaia e centinaia di parodie e fan art si sono propagate per il web, il nome Elsa ha fatto ritorno tra i 100 nomi più usati in America ed eserciti di piccoli Olaf hanno invaso ogni locale autorizzato a vendere un qualsiasi prodotto. Non sono bastati nemmeno i tre Classici Disney successivi a raffreddare la Frozen Mania.

Come se non bastasse, recentemente la regina delle nevi è tornata a far parlare di sé in merito a Frozen 2, il sequel del grande classico annunciato già a meno di un anno dall'uscita nelle sale del primo capitolo. I fan e gli appassionati del film hanno infatti lanciato un appello su twitter con lo stra-utilizzato hashtag "Give Elsa a Girlfriend!".
Al di là della dubbia utilità di un sequel… questa iniziativa non ci deve assolutamente sorprendere! Frozen ha attirato spesso e volentieri su di sé controversie a tema LGBT: c'è chi ha visto nell'accettazione di Elsa verso i suoi poteri magici una metafora sull'essere omosessuali e l'accettare se stessi, c'è chi ha visto nella sauna del venditore Oaken la prima famiglia gay mai apparsa in un film Disney e c'è addirittura chi ha visto un rapporto tra Kristoff e la renna Sven…(l'hanno detto davvero!). Ma addirittura dare a Elsa una fidanzata?!

Non possiamo negare che tutto ciò ci sembra fuoripersonaggio! Se analizziamo bene la natura di Elsa, infatti, vediamo che, al di là dei piagnistei che siamo costretti a subire per i 3/4 del film, Elsa è nata come un personaggio fortemente solitario e indipendente. La sua forza d'animo, nonostante le difficoltà, la spinge ad andare avanti e a confrontarsi con sé stessa andando contro tutto e tutti per superare infine la sua instabilità emotiva grazie anche all'aiuto della sorella. Nessun principe, nessun eroe con la spada sguainata e pettorali gonfi, è proprio questa la rivoluzione introdotta da Frozen: principesse che si salvano da sole! Affiancare forzatamente questo concetto di indipendenza e forza d'animo in una donna con l'essere Gay è tanto sbagliato quanto superficiale e rischierebbe di trasmettere un messaggio totalmente distorto rispetto a quello originale promosso dall'iniziativa.

È per questo che pensiamo che Elsa non abbia bisogno di una fidanzata, non perché non possa essere omosessuale ma perché semplicemente non ne ha bisogno, così come non ha bisogno di un fidanzato.

Avere una dolce metà non significa assolutamente "dipendere" da qualcuno, ma qui non stiamo parlando di noi, stiamo parlando di un personaggio che veicola principalmente un messaggio, quello dell'indipendenza.

Questo irrefrenabile desiderio che abbiamo di accoppiare qualsiasi personaggio a qualcuno potrebbe finire con Frozen e potrebbe portare un'altra piccola rivoluzione nel mondo delle favole.
Non sappiamo cosa ha da riservarci il futuro con Frozen 2 ma forse Elsa riuscirà a dimostrarci che si può essere felici e contenti anche senza il bisogno di avere per forza un compagno (o una compagna).