Nome completo: Dawson Leery
Soprannome: Oompa Loompa, Asciugone Regina, Forever Old
Autore: Kevin Williamson (Dawson’s Creek)
Prima apparizione: 20 gennaio 1998
Biografia
Era chiaro fin dalla nascita che Dawson Leery, originario di Capeside, Massachusetts, fosse destinato a grandi cose. Esce infatti dal grembo materno all'età di circa vent'anni così che, quando i telebardi cominciano a narrare la sua storia, ha ufficialmente quindici anni anche se in realtà ne dimostra trentasette/trentasette e mezzo.
Come molti eroi teen, moderno Luke Skywalker incastrato in un paesello talmente noioso che al confronto Tatooine sembra Barcellona by night, Dawson coltiva un grande sogno, quello di diventare regista, e per questo decide di sfracassare i maroni a tutti quelli che incontra.
Convinto da subito di essere il protagonista della serie, Dawson deduce logicamente che tutto ciò che accade sia in funzione sua, della sua crescita come eroe e del suo percorso verso la grandezza. In un tempo relativamente breve la Vita decide che è il momento di irridere le sue fantasie: suo padre muore mangiando il gelato in macchina, il suo migliore amico tromba tutte quelle che piacciono a lui, e Dawson si rende conto dei suoi veri desideri sempre e solo quando l’opportunità di realizzarli è già passata.
La parabola narrativa di Dawson Leery è fra le più affascinanti della storia telefilmica tutta. Partito come l’eroe adolescente in cui ogni spettatore può identificarsi, perché animato da grandi sogni e azzoppato da certe inadeguatezze – specie con il gentil sesso – nel corso degli anni Dawson perde questo potere identificativo (perché improvvisamente tutto vogliono essere come Pacey) e pian piano diventa l’amico spaccamaroni che appena può ti racconta tutta la sua vita e ti spiega nel dettaglio perché lui è un figo anche se ancora non ha avuto modo di dimostrarlo.
Eroe tragico bastonato dal Destino, Dawson finisce col perdere quasi tutto ciò che desiderava, anche se in effetti riesce a diventare regista. Non di cinema però, come avrebbe sempre sognato, bensì di televisione, autore di una serie per regazzini in cui racconta le sue stesse menate e mette in scena la conquista della donna amata, che però nella realtà è andata con un altro. Un altro che, per completezza, chiama Dawson in lacrime per dirgli quanto gli è piaciuta la sua serie, anche se poi mette giù il telefono e ride, ride, ride tantissimo…
Poteri e abilità
Pippa Mentale: Il cervello di Dawson Leery è un universo in continua espansione, o forse è solo gonfio, non è chiaro. La sua capacità di pensare alle ramificazioni delle azioni sue e delle persone che lo circondano lo rende uno degli strateghi potenzialmente più efficaci della storia della narrativa, accanto ai Moriarty e a Lex Luthor. Tutto questo in teoria, visto che la Pippa Mentale è un potere estremamente pericoloso e nella maggior parte dei casi chi lo usa, invece di diventare un poderoso ideatore di macchinazioni, diventa al massimo uno sfigato piagnucolante.
Monologo Asfissiante: Fin dalla tenera età Dawson si attacca a cozza a chiunque abbia l’ardire di avvicinarlo, sommergendolo di parole e riflessioni e timori e paturnie, prosciugandolo di qualunque forza vitale. Se Dawson decidesse di usare questo potere per il male, per rapinare banche o assaltare portavalori, potrebbe essere la fine del capitalismo come noi lo conosciamo.
Pianto Insostenibile: L’arma segreta di Dawson, un trucco così decisivo che va usato con estrema parsimonia, perché da un grande potere derivano grandi rotture di balle. Dawson piange poco, ma quando lo fa diventa così brutto e ridicolo, che ogni essere vivente nel raggio di sei chilometri è costretto ad allontanarsi in preda al disagio più profondo.
Punti deboli
La verginità: Non c’è nulla di male a essere vergini, specie se si è molto giovani. Per Dawson però la verginità diventa presto un problema, considerando che intorno a lui tutti trombano come ricci sedotti da conigli. Sorgente di frustrazione, paranoia e logorrea, la verginità di Dawson blocca e indebolisce molta della sua spinta creativa e del suo slancio commercial-imprenditoriale. E quando alla fine riesce a concludere, non sembra nemmeno che gli sia piaciuto particolarmente.
Le critiche: Come tutti gli insicuri che si fingono intelligenti, Dawson non è in grado di reggere le critiche. Se lo criticate abbastanza comincerà a girare a vuoto, a sragionare, e toglierà tutti i poster dalla sua cameretta in un ridicolo tentativo di sembrare più adulto.
La nemesi Pacey: Se parliamo di eroi, non c’è regola più vera: dai migliori amici nascono i peggiori nemici. Pacey è l’amicone di Dawson, quello che vorrebbe aiutarlo a diventare qualcuno, l’orecchio a cui raccontare le proprie sfighe, la spalla su cui piangere le proprie debolezze. Peccato che Pacey sia molto più simpatico di Dawson e molto più bravo con le donne di lui. E visto che sì, il sogno di diventare regista conta molto, ma quello di stare con Joey molto di più, Dawson potrà anche diventare l’autore più acclamato del pianeta, ma gli rimarrà sempre il tarlo che il suo amico fraterno, fra l’altro diventato un semplice cuoco, è riuscito a soffiarli la ragazza da sotto il naso.
Tragedia, dolore, rimpianto.
Amleto al confronto sembra Spongebob.
Testi di Diego Castelli (SerialMinds)