Tom e Jerry non hanno certamente bisogno di presentazioni. Dal 1940 intrattengono le giovani generazioni di tutto il mondo. Oltretutto la serie ha un non so che di paradossale: l’idea di un gatto e un topo era considerata obsoleta già a quei tempi. La trama era semplice e lineare, Tom cerca di catturare Jerry senza mai riuscirci. Potrebbe dunque risultare un’opera banale, ma non lo è affatto. Anzi, è uno dei cartoni più longevi, divertenti, fantasiosi ed irriverenti della televisione. È riuscito a raggiungere gli incassi di concorrenti decisamente più mastodontici come Disney o i Looney Tunes della Warner Bros.
Hanno letteralmente fatto parte della nostra vita da quando siamo nati e di conseguenza ne conosciamo ogni più piccolo segreto… O forse no. Così, giusto per essere sicuri che non vi siate persi nulla, in attesa del live action che li vedrà presto protagonisti, ecco a voi 10 curiosità poco note sul simpatico duo creato da Hanna e Barbera.
Sono Campioni agli Academy Awards
Nessuno se lo sarebbe mai aspettato, ma Tom e Jerry vantano ben 13 candidature agli oscar come miglior Cortometraggio di animazione, con ben 7 statuette portate a casa. Considerate che il Colosso Disney, con i suoi infiniti film d’animazione e i suoi centinaia di personaggi, nella stessa categoria ne ha vinte 12.
Hanno superato gli incassi dei Looney Tunes
Nonostante una trama quasi sempre lineare e un duo così ordinario da diventare un modo di dire (giocare al gatto col topo), la fantasia con cui è stato creato questo cartoon va così al di fuori dei canoni, al punto di riuscire a creare situazioni e momenti divertenti sempre vari. Superò persino il successo e gli incassi dei grandi colossi di quel periodo, come i Looney Tunes. Un traguardo da non sottovalutare considerando che la gran quantità di personaggi che popola l’universo di Bugs Bunny (più di 40) sono stati messi alle strette da un gatto e un topo.
Tom e Jerry non sono sempre stati Tom e Jerry
Tom e Jerry non hanno avuto sempre questo nome. La loro prima apparizione presenta i due personaggi con i nomi di Jasper e Jinx. I nomi odierni arrivarono successivamente, per caso e grazie ad una scommessa. Hanna e Barbera non erano molto convinti sulla prima scelta. Fu l’animatore John Carr che, attraverso una scommessa, riuscì ad attribuire ai due personaggi i nomi che li hanno resi famosi. Secondo Carr, “Tom e Jerry“era un’espressione comune nella Londra del XIX secolo per descrivere i giovani rivoltosi; il termine deriva dal libro ‘Life in London, or Days and Nights of Jerry Hawthorne and his elegant friend Corinthian Tom’ di Pierce Egan.
Violenza, Razzismo, cannibalismo ed esaltazione del fumo (ma niente sangue)
Come tanti show di quell’epoca anche questa ha i suoi scheletri nell’armadio. Nel corso degli anni è stata ampiamente criticata per i suoi contenuti. Tra le critiche mosse allo show si cita anche la presenza di sequenze in cui si esaltava il fumo (problema comune per le serie animate di allora) e alcune rappresentazioni piuttosto problematiche sui temi del razzismo e addirittura del cannibalismo (!). Nonostante la violenza sia all’ordine del giorno, però, non si vede mai una goccia di sangue.
Lo spin-off di Spike e Tyke
Per dare più pepe alle gag comiche, nel 1957 venne creato un personaggio che spesso aiuta Jerry a difendersi dal suo arcinemico. Stiamo parlando del bulldog Spike, un personaggio che odia in particolar modo i gatti. Nel corso degli anni Spike venne affiancato da Tyke, suo figlio, un bulldog molto simile a lui, ma dalle dimensioni ridotte. Jerry cerca spesso di mettere nei guai Tom dando al bulldog un motivo per picchiarlo. Il duo ebbe un successo tale da riuscire ad accaparrarsi uno spin-off tutto dedicato chiamato appunto Spike e Tyke.
Li costrinsero ad essere amici
Nel 1975, l’essenza della serie venne completamente snaturata. Il vecchio concept della guerra tra gatto e topo scomparve per dare spazio ad una serie di puntate che vedono Tom e Jerry diventare grandi amici. Questo perché a causa delle nuove regole televisive di quel periodo, non poteva essere trasmessa violenza, esaltazione del fumo e linguaggio scurrile nella TV per bambini. Questa nuova versione durò poco, e lo show si rimodificò piano piano fino a tornare al suo standard originale.
Una controversa puntata si chiude con un apparente suicidio
Una puntata che con il passar del tempo fece scalpore (tanto da essere censurata in Italia) fu Blue Cat Blues del 1956: è l’unica puntata in cui i protagonisti si suicidano. Di seguito la triste trama:
L’episodio si apre con un Tom depresso che tenta di suicidarsi facendosi investire da un treno; Jerry invece lo guarda rattristato e racconta attraverso un lungo flashback il motivo dello stato di Tom, una delusione amorosa. Qualche istante dopo la triste storia, Jerry guarda contento la foto della sua ragazza, ma anche quest’ultima si è sposata con un altro topo. Così si siede sui binari della ferrovia assieme a Tom e la puntata finisce con il fischio di un treno sempre più vivo. Certo, non si vede esplicitamente il momento fatidico, ma il senso del finale rimane pur sempre quello. Impressionante.
Tom e Jerry il Film
Nel 1992 Phil Roman diresse il primo lungometraggio con protagonisti Tom e Jerry, con risultati non troppo positivi. Il film fu infatti ampiamente criticato, in quanto ai protagonisti (che parlano pochissimo durante i loro show), furono date delle parti che comprendevano dei lunghissimi dialoghi. In più furono altamente contestate le musiche, la regia e le voci dei protagonisti, che per la maggior parte degli spettatori non rispecchiavano l’anima dei personaggi. Fortunatamente per la produzione, il film è stato piano piano messo da parte, trasformando il progetto in uno di quegli incidenti di percorso conclusosi con un “Fate finta che questo film non sia mai uscito”.
Tom e Jerry doveva essere solo Jerry
“Sapevamo che avevamo bisogno di due personaggi. Pensammo che avevamo bisogno di conflitto, inseguimento e azione. E un gatto che insegue un topo sembrava un pensiero buono e basilare” ricordò Barbera in una intervista.
Nel concept iniziale della serie, Tom doveva apparire solo durante la prima puntata. Lo show infatti era pensato solo ed esclusivamente sul topo Jerry. Hannah e Barbera sapevano che un conflitto eterno sarebbe stato più interessante e duraturo, cosi decisero di mantenere Tom nelle storie successive. Il fatto che Tom non fosse stato pensato come personaggio principale, lo si vede dai cambiamenti morfologici del suo aspetto nel corso degli anni: Tom è stato antropomorfizzato con calma e lungo le puntate successive.
Quanti Tom e Jerry esistono?
Esistono altre due serie chiamate Tom e Jerry. La prima risale agli anni ’20 ed è stata creata da JL Roop: i protagonisti sono un contadino di colore (Tom) e il suo mulo (Jerry). La serie è composta da almeno 12 corti, scoperti casualmente in un magazzino nel 2010.
La seconda serie, risale ai primi anni ’30: Van Beuren aveva creato due Tom e Jerry umani, molto divertenti, che furono ribattezzati Dick and Larry a partire dagli Anni 50. I corti totali furono 26, quasi tutti creati da John Foster e George Stallings.
+1 Mammy Due Scarpe
Lo sappiamo, ormai l’avete vista ovunque, ma non potevamo esimerci dall’inserire Mammy Due Scarpe, la prima padrona di Tom.
I volti delle persone non si vedono mai all’interno dello show. ciò serviva per dare maggiore importanza al punto di vista dei due animali, abituati a vedere solo la parte inferiore dei personaggi umani. L’ immagine che vedete sopra è diventata famosa in quanto unica scena di tutto lo show in cui si vede il volto di Mammy Due Scarpe. Qualche anno dopo Tom cambierà la sua padrona (di cui non si vedrà mai il volto) per eliminare dallo show gli stereotipi razzisti incarnati da questo personaggio.
E voi? conoscete qualche altra curiosità particolare su Tom e Jerry?
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