L'Università Invisibile viene pubblicata in anticipo questo mese, ma ne abbiamo ben donde: non capita spesso di avere il privilegio di lanciare una nuova rubrica, qui su Orgoglio Nerd, e con essa dare il via ad una nuova fase della nostra relazione con la scienza e la divulgazione. Come sapete Orgoglio Nerd tiene molto sia all'una che all'altra, ci teniamo che siano fatte bene, che è il motivo per cui siamo "gemellati" con il fantastico Comics&Science, ed è il motivo per cui spesso e volentieri la mia personale rubrica, quella che state leggendo, si è occupata di temi scientifici. Come ormai sapete, una "rubrica", per Orgoglio Nerd, è un articolo a cadenza regolare dove i redattori possono esprimersi alla prima persona, parlare di ciò di cui sono realmente appassionati e aggiungere la loro voce. Sono gli articoli più importanti del nostro sito perchè i più intimi, quelli a cui teniamo di più. L'introduzione di una rubrica nuova di zecca è un momento da celebrare, ragion per cui eccoci qui a celebrare il Rasoio di Occam con una chiacchierata con una delle sue autrici, la nostra Giada Rossi!
-Ciao, Giada! Mi avete scelto per fare da "padrino" a questa nuova creatura targata Orgoglio Nerd, e prima di questa intervista mi hai chiesto di "fare finta di non saperne nulla". Mi verrà molto facile, perchè siete state estremamente riservate e non ne so poi molto! Quindi, prima domanda: cos'è il Rasoio di Occam? Di cosa ci parlerete?
Giada: -Scegliere te come padrino e i lettori affezionati dell’Università Invisibile come primi spettatori è stata una scelta assolutamente immediata. Nella storia di Orgoglio Nerd (abbiamo compiuto cinque anni, possiamo usare questa espressione) l’Università Invisibile è stato il luogo dove si è sempre parlato di scienza nella maniera più precisa e interessante. In generale, la risposta dei nostri lettori agli articoli scientifici che abbiamo pubblicato qua e là negli anni è sempre stata molto positiva. Da qui l’idea di rendere la cosa un appuntamento fisso, una rubrica unicamente dedicata alla scienza. Il desiderio che abbiamo sempre avuto è quello di fare informazione. Noi ci occupiamo sì di cultura nerd, ma prima di tutto ci occupiamo di cultura, e la scienza è cultura. Tuttavia, parlare di scienza è a volte molto complesso. Bisogna cercare le fonti autorevoli, bisogna avere le basi per capire concetti a volte molto intricati, e poterli dunque esporre a chi nella vita ha fatto altro e le basi, per esempio, di astrofisica, non le ha. Ci sentiamo un po’ stretti a fare ciò nei pochi caratteri di una news, o in un articolo sporadico. Vorremmo invece creare un pubblico fidato, consapevole che in OrgoglioNerd.it si parla di scienza in modo serio, e ci auguriamo di riuscirci con Il Rasoio.
-Arrossisco e vi ringrazio! E visto che le hai citate, fatti chiedere subito qualcosa che, data la mia formazione di storico, mi sta particolarmente a cuore: come gestirete le fonti? Mi parli di autorevolezza, quindi non ci fermeremo a Wikipedia…
G: -Assolutamente sì. Quando si deve valutare l’autorevolezza di una affermazione scientifica, di solito si cerca di risalire alle pubblicazioni originali dei ricercatori che hanno fatto quella affermazione. Ovviamente ciò è possibile soltanto se si ha la preparazione per riuscire a capirle. Altrimenti (e, in ogni caso, parallelamente) ci si appoggia ad articoli pubblicati su testate scientifiche autorevoli. Comunque le nostre fonti saranno elencate alla fine di ogni articolo, così che i lettori possano farsi una propria idea.
-Non sei sola alle redini di questa nuova rubrica, ma hai ben due controparti. Siete come Qui, Quo e Qua, i fratelli Marx, la divina trinità, il lati di un triangolo. Mi piace! Raccontami da chi è formato questo dream team, quali sono le vostre competenze e come è nata l'idea di una rubrica a sei mani…
G: -Quando mi è nata l’idea di questa rubrica, ho da subito pensato di aver bisogno di un team. Non siamo più ai tempi di Newton e Einstein, la scienza è innanzitutto teamwork, e mi piaceva l’idea che la divulgazione scientifica in ON seguisse lo stesso schema. Sicuramente mi era utile avere qualcuno con cui dividere l’onere di cercare le fonti, di spulciare i paper scientifici, di trovare argomenti interessanti per chi ci legge, ma non è solo questo. Quando le cose si fanno complicate, quando la scienza incontra la società o l’etica, è facile farsi una opinione troppo personale o “sbagliare i calcoli”.
Nel mio dream team, siamo tre: io studio Astronomia, per cui ho una discreta preparazione in Fisica e Matematica, ma nelle altre materie scientifiche mi fermo alla quinta Liceo; Eleonora è laureata in biologia, e sta lavorando a una seconda laurea nel campo; infine Veronica, laureata in Giurisprudenza con una tesi sulla competenza dell’Unione Europea in materia aerospaziale. Perché la scienza è profondamente legata alla politica e strettamente normata. E, spesso, i destini della scienza si fanno più nella burocrazia (intesa senza accezioni negative) che in laboratorio.
-Hai ragione: più qualcuno è preparato, più ha le idee precise sulle sue lacune…è un paradosso interessantissimo di cui, guarda un po', ho parlato in questo articolo dell'Università. Avere più voci è una garanzia! Chissà, forse un giorno vi chiederò di partecipare… . Che storia c'è dietro il nome della rubrica? So che non è stata la prima idea…
G: -Volevamo qualcosa che esprimesse pienamente i nostri intenti nel far nascere questo progetto. Abbiamo pensato a molte cose, ma alla fine abbiamo optato per uno dei principi più importanti del pensiero scientifico: Il Rasoio di Occam. Dice circa questo: a parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire. Apparentemente sembra voler dire che la scienza è semplice, e che bisogna seguire ciò che istintivamente ci è più facile capire, ma il significato è in realtà molto più sottile.
È un invito a partire dai fatti, o da semplici postulati, fare deduzioni logiche, e giungere così a conclusioni. Se la soluzione semplice si accorda con i dati, non ha senso inventarsi variabili aggiuntive, idee più complesse o contorti concetti per spiegare il fenomeno, si usa la dimostrazione più semplice. Ciò è cruciale, perché altrimenti non ci sarebbe modo di decidere quale teoria è più corretta. Possiamo dire che la velocità della luce nel vuoto sia 3 × 10^8 m/s, oppure possiamo dire che la velocità nella luce nel vuoto sia 3 × 10^8 m/s fino a mezzanotte di domani, dopodiché sarà 5 m/s. Entrambe le teorie si accordano coi dati, ma non ha alcun senso supporre una cosa in più, quando la spiegazione più semplice funziona già. Questo ci piacerebbe fare nella nostra rubrica, esporre i fatti, e giungere a delle conclusioni. Conclusioni discutibili, aperte ad argomentazioni contrarie (che desideriamo ricevere dai nostri lettori), ma le più logiche e semplici possibile.
-Hai ragione. Però a mezzanotte di domani controllo comunque. Giada, grazie di essere stata la mia prima visiting professor dell'Università Invisibile! Ti lascio andare con l'ultima, cruciale domanda: quando potremo leggere il Rasoio? E cosa potremo leggere nei primi articoli?
G: -Il primissimo articolo (che uscirà nel giro di un paio di giorni) sarà un articolo un po’ diverso dai successivi, ma un’esperienza che in realtà ci piacerebbe ripetere ogni tanto: abbiamo intervistato Giorgio Paolucci, direttore scientifico di SESAME, l’unico laboratorio sperimentale per lo studio della materia della Giordania. Ci racconterà qualcosa su come funziona la ricerca scientifica, in particolare in Medio Oriente. Nel successivo invece diciamo che parleremo di una specifica cattiva idea, e di come tale idea sia cattiva in mille inaspettati modi. Ma non vorrei spoilerare troppo. Grazie della chiacchierata Gabriele. E per tutti i tuoi lettori: ci vediamo il 10 di ogni mese sempre qui su Orgoglio Nerd con il Rasoio di Occam.
Naturalmente sono io che ringrazio Giada, e con lei Eleonora e Veronica, e spero che tutti si fidino di me quando dico che io per primo (che non ho assolutamente avuto nessuna preview) non vedo l'ora di leggermi l'intervista a Paolucci e tutti gli altri articoli del Rasoio. La Colonna Sonora Consigliata di oggi è straordinariamente semplice, e mi perdonerete se è un pochino didascalica: Occam's Razor, del divino e inarrivabile Frank Zappa, un assolo di chitarra che trovate nell'album postumo One Shot Deal.
Lettore, giocatore, conoscitore di cose. Storico di formazione, insegnante di professione, divulgatore per indole. Cercatelo in fiera: è quello con la cravatta.
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A me questa cose delle interviste tra autori di ON mi piace un sacco.