Christopher Eccleston di Doctor Who ricorda, malvolentieri, i tempi in cui recitava nella serie. In una una nuova autobiografia, I Love The Bones Of You, racconta l’esperienza sul set della serie e la sua lotta contro la malattia. In un estratto del libro, riportato dal Daily Mail, arriva tutta la verità. “Molte volte ho voluto rivelare che sono un anoressico e dismorfico da una vita. Non l’ho mai fatto. L’ho sempre visto come un sudicio, perché sono del Nord, sono un uomo e faccio parte di un’élite”. Una situazione che vive ancora, in parte, oggi. “La malattia infuria ancora dentro di me come Dottore. La gente ama il modo in cui vengo presentato nella serie, ma in realtà ero molto malato. La ricompensa per quella malattia era la parte in Doctor Who. E questa è la mia triste situazione”.
Durante le riprese della serie The A Word, Christopher Eccleston illustra una situazione ancora più complessa della precedente. Racconta di una depressione molto grave che lo portò al ricovero in un ospedale psichiatrico. Tanti i pensieri negativi che lo portarono a pensare al suicidio: “Ero in uno stato di estrema ansia, convinto che o sarei morto o che mi sarei ucciso”. La scelta successiva gli salverà la vita: “Nella mia disperazione ho raggiunto il telefono e ho cercato un ospedale psichiatrico, li ho chiamati, ho fatto i bagagli e sono andato. Ero sicuro al 100% di avere poche settimane di vita”.
Dopo le cure fatte a base di antidepressivi è iniziata la ripresa verso un minimo di normalità. L’attore conclude con una nota positiva dopo aver raccontato di queste esperienze da brividi. Proprio quando ha iniziato a curarsi, i critici si sono accorti di lui e l’hanno rivalutato come attore.