Wii U aveva un innegabile pregio: il paddone poteva essere preso e portato in giro per casa. Si aspettava che l'acqua per la pasta bollisse? Paddone, e partitella da dieci minuti. Pausa studio? Paddone, e partitella da dieci minuti. Pausa bagn- insomma, ci siamo capiti.
Nintendo Switch ha portato questo concetto su un altro livello, rendendo possibile portare una console, di fatto, "fissa", ovunque si voglia. Là dove con il Wii U si era comunque vincolati alla vicinanza tra pad e console, con Switch tale vincolo non esiste più, rendendo possibile giocare dappertutto, alla fermata del pullman o in coda alle poste.
È dunque evidente che il parco giochi in stile una partitella e via, vada ampliato: anche in questo caso, però, come in altri, si è preferito attingere ad un gioco per Wii U passato (ingiustamente) relativamente in sordina.
Captain Toad: Treasure Tracker è una riproposizione dell'omonimo titolo sbarcato su Wii U tre anni fa, con qualche piccola aggiunta.
La storia è estremamente semplice, e come spesso accade non è altro che un semplice contorno per giustificare il contesto che il giocatore si trova a vivere. Durante il corso di un'esplorazione insieme a Captain Toad, Toadette viene portata via da Wingo, gigantesco volatile che, essendo attratto dagli oggetti luccicanti, ruba l'Iper Stella che Toadette e Captain Toad si apprestavano a raccogliere.
Sarà dunque compito del nostro buon esploratore vagare di zona in zona, raccogliendo le Iper Stelle e cercando di salvare Toadette. Almeno, questo nella prima parte del gioco…
Il giocatore si ritrova dunque di fronte ad una sfilza di mini-livelli proposti sotto forma di puzzle: lo scopo primario sarà sempre quello di raggiungere e ottenere l'Iper Stella di turno, tuttavia ad esso si aggiungeranno varie sfide "secondarie" che andranno ad alzare notevolmente l'asticella della difficoltà e ad arricchire ulteriormente l'esperienza di gioco.
Oltre alla Stella, infatti, il giocatore dovrà anche recuperare tre diamanti nascosti in ogni livello, la cui ubicazione spesso sarà tutt'altro che evidente, trovare il "mini-Toad" di turno e soddisfare determinate condizioni che cambieranno di livello in livello: manovrare due personaggi che si muovono contemporaneamente "a specchio", completare il livello entro un certo numero di mosse o entro un certo tempo, e così via.
La varietà e il design dei livelli, già ottimi nel capitolo per Wii U, sono stati ampliati da alcuni puzzle ispirati a livelli di Mario Odyssey. A prima vista i vari puzzle possono sembrare veramente molto piccoli, risolvibili ed esplorabili in pochi minuti: si resta dunque molto sorpresi quando ci si rende conto della quantità di passaggi segreti, tunnel, bottoni da premere che in pochi istanti cambiano completamente le carte in tavola, modificando completamente l'aspetto del livello o rendendo possibile esplorare aree completamente nascoste.
In apertura si parlava di giochi da una partitella e via: ecco, Captain Toad: Treasure Tracker risponde perfettamente a questa esigenza. I livelli sono, per quanto elaborati, sempre piuttosto corti: certamente, per alcuni di essi si impiega un po' più di tempo nel tentativo di decifrare il puzzle di turno, tuttavia la durata media spazia dai due ai dieci-quindici minuti. Il gioco perfetto, dunque, quando si desidera fare una pausa e svuotare un po' la mente.
È però necessario mettere in evidenza quello che per alcuni può rappresentare un difetto: la modalità docked è, purtroppo, piuttosto macchinosa e frustrante. Il gioco è stato evidentemente sviluppato per essere giocato in modalità portatile, tanto che il giocatore viene spesso esortato a toccare lo schermo per muovere cubetti, premere bottoni, ottenere oggetti e così via. Ecco, capite bene che svolgere queste operazioni usando i Joy-Con o il controller senza sfruttare lo schermo touch (già sfruttato a suo tempo con il pad per Wii U) può non risultare immediato.
Al netto di questa piccola pecca (che poi non ci sentiremmo neanche di definire tale), Captain Toad: Treasure Tracker è, e resta, un ottimo titolo puzzle, che mostra un'enorme cura per i dettagli e per la ricostruzione di ambientazione amate ormai da anni.
Tornare a caccia di Iper Stelle insieme a Captain Toad non poteva essere più soddisfacente.