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Ci sono rischi a riportare campioni di suolo marziano sulla Terra?

NASA prova a rispondere alla preoccupazione di alcune persone

Entro l’inizio del prossimo decennio la NASA vuol riportare sulla Terra dei campioni di suolo marziano, i primi di sempre (se non arriverà prima la Cina con la sua missione programmata per il 2028). Alcune persone, però, hanno espresso preoccupazioni sul riportare campioni non sanificati di Marte sul nostro pianeta. Quanto sono effettivamente reali questi rischi nel portare sulla Terra dei campioni di suolo marziano? Cosa vuole fare la NASA in merito?

Campioni di suolo marziano sulla Terra, un rischio?

La missione di recupero, programmata insieme ad ESA e chiamata Mars Sample Return Mission, è in realtà già iniziata. Il rover Perseverance sta infatti già raccogliendo 30 campioni di roccia, terreno e atmosfera. Una futura missione avrà poi il compito di recuperarli e farli arrivare sulla Terra.

Visto che però lo scopo è quello di studiare questi campioni anche per cercare tracce biologiche o di vita, NASA non ha intenzione di sterilizzarli. Questo ha portato diverse persone ad esprimere delle preoccupazioni, a cui la NASA ha risposto pubblicamente.

Preoccupazioni e rassicurazioni

Come detto, il punto principale per cui NASA non vuol sterilizzare i campioni riguarda la natura stessa dello studio. L’agenzia spaziale vuole infatti evitare di distruggere possibili composti organici, indicatori di potenziali segni di vita del pianeta rosso.

Non sarà neanche possibile evitare di portare i campioni sulla Terra, studiandoli ad esempio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Questa infatti non ha tutta la strumentazione disponibile sulla Terra, e limiterebbe il potenziale scientifico dei campioni.

NASA comunque ha detto che, se possibile, proverà a testare i campioni prima di portarli sulla Terra, nei limiti dell’operazione. Sottolinea, però, che anche il migliore dei test non potrà essere sufficiente per cambiare i protocolli di contenimento. I campioni saranno quindi gestiti come se non fossero sicuri fino a che non sarà possibile provare il contrario. Anche nel caso, che l’agenzia ritiene molto remoto, in cui siano presenti contaminanti o patogeni, la NASA farà quindi in modo che siano contenuti ancora prima di verificare la loro presenza.

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Giovanni Natalini

Ingegnere Elettronico prestato a tempo indeterminato alla comunicazione. Mi entusiasmo facilmente e mi interessa un po' di tutto: scienza, tecnologia, ma anche fumetti, podcast, meme, Youtube e videogiochi.

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