L’intero staff dei Cahiers du Cinéma ha rassegnato le dimissioni dalla storica rivista francese per protesta. Le Monde ha riferito che 15 dipendenti, incluso l’editore Stéphane Delorme, hanno preso la decisione un mese dopo che un gruppo di 20 imprenditori tecnologici e finanziari, nonché diverse personalità di spicco del cinema come il produttore di A Prophet Pascal Caucheteux, hanno acquisito la rivista. In una dichiarazione, lo staff di Cahiers ha affermato che i nuovi proprietari hanno creato un conflitto di interessi. Senza contare che l’indipendenza della pubblicazione sarebbe stata compromessa.
Lanciato da un trio di personalità cinematografiche nel 1951, Cahiers divenne la pubblicazione della fiorente scena cinematografica francese dell’epoca. Vide anche gli scrittori laurearsi per diventare registi di spicco di diritto tra cui Jean-Luc Godard, Claude Chabrol e François Truffaut.
La redazione spiega in una nota il motivo della protesta
Il mensile è la più antica pubblicazione cinematografica in lingua francese al mondo. Una nota dello staff spiega meglio la situazione. Questo il contenuto: “I nuovi azionisti includono otto produttori che creano un conflitto di interessi per una pubblicazione critica”. Per poi aggiungere: “Qualunque articolo venga pubblicato, ci sarebbe il sospetto di interferenza”. “Les Cahiers è sempre stato coinvolto, assumendo posizioni chiare”. Secondo indiscrezioni, il team era anche a disagio con i piani dei nuovi proprietari di trasformare la pubblicazione tradizionalmente seria in una lettura più “chic” e “rilassata”. Jean-Philippe Tessé, vicedirettore e un veterinario di Cahiers da 17 anni, ha aggiunto in una dichiarazione che i loro piani erano una “interpretazione errata assoluta” della rivista.
Secondo Le Monde, il personale sarà in grado di utilizzare la legislazione francese che consente loro di rivendicare i diritti di disoccupazione in caso di cambiamento degli azionisti. Cahiers du Cinéma è stata fondata nell’aprile 1951 da André Bazin, Léonide Keigel, Joseph-Marie Lo Duca e Jacques Doniol-Valcroze. Raccogliendo l’eredità della Revue du cinéma e riunendo i membri di due circoli cinematografici parigini: Objectif 49 e il Ciné-Club du Quartier Latin.